In crisi dopo due anni, cosa fare?
Stiamo insieme da 2 anni. Entrambi 25 anni. Ci siamo conosciuti nell'ambiente di lavoro. Lei proveniva da una relazione in crisi, io single. Ci sentiamo tutti i giorni da quando ci siamo conosciuti e lei aveva lasciato il suo ragazzo per iniziare la relazione insieme vedendo in me una occasione da non perdere, che colmava le sue mancanze.
Pochissimi litigi, tanti viaggi, affetto e dolcezza continua. Qualche problema nella frequenza dei rapporti, perché non abbiamo una casa in cui stare ed io spesso ero stremato da un lavoro che odiavo. Nell'ultimo periodo, i problemi lavorativi mi hanno tolto ogni entusiasmo e questo ha fatto si che lei iniziasse a "farmi contento" per non crearmi ulteriore stress. Da circa 3 settimane ho lasciato il lavoro che odiavo e per cui stavo soffrendo giornalmente.
Ora che potremmo riprendere in mano la nostra relazione senza i pesi del passato, lei mi ha detto che non sa più se mi ama. Che avrebbe voluto più attenzione e che il mio carattere "catastrofico" e spesso cupo non la rende felice. Io non mi vedo così, sono stato così solo negli ultimi mesi.
Da diversi giorni ho provato a lasciarle i suoi spazi, lei dice che è tutto così strano e diverso e triste, ma che preferisce finirla qua per soffrire meno. I miei discorsi sullo sfruttare la crisi come risorsa non hanno nessun effetto, lei è ormai convinta al 100% dei suoi pensieri e vede tutto negativo. Non credo che una persona che ama possa smetterlo di farlo nell'arco di due mesi.
Dice di sentirsi vuota, e non ha la forza di reagire a questa crisi. Come se le mie mancanze (che voglio cambiare in primis per me stesso, in futuro) l'abbiano condizionata a tal punto da non provare più nulla.
Su cosa posso farla riflettere per farle capire che secondo me stiamo facendo un errore?
Grazie mille per la disponibilità.