Noia, mancanza di stimoli e di intesa mentale dopo tanti anni. Cosa fare?

Inviata da emily94 · 8 lug 2021

Buon pomeriggio a tutti.

Cercherò di essere concisa ma esaustiva: sto da quasi 12 anni con un ragazzo di qualche anno più grande di me. Ho intrapreso questa relazione con molta leggerezza, quando ero appena una sedicenne che tutto cercava in quel momento tranne l'amore della vita.

Eppure ci siamo conosciuti, lui mi è piaciuto (soprattutto per la grande simpatia e il suo buon animo), ci siamo messi insieme, abbiamo vissuto moltissimi momenti sia belli che brutti, condividendo amicizie, delusioni, divertimenti, difficoltà. I primi anni ci sono stati da parte sua dei condizionamenti, causati dalla sua gelosia, che mi hanno un po' tarpato le ali ma che con il tempo sono riuscita a perdonare, alla luce anche di nuove e stimolanti esperienze vissute negli anni successivi, sia da sola che in coppia.

Un anno e mezzo fa abbiamo deciso di prendere una casa e siamo andati a convivere. Tuttavia in me è rimasto sempre questo "tarlo" di cosa sarebbe successo se non avessi incontrato lui. Non che non mi piaccia la mia vita, mi sento abbastanza realizzata e soddisfatta sotto molteplici aspetti, ma mi rimane la curiosità di vedermi e concepirmi in autonomia.

Mi ha sempre un po' pesato il fatto di essere stata "limitata" nel fare altre esperienze, ma posso ormai affermare con certezza che non è questo il motivo principale della crisi che sto vivendo. Se percepissi la nostra relazione come piena e appagante, come è stato fino a qualche tempo fa, non penserei minimamente a lasciarlo per provare altro.

Il vero problema è la divergenza di temperamenti, interessi, formazione. Siamo due persone totalmente diverse e queste differenze fino a qualche anno fa, seppur evidenti, non mi pesavano. Ora invece, condividendo gli spazi comuni, capita sempre più spesso di passare intere ore in silenzio o facendo solo chiacchiere futili.

Tutto è diventato monotono e piatto, non ci sono più stimoli. Io sono una persona con molti interessi, svolgo una professione stimolante e mi reputo piuttosto colta (lo dico senza falsa modestia), mentre lui "tira a campare", svolgendo un lavoro meccanico e coltivando raramente i suoi interessi, che sono perlopiù pratici. A me invece piacerebbe conversare, scambiarci idee e opinioni, condividere qualcosa in più oltre al banale confronto su come sono andate le rispettive giornate.

Il problema è che non riesco a lasciarlo, perché dentro provo ancora un forte sentimento di amore. Cerco il suo odore e il suo abbraccio, la vita sessuale è sempre stata soddisfacente. Mi sento amata, sostenuta, protetta; ma a parte questo non c'è altro, è una relazione ormai stagnante e priva di contenuto. Sto investendo tempo ed energie nella mia crescita interiore (mediante letture specifiche, un percorso di psicoterapia che porto avanti da tempo, meditazione ecc.) e sento sempre più forte la distanza con lui, che invece si accontenta di una vita semplice, non si pone domande, ha poche curiosità.

Voglio specificare che abbiamo provato in diversi modi a risollevare la situazione, facendo attività insieme e apportando dei piccoli cambiamenti nella vita quotidiana, ma la sensazione di insoddisfazione e inquietudine dentro di me permane.

Non so veramente cosa fare, se non prendere altro tempo e continuare a lavorare su me stessa per vederci più chiaro.

Ogni consiglio e punto di vista è ben accetto, grazie per aver letto la mia storia

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Miglior risposta 10 LUG 2021

Gentile Emily,
nel suo racconto si evidenzia qualcosa di contraddittorio che alla fine finisce per produrre una sua conflittualità interiore non facile da sciogliere e che sembra stia diventando sempre più pesante.
In effetti lei dice di sentirsi amata, sostenuta e protetta dal suo compagno e aggiunge che tuttora sente attrazione fisica per lui ma non altrettanta attrazione mentale.
Sebbene sia alquanto singolare che fino a qualche anno fa le differenze di temperamento, interessi e formazione (esistenti fin dall'inizio) non costituissero un problema ma negli ultimi tempi e forse con la convivenza lo sono diventate, la realtà è :
1) che nella vita non si può avere tutto ciò che si desidera e 2) che col tempo i pensieri, le opinioni, gli interessi e anche i sentimenti possono cambiare.
Lei poi dice che è stato fatto anche qualche tentativo (suppongo per sua iniziativa) di modificare qualcosa nella routine quotidiana per diventare più compatibili ma senza ottenere risultati.
Orbene, ritengo che la cosa più importante per lei sia quella di evitare o risolvere il suo conflitto interiore, potenziale causa di sofferenza e malessere.
A questo scopo, oltre ad invitarla a portare questo tema vivo nella sua psicoterapia per poterlo approfondire e discutere, le do qualche altro suggerimento : a) potrebbe parlare apertamente con parole comprensibili al suo compagno di questo suo disagio e insoddisfazione nonostante i lati positivi della relazione e magari continuare ad impegnarsi nella ricerca di una maggiore intesa e compatibilità saggiando e verificando la recettività del partner; b) potrebbe chiedergli una adeguata pausa di riflessione sospendendo per un certo periodo la convivenza e magari anche la frequentazione onde potersi chiarire ulteriormente le idee in maniera lecita e onesta assumendosi ovviamente la responsabilità di questa iniziativa.
Cordiali saluti.
Dr. Gennaro Fiore
medico-chirurgo, psicologo clinico, psicoterapeuta a Quadrivio di Campagna (Salerno).

Dott. Gennaro Fiore Psicologo a Quadrivio

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12 LUG 2021

Cara Emily,
Siete cresciuti insieme così come siete cresciuti come coppia oltre che come persone.
Vi siete conosciuti durante l'adolescenza e adesso siete adulti.
Sono passati 12 anni e anche la vostra relazione è cambiata, il modo di relazionarsi fra di voi che non è più di due ragazzi innamorati e adolescenti. Adesso vi amate e si è modificato il sentimento e le emozioni legate alla prima fase di innamoramento.
Il vostro modo di pensare, agire, hobby, si è modificato anche a causa di esperienze e caratteri personali diversi.
È giusto avere degli spazi vostri personali dovete cercate di sviluppare i vostri bisogni, hobby senza interferenze di coppia.
Considera che la convivenza non è facile. DOVETE lavorare per cercare un equilibrio e un giusto compromesso fra ciò che fa bene a voi come singole persone e come coppia.
Cerchi di capire se lo ama o se è affetto e abitudine.
Le consiglierei di continuare la psicoterapia.
Per ulteriori informazioni se vorrà io resto a disposizione anche online.
Cordialmente

Dott.ssa Margherita Romeo

Dott.ssa Margherita Romeo Psicologo a Roma

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9 LUG 2021

Gentile Emily,
ciò che evidenzia è qualcosa di assolutamente normale. Ha raccontato di una relazione nata quando lei aveva 16 anni – una ragazzina, insomma. Dopo aver attraversato la fase adolescenziale ed essere entrata nella prima età adulta, ha cominciato a cambiare: ad acquisire nuovi interessi e a voler esplorare, giustamente, nuove voglie. Dall’altra parte, anche il suo compagno sarà cambiato e non necessariamente i cambiamenti di due persone vanno nella stessa direzione. Ciò non significa che per forza di cose il rapporto debba incrinarsi. Vuol dire, piuttosto, che è sacrosanto che ognuno dei due possa avere tempo, spazio e libertà per vivere anche le proprie passioni che non è detto debbano essere condivise (almeno, non tutte). Tuttavia, mi colpisce ciò che dice riguardo all’inizio del rapporto: “I primi anni ci sono stati da parte sua dei condizionamenti, causati dalla sua gelosia, che mi hanno un po' tarpato le ali. Mi ha sempre un po' pesato il fatto di essere stata "limitata" nel fare altre esperienze”. Ciò lascia pensare che la voglia d’altro e la sensazione di oppressione, lei le ha sperimentate sin dall’inizio. E forse oggi, questa voglia, alla luce di due persone che sono divenute adulte, si fa più pressante. Si evince dalle sue parole una passione di vita, che non coincide con la monotonia degli ultimi tempi. Questo non deve significare la fine della storia. È importante che lei parli ed espliciti al partner i sentimenti che ha espresso qui. Allo stesso tempo, è fondamentale che lei – come già sta facendo – segua e prosegua un suo percorso personale di crescita. Questo per capire sempre meglio ciò che desidera, ciò che vuole inseguire in questa fase della sua vita. E soprattutto per chiarirsi se vede un futuro con questa persona. Non metto in dubbio l’amore e l’affetto che lei continua a provare per una persona con cui sta insieme da così tanto tempo. Tuttavia, l’abitudine, non è una buona ragione per continuare.
Dott. Simone Evangelista

Dott. Simone Evangelista Psicologo a Milano

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