Il senso di colpa di un papà divorziato
Buonasera,
sono qui a chiedere consiglio su una situazione che va avanti da 6 mesi ormai. Mi sto frequentando con un uomo che si è separato l'anno scorso, con cui ho avuto sempre un legame molto forte poiché conosciuto due anni prima che si separasse. Finalmente abbiamo potuto iniziare a frequentarci e viverci questo sentimento che ci siamo sempre visti costretti a reprimere per via della sua situazione. Pensavo che una volta "libero", le cose sarebbero andate meglio, invece mi sbagliavo. Lui è totalmente in balia dei ricatti della ex moglie, che usa la figlia per manipolarlo. Io e lui viviamo in due città diverse e purtroppo in questo momento l'unico modo in cui possiamo vederci è a weekend alterni, poiché al momento non posso (e non voglio) giustamente inserirmi nella vita della figlia. Il problema è che ogni volta che la moglie lo chiama per lasciargli la figlia, lui scatta: mentre lei ha iniziato a vivere la sua vita, lui è totalmente succube della ex che gli molla la bambina a piacimento e lui non riesce a dire di no. Non si può fare un weekend fuori perché se lo videochiama la figlia "non saprebbe come giustificarsi" (parole sue). Non riusciamo a farci un weekend intero perché lei gli lascia la figlia a piacimento quando più le conviene anche avvisandolo il giorno prima. Non riusciamo ad organizzarci con anticipo perché lui aspetta fino all'ultimo di sapere da lei "quali giorni gli spettano". Purtroppo se avessimo vissuto nella stessa città sarebbe stato più facile, ma così saltano ogni volta i weekend e passano anche 3 settimane-un mese senza vederci. Lui mi ha chiesto pazienza fino a quando verranno stabilite le giornate, ma il problema che non capisce è che la nostra situazione non dipende da lei, ma da come gestisce lui il rapporto con la ex moglie. Non riesce a mettere delle barriere, è mangiato dai sensi di colpa verso la figlia e non riesce mai a dire "no, questo weekend deve stare con te e mi sono organizzato, non posso prenderla". E poi ci sono io, dall'altra parte, che devo rinunciare sempre a vederlo e a stare con lui. Lui sa bene di star sbagliando, ma si sente incompreso, io dal mio lato pure. Non posso stare con un uomo e vedere un "futuro" con una persona che non è in grado di proteggere ciò che abbiamo. Promette di fare lo sforzo di venirmi incontro ma alla fine è sempre lei che ha la meglio. Non so davvero come fare perché l'unica soluzione funzionale in questo momento mi sembra chiudere, ma è davvero un peccato perché i sentimenti da entrambe le parti sono forti.