Come comportarsi con in padre alcolista?

Inviata da Federica · 25 apr 2023 Dipendenza

Salve,
è da molto tempo che sto cercando un modo per affrontare il rapporto che ho con mio padre, che purtroppo non mi è mai stato vicino fin da quando ero piccola (i miei genitori hanno divorziato quando avevo 4 anni), per colpa di un problema di alcolismo, depressione e vari problemi di salute che non ho idea se siano dettati dalla sua testa o se siano reali.
Negli ultimi anni si è riavvicinato a me e a mio fratello (che da un anno non gli parla più perché si è stufato delle solite promesse che non mantiene mai), ma nel modo peggiore possibile: quando è ubriaco, ovvero praticamente tutti i giorni, inizia a mandare messaggi a raffica senza fermarsi lamentandosi della sua vita, del fatto che è solo, che gli va tutto male e inizia ad insultare me, mio fratello, mia mamma e il marito di mia mamma (che ci ha cresciuto al posto suo e che posso considerare un vero e proprio papà). Abbiamo provato in qualsiasi modo ad aiutarlo, ma sembra avere una doppia personalità: quando è sobrio diventa la persona più buona del mondo, quando è ubriaco bisogna stargli alla larga. Ma io non ho neanche un bel ricordo di mio padre, se penso a lui durante la mia infanzia, penso solo che me l’ha rovinata e che mi ha lasciato tante brutte esperienze che vorrei solo dimenticare.
Io vorrei lasciar andare questa persona dalla mia vita, ma dall’altro lato mi fa pena e non ci riesco. Quindi la modalità è sempre la stessa: lo blocco sul telefono quando è ubriaco, dopo tre giorni lo sblocco, ci sentiamo come se non fosse successo niente e poi riprende a mandare messaggi (certi anche da denuncia), perciò lo blocco di nuovo.
Adesso ha rotto il telefono e mi chiama con il telefono di casa sua (ho fatto lo sbaglio di rispondergli una volta e adesso si sente in diritto di chiamarmi anche 10 volte al giorno), e continua a lasciarmi messaggi in segreteria.
Non so più cosa fare, questa situazione mi pesa e non riesco a vivermi la vita serenamente sapendo che mio padre sta vivendo così la sua. Ormai ho rinunciato ad aiutarlo, perché per quanto io mi sforzi i risultati saranno sempre gli stessi. Capisco che ha un problema e la ritengo una persona malata, ma non so come dirgli che non voglio più avere un rapporto con lui e per quanto ci provi, lui trova sempre il modo di intrufolarsi nella mia vita.
Cosa posso fare? Grazie a chi dedicherà il suo tempo per aiutarmi.

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Miglior risposta 30 APR 2023

Buonasera,
La ringrazio per aver scelto di condividere parte della sua storia, nonostante la fatica che si evince dalle sue parole: sembra che stia vivendo una situazione particolare in cui si alternano il bisogno di trovare serenità e benessere e il dispiacere nel notare che suo padre stia "distruggendo" la sua vita e la relazione con lei e i suoi familiari. Capisco anche che nonostante lei sia abbastanza lucida nel riconoscere che questa relazione è diventata tossica e fonte di malessere, contemporaneamente non riesce a trovare la serenità che cerca quando prova ad allontanarsi da lui, perché questo scatena in lei un circolo di senso di colpa da cui è difficile liberarsi.
La terapia individuale potrebbe aiutarla ad esplorare maggiormente le sue emozioni e provare a canalizzarle in maniera positiva e funzionale, permettendole di scegliere lucidamente la strada da seguire, accompagnandola in questo percorso e aiutandola ad alleggerirsi passo dopo passo.
Spero di esserle stata utile e rimango disponibile per ulteriori approfondimenti, anche online.
Un saluto,
Dott.ssa Paola Cutrupi

Dott.ssa Paola Cutrupi Psicologo a Reggio Calabria

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5 MAG 2023

Cara ragazza,

riteniamo che possa affrontare la problematica di cui ci parla all'interno di uno spazio protetto che solo una psicoterapia potrebbe fornirle. Nel caso restiamo disponibili ad aiutarla, e qualora lo volesse potremmo prendere in carico la sua richiesta di aiuto, riceviamo anche on-line.

Un caro saluto
Studio Associato Dott. Ferrara Dott.ssa Simeoli

Dott. Ferrara e Dott.ssa Simeoli Psicologo a Quarto

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27 APR 2023

Gentile Federica,
purtroppo quello che può fare è poco...può solo provare a sensibilizzare suo padre, nei momenti di sobrietà, alla decisione di prendersi finalmente cura di sè tramite un percorso di psicoterapia o anche frequentando gratuitamente l'Associazione Alcolisti Anonimi della sua città.
Inoltre, anche lei può avvalersi di un sostegno psicologico per elaborare i vissuti traumatici del passato.
Cordiali saluti.
Dr. Gennaro Fiore
medico-chirurgo, psicologo clinico, psicoterapeuta a Quadrivio di Campagna (Salerno).

Dott. Gennaro Fiore Psicologo a Quadrivio

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27 APR 2023

Gentile Federica, ho lavorato per anni con persone affette da dipendenza, quindi la sua storia ritorna in tante storie già sentite. Questa tipologia di persone può farcela solo se trova la forza in sé stessa. Le persone che hanno intorno sono solo strumenti con cui mandare avanti le loro lamentele e i loro malesseri, vittimismi.
Nella situazione che lei descrive non c’è nessuna vera utilità in questo rapporto, perché suo padre ritorna sempre a bere. Non sarà lei a farlo stare meglio, deve capirlo lui. Un po’ di sano egoismo non le farebbe male, Federica. Il suo star bene e il suo equilibrio mentale viene prima di ogni cosa. Quante altre chances deve dargli prima rendersi conto che non serve a nulla. Solo quando avrà raggiunto un buon livello di sobrietà, può ritornare a sentirlo, proba. Lui deve farsi curare e se non lo vuole fare seriamente, è solo un problema suo. Lei diventa solo un mezzo su cui sfogare rabbia e sensi di colpa. Smetta di fare il suo gioco.
Se non l’ha già fatto, le consiglio un percorso di psicoterapia perché, per chi ha vissuto queste esperienze, può essere molto difficile non ricreare rapporti dello stesso tipo con altre persone o con modalità similari.
Resto a disposizione se lo ritiene utile.
Cordiali saluti
Dott.ssa Elena Agio

Elena Agio Psicologo a Noventa Padovana

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26 APR 2023

Gentile Federica, una persona non decide di essere depressa: La depressione è una malattia molto grave che getta nello sconforto più totale chi la vive. Il ricorso all'alcool, è un modo altamente disfunzionale di lenire la sofferenza, di "autocurarsi".
Chiaramente il problema ricade pesantemente su tutto il contesto familiare, in particolare sui figli che sono "vittime" della situazione
e si sentono e sono assolutamente impotenti davanti a tutto ciò.. Le suggerisco Federica cara, di intraprendere un percorso psicoterapico per elaborare i suoi vissuti dolorosi, che senz'altro ci sono. Il fatto che i suoi abbiano divorziato, non può aver cancellato il suo disagio ed il dolore per la "non vicinanza" della figura paterna, Credo che un percorso, la possa aiutare anche a comprendere meglio il disagio di suo padre e a stabilire con lui un rapporto migliore in modo che magari, anche lui, possa decidere di farsi aiutare.
Le faccio davvero tantissimi auguri.
Dott.ssa Daniela Noccioli.


Dottoressa Daniela Noccioli Psicologo a Cascina

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26 APR 2023

Buongiorno,
cosa può fare? Tutelarsi. Tutelarsi perchè avere una dipendenza è anche una scelta, ci sono servizi come il SerD, le cliniche e le comunità per uscire dal problema. Così come tutelarsi è una scelta, specie perchè si racconta in termini anche di rovina (mi ha rovinato l'infanzia- ho solo brutte esperienze).
Mi rendo conto che però questo taglio del cordone possa essere complesso da attuare, per questo la invito a intraprendere un percorso di psicoterapia, per investire in un futuro che sia più libero e di respiro. Si prenda cura cara, almeno lei.
Io sono qui se volesse contattarmi.
Buona giornata

Dott.ssa Cecilia Autelli Psicologo a Pavia

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26 APR 2023

Buongiorno
Mi spiace molto della situazione che ha vissuto e sta vivendo. Per suo padre è utile il Sert dove i colleghi si occupano di dipendenze
tra cui alcolismo.
Per quanto riguarda lei la invito a farsi aiutare da uno psicoterapeuta che l'aiuta nelle sue problematiche.
Dott.ssa Patrizia Carboni
Psicologa Psicoterapeuta
Roma

Dott.ssa Patrizia Carboni Psicologo a Roma

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26 APR 2023

Cara Federica,

grazie per aver condiviso una parte della tua dolorosa storia in relazione a tuo padre. Il passaggio necessario di svincolo fisico ed emotivo da nodi connessi alla famiglia d'origine richiedono un supporto psicologico adeguato, che ti possa guidare nella consapevolezza delle risorse personali messe in campo finora per fronteggiare il fantasma dell'alcool che, purtroppo, altera sia a livello fisico che cognitivo ed emotivo modalita' comportamentali che minano inevitabilmente i rapporti interpersonali.
Chiediti, quindi, cosa puoi fare tu per te stessa, attraverso un percorso psicoterapeutico adeguato, se tuo padre non e' disposto ad ammettere di avere un problema; a questo proposito, sono a tua completa disposizione per qualsiasi approfondimento, anche online.

Dott.ssa Francesca Orefice.

Dott.ssa Francesca Orefice Psicologo a Bologna

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26 APR 2023

Gentile Federica,
capisco quanto questa situazione la faccia stare male, da una parte c'è suo padre, ma dall'altra c'è il suo dolore, che ormai le ha completamente assorbito tutte le forze e che le grida di non permettere più a suo padre di invadere la sua vita.
Il mio suggerimento è quello di affrontare questa delicata tematica con un professionista, in maniera tale da fissare degli obiettivi e trovare delle strategie per fronteggiare questa situazione.
Spero di esserle stata utile e resto a sua completa disposizione per un'eventuale consulenza psicologica, anche online.
Un saluto.
Dott.ssa Deborah De Luca

Dott.ssa Deborah De Luca Psicologo a Monterotondo

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26 APR 2023

Buongiorno Federica,

capisco bene la situazione, si tratta comunque di suo padre e, conoscendo i suoi lati positivi e le sue risorse che riesce ad intravvedere nei momenti di lucidità, immagino sia molto difficile chiudere il rapporto con lui. Un rapporto fatto sicuramente di emozioni e sentimenti contrastanti, probabilmente rabbia, risentimento ma anche affetto e tenerezza, quando mostra la sua parte "buona".

Immagino anche il senso di impotenza provato per non poter far niente per aiutarlo: chi ha problemi di questo genere non riesce ad uscirne se non decide di farlo; quello che dicono gli altri per convincerlo a farsi aiutare solitamente si rivelano tentativi inutili, perché alla base c'è una grossa percezione di non valere niente.

Detto questo, capisco che le continue incursioni nella sua vita siano diventate molto pesanti da sopportare e che inevitabilmente influiscono sulla sua quotidianità e capisco anche che è difficile non farsene influenzare. Sicuramente sono tentativi fatti per farsi vedere e ottenere riconoscimenti da voi, seppure negativi.

Penso che l'unica cosa che lei possa fare è evitare di leggere o sentire quei messaggi e non dare risposta. imparare a sentirsi serena al di là e nonostante queste incursioni quotidiane, prendendone distacco e imparando a non farsi influenzare.

Ma per arrivare a questo probabilmente ha bisogno di lavorare su di sé e su ciò che ha vissuto nella sua vita, sulle esperienze negative e su quelle positive, per arrivare a fare pace dentro se stessa con suo padre.

Spero di esserle stata in qualche modo utile con le mie parole.

Un caro saluto.

Dott.ssa Claudia Cioffi

Dott.ssa Claudia Cioffi Psicologo a Ancona

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26 APR 2023

Ciao, capisco che la situazione con tuo padre sia molto difficile e che tu stia cercando un modo per gestirla in modo sano per te stessa. E' comprensibile che tu voglia allontanarti da questa persona, ma allo stesso tempo ti senti in colpa e provi compassione per lui. In situazioni come questa, la terapia individuale potrebbe esserti molto utile per esplorare i tuoi sentimenti e capire come gestire la situazione in modo sano e positivo per te stessa. Puoi lavorare con uno psicologo per esaminare i tuoi pensieri e le tue emozioni sulla situazione, e sviluppare strategie per allontanarti da tuo padre in modo costruttivo e rispettoso. Ricorda che è importante prendersi cura di te stessa in questo momento, e cercare il supporto professionale di uno psicologo che potrebbe aiutarti a far fronte a questa situazione e ad andare avanti in modo sano e positivo. Non è facile prendere decisioni difficili, ma è importante che tu consideri ciò che è meglio per te in questo momento e che tu cerchi aiuto per farlo.
Per tutte le altre domande e informazioni mi trovi online.

Dott.ssa Nicoleta Senni Pop-Span Psicologo a Asti

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