Ho 38 anni,gay. Sono fidanzato da 6 anni con un uomo di 56 anni. Lui ha una buona posizione,consulente. Io un bar da 5 anni che mi ha finanziato lui per farmi avere un’attività mia. Ma purtroppo non funziona, il bar è pieno di debiti e si va avanti a stento.
Io faccio del mio meglio,e non credo di sbagliare. Ma i bar in un piccolo paesino pieno di concorrenza è difficile da far decollare.
Così ,da 5 anni mi rinfaccia sempre la stessa cosa, tipo che non so gestire, che non ho saputo fare niente e non sono capace.
Io ho tanti miei problemi a parte il lavoro, e lui lo sa. Ma infierisce comunque, mi fa sentire male. Litighiamo e non si fa vedere per giorni come se l’errore fossi io. Alla fine sono sempre io a cercarlo.Vorrei che mi dasse coraggio, conforto e avesse più stima in quello che faccio. Ma a lui interessa per primo la rendita del bar. Non so che fare,anche perché i soldi li ha investiti lui e gli ho restituito quasi niente ancora.
Sono a terra. Vorrei morire per come mi sento. Prego qualcuno mi possa consigliare
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12 MAG 2020
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Gentile Fabio, mi dispiace molto per la pesantezza e la tensione che sta attraversando ormai da cinque anni. Mi sembra di capire, dalla sua lettera, che lei si senta in posizione di "svantaggio" rispetto al suo compagno ("o un bar da 5 anni che mi ha finanziato lui per farmi avere un’attività mia"; "Non so che fare, anche perché i soldi li ha investiti lui e gli ho restituito quasi niente ancora.") e mi sembra che anche a causa di questo vissuto arrivi a sopportare trattamenti inaccettabili come giudizi, abbandoni e offese. Anche se ci fossero errori gestionali da parte sua nell'attività (chiaramente non posso saperlo ma facciamo l'ipotesi che ci siano), questo non giustifica comunque le offese e le prevaricazioni. Penso inoltre, che questo stato emotivo di tensione, dolore, senso di inadeguatezza e ansia (mi sembra di "leggere" questo tra le righe della sua mail) contribuisca a farla stare in una situazione di empasse rendendo difficile la messa a fuoco di possibili soluzioni. Le suggerisco di valutare la possibilità di muoversi su più fronti: contattare, ad esempio, la sua associazione di categoria per fare una valutazione della situazione della sua attività e pensare a quali azioni si possano intraprendere (possono esserci delle cose da fare a cui, per esempio può non aver pensato o iniziative dell'associazione che possono esserle di aiuto). Poi le suggerisco anche la possibilità di chiedere supporto a un/a psicologo/a per migliorare il suo benessere (può sceglierne uno nel privato, rivolgersi al servizio pubblico della sua zona o a eventuali altri servizi di zona come ad esempio consultori), ridurre lo stato di tensione e valutare la sua condizione di vita con maggiore lucidità in modo da iniziare a pensare a possibili modalità per uscirne. inoltre, eviti di cadere nella trappola di isolarsi; faccia affidamento su amici, parenti e persone care che possano supportarla.
Un caro saluto e buon tutto.
16 MAG 2020
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Buongiorno Fabio, capisco la sua difficoltà, e il suo compagno probabilmente non capisce che accusandola di incapacità non fa altro che aggravare la sua situazione. La sua autostima è molto bassa, e non è facile trovare la soluzione giusta in questi momenti di sconforto. Deve provare a trovare il coraggio di essere sincero e franco con il suo fidanzato, esprimendo le sue emozioni e attraverso il confronto sano e costruttivo insieme trovare le giuste strategie per il bar. Puo anche prendere in considerazione di affrontare un percorso con un professionista che la puo sostenere e indirizzare verso comportamenti utili per migliorare i suoi profondi aspetti emotivi, percependo molta sensibilità nelle sua parole. Resto disponibile per chiartimenti. Buona giornata.
12 MAG 2020
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Gentilissimo,
sarebbe molto utile capire come funziona la vostra relazione, sui suoi bisogni e su come vengono soddisfatti, sui valori di entrambi, sulla visione della vita. Può darsi che nonostante l'amore la convivenza con un uomo gretto non le basti più. Per recuperare un rapporto sereno dovrebbe prima conoscere se stesso, iniziare ad amarsi e soprattutto rendersi indipendente a livello lavorativo. Se può gestire la situazione economicamente, non esiti a saldare un eventuale debito e a trovarsi un lavoro diverso. Poi analizzi a fondo la sua disponibilità a tollerare questa situazione, alle ricadute somatiche. Una via d'uscita c'è, ma occorre capire assieme ad uno psicologo come si è strutturato nel tempo il vostro rapporto.
Cordiali Saluti
12 MAG 2020
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Caro Fabio,
penso sia importante che faccia sapere al tuo compagno ciò che ti manca nella relazione, il come ti fanno sentire certe sue parole e cercare di scoprire se veramente a lui interessa solo la rendita del bar o è semplicemente la sua modalità (magari troppo aggressiva per te e, nel caso, questo è bene che glielo comunichi) di spronarti e c'è comunque del sentimento ancora presente. Per quanto riguarda la gestione del bar potresti accogliere i suggerimenti di qualche consulente che possa aiutarti a risollevarti. Non so se il tuo compagno può essere propositivo in questo anziché sottolineare solo gli aspetti negativi, che son sicura vedrai anche da solo. Insieme scegliete come affrontare la situazione lavorativa in termini di proposte risolutive e cerca di separare l'aspetto sentimentale, senza sentirti condizionato a continuare la relazione se pensi non ci siano i presupposti e i sentimenti per continuare ad andare avanti.
12 MAG 2020
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Caro Fabio, amore e affari seguono logiche incompatibili. Se Lei spera che il suo compagno si dimostri persona diversa da quello che è, potrebbe rimanere invischiato in qualcosa che soffocherà le sue possibilità di auto-realizzazione. Per rimanere fedeli a chi ci disprezza, bisogna essere molto bravi nella propria auto-svalutazione. Non ho idea da dove nasca questa propensione (posso solo immaginarlo pensando a tanti miei pazienti). A volte la crescita è possibile attraverso una vera e propria metamorfosi. Se pensa di avere delle difficoltà in merito, un percorso terapeutico potrebbe esserLe d'aiuto. Cordialmente. Ivano Ancora.
12 MAG 2020
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Buongiorno Fabio. Lei ci dice che il suo fidanzato non la stima. Da 5 anni l’accusa frequentemente di non essere stato capace di gestire efficacemente la sua attività commerciale, nel quale l’ha aiutato economicamente ad avviarlo. Ed é sempre lei che lo ricerca quando discutete. In un rapporto affettivo, ognuno di noi, ricerca un partner che soddisfi i nostri bisogni identitari. Lei sente forte il bisogno di vedersi incoraggiato, confortato dal suo partner ma questo non sembra che stia avvenendo. Potrebbe intraprendere un percorso psicoterapeutico, da solo o assieme al suo fidanzato se lui si mostrasse motivato a partecipare. Con un terapeuta potrebbe cercare di acquisire maggiore consapevolezza del suo funzionamento interno, di come si relaziona con le persone, di quali bisogni la sua identità personale necessita. A sua disposizione, qualora ne vedesse l’opportunità.
Dott. Erik Mancin