Buonasera,
Sono un ragazzo di 23 anni iscritto a giurisprudenza e da 3 anni sto facendo un percorso terapeutico di tipo analitico. Questo perché 3 anni fa ho avuto un periodo di depressione ansiosa (diagnosticata dal mio psichiatra e psicoterapeuta). Dopo 2 anni avevo cominciato a tornare a stare bene, o meglio era quello che credevo: a ottobre 2022 mio fratello si sposa e da lì inizia un periodo oscuro della mia vita fatto di pensieri intrusivi aggressivi, ansia e paura. Secondo il mio medico era che col matrimonio di mio fratello (e la sua uscita dalla famiglia) abbia avuto un impatto con la realtà. In quei 2 anni mi ero rinchiuso in casa causa covid e anche quando potevo tornare in presenza preferivo studiare a casa, uscivo solo con gli amici o per andare in palestra. Cominciai a fare un corso di prepugilistica per sfogare la rabbia, tornai in università anche solo per non studiare a casa e un po' le cose migliorarono. A gennaio, causa sessione universitaria, son ritornato a studiare a casa e ho avuto un episodio di doc esistenziale: mi sembrava che la vita fosse inutile e che non riuscissi a capire il senso della vita. Finita la sessione decisi di cambiare ancora vita: tornai in presenza a frequentare le lezioni, andare al corso di prepiugilista e cominciai un corso di disegno. Marzo è passato bene, però da una settimana sono tornato a stare male con ansia e un senso di non capire perché bisogna vivere. Il mio terapeuta ha detto che questa è una fase "depressiva" data dal ritorno alla vita: prima vivevo solo in un mondo di idee, non vivevo la realtà. Adesso che ci sono dentro, dopo un periodo di luna di miele, mi sto accorgendo che la vita è difficile, non solo facile. Inoltre ha detto che devo accettare questa fase così da ricercare in me uno scopo, un motivo per cui vivere.
Dopo la seduta mi sono sentito in ansia, in angoscia, ma anche arrabbiato, vorrei scappare o spaccare tutto.
Mi sento così giù e arrabbiato, vorrei sognare di fare qualcosa di importante ma ogni volta mi sembra di esserne incapace o che non sia ciò che sogno veramente.
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16 APR 2023
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Buongiorno , grazie
per cio' che ha scritto qui.
Se sta seguendo un percorso di tipo terapeutico , continui il percorso con fiducia e riporti quello che sente nella sua terapia individuale.
16 APR 2023
· Questa risposta è stata utile per 0 persone
Accorgerti dei cambiamenti della famiglia ti ha generato molta ansia, perchè sai inconsciamente che l'allontanamento di tuo fratello significa che l'infanzia è terminata e bisogna rimboccarsi le maniche per comprendere da quale parte si è girati. La vita richiede scelte difficili, nel lavoro, nelle amicizie, nell'amore e tutto questo ti turba perchè ti richiede un cambiamento.
Parlane con il tuo psicoterapeuta e vedrai che le cose andranno progressivamente meglio. L'infanzia è un periodo bello, ma è meglio non rinunciare ai piaceri, che ci sono, della vita adulta.
Se lo desideri, manteniamo i contatti.
Dott.Gabriele Lenti Psicoterapeuta Genova
15 APR 2023
· Questa risposta è stata utile per 1 persone
Caro,
Innanzitutto grazie per la sua condivisione così intensa. Lei sta seguendo un percorso terapeutico pertanto partirei con il consigliarle di continuare con fiducia il suo percorso e cercare di lavorare insieme al suo terapeuta su questo senso di spaesamento angosciante che riporta qui. L'origine di questa angoscia/ansia va ricercata nella sua storia e negli strumenti/modalità/difese che lei ha utilizzato per farvi fronte. In questa sede, quindi, sarebbe difficile rispondere al motivo del suo stato depressivo che la fa sentire annichilito. L'angoscia, l'ansia sono segnali che lei avverte un pericolo, anche se questo pericolo non è reale ma interno. Questo pericolo interno lo può trovare e affrontare soltanto con il percorso che ha intrapreso.
Fabiana
15 APR 2023
· Questa risposta è stata utile per 0 persone
Buongiorno Pie_caro, perché bisogna vivere è una domanda alla quale rispondere in maniera assoluta è fuori dalla nostra portata di uomini che vivono una porzione di tempo, si possono cercare risposte nella religione, nella filosofia, nella scienza, nell'arte.
Il senso della nostra vita invece dipende da noi, perché studia giurisprudenza? Cosa sogna di fare e come mai mai si sente incapace? Da dove arriva questo senso di incapacità? La rabbia che prova a cosa è collegata?
Penso che le sia utile parlare al suo terapeuta delle sue reazioni emotive e dei suoi pensieri dopo la seduta che descrive.
Le auguro il meglio
Dottoressa Aniela Corsini
15 APR 2023
· Questa risposta è stata utile per 1 persone
Ciao. È normale sentirsi così giù e arrabbiati quando si attraversano fasi depresse o di ansia. Il fatto che tu stia frequentando un percorso terapeutico è un segno di grande coraggio e impegno verso te stesso e la tua salute mentale. In risposta alla tua domanda, gli obiettivi di una terapia individuale dipendono molto dalle tue esigenze personali e dalle tue specifiche difficoltà.
