Il mio ragazzo è un egoista
Salve . Da circa due anni ho una relazione a distanza con un ragazzo. Già dai primi tempi era stato chiaro con me: se avessi voluto continuare la relazione un giorno avrei dovuto muovermi io nella sua città . Ho accettato le condizioni,ed ora è arrivato il momento di fare il grande passo della convivenza e quindi del mio trasferimento. Da una parte sono contenta di tutto ciò, dall’altra invece mi sento molto triste di dover abbandonare tutti i miei affetti, tutto il mio mondo. Ho una famiglia alla quale sono molto legata, essendo figlia unica ho stretto anche un legame molto forte con mia cugina che per me è come una sorella ( siamo cresciute praticamente insieme ) . Il problema principale però non è questo. Il mio ragazzo è molto pigro ed un bel po’ asociale , sempre annoiato . Ogni volta che dobbiamo uscire o avere relazioni con qualsiasi persona che non sia della sua famiglia sbruffa e fa i capricci come i bambini creando malumore e litigi fino al momento in cui non si svolge la serata o l’evento in cui poi è piuttosto tranquillo. ( persino con i suoi amici ) Spesso litighiamo per questa sua mancanza di entusiasmo per qualsiasi attività , l’unica cosa che ha sempre voglia di fare è quella di giocare alla play station o al computer con la “scusante” che è stanco per il lavoro. Dovendomi trasferire , e parlandone con lui , ho ipotizzato che qualcuno ( come i miei genitori o qualsiasi persona a cui voglio bene ) possa venire a farmi visita , o viceversa, e da lì si è scatenato il putiferio, per il suo pensiero in pratica chi verrà a trovarmi dovrà rimanere nella città dove abiterò massimo 2 giorni, perché poi non ha voglia di sentirsi in obbligo di frequentarli o di uscire, e io non potrò tornare a casa quando voglio se non in sua compagnia perché non vuole rimanere da solo. Io sono una persona molto indipendente , e non ho problemi a vivere da sola ( l’ho già fatto in passato) ma con la consapevolezza di avere la libertà di vedere chi voglio, quando voglio, sempre nei limiti del possibile. Non ho paura di tagliare il cosidetto cordone ombelicale ma a 26 anni e penso per tutta la mia vita avrò sempre bisogno dei miei genitori, e so che loro soffriranno molto per la mia mancanza perché hanno solo me, quindi quello che vorrei da lui è solo un po’ più di flessibilità e comprensione. Purtroppo la mia città dista 8 ore dalla sua , quindi non è nemmeno facilmente raggiungibile ed è naturale che dopo 8 ore di auto e/o 10 ore di treno magari potrebbe capitare che qualsiasi persona voglia vedermi possa intrattenersi di più. Mi sento in trappola , e mi intristisco sempre di più perchè il giorno del mio trasferimento si avvicina sempre di più , e per quanto io lo ami, so che mi aspetterà un avvenire in solitudine , perché lui non vuole stringere nessun rapporto che non sia quello con la sua famiglia , volevo presentargli alcuni miei amici, ma ha rifiutato, è un egoista , per lui esiste solo il suo mondo .... tutto ciò che riguarda me è a suo dire inferiore a quello di sua madre o della sua città o di se stesso , la cucina , i luoghi, il mio lavoro , ect . Non so più cosa fare ... magari sono io che sbaglio a pensarla così....