Salve a tutti, sono un ragazzo di 24 anni e fin dai tempi delle superiori (19 anni circa) ero un ragazzo sì timido, ma comunque molto attivo, uscivo spesso di casa, partecipavo ad attività ed avevo tanti amici. Da quando terminai le superiori la mia vita cambiò radicalmente, iniziai l'università e la frequentai per qualche anno prima di abbandonarla a causa del mio scarso interesse, ho perso tutti gli amici a causa di vari diverbi ed un po perchè sono andati via dal mio mio minuscolo paesino ed oggi mi ritrovo a 24 anni quasi da solo, ad eccezione del mio miglior amico che però ha una vita esattamente come la mia e pur cercando di spronarlo non ne vuol sapere di uscire di casa.
Il contesto in cui vivo, ossia il paesino di soli 3000 abitanti non mi permette di cercare hobby, attività creative, sport, conoscere delle ragazze (perchè sì, sono single da sempre e ne soffro spesso di questa cosa, ma credetemi dalle mie parti è quasi impossibile trovare ragazze in giro o nei locali) e neppure la base, ossia un lavoro.
Ad oggi penso di aver raggiunto un certo equilibrio interiore da un punto di vista personale, ma a questo punto temo che il problema non sia psicologico, quanto di opportunità, mi consigliate di fare le valige e cercare fortuna altrove?
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1 DIC 2022
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Ad oggi penso di aver raggiunto un certo equilibrio interiore da un punto di vista personale, ma a questo punto temo che il problema non sia psicologico, quanto di opportunità, mi consigliate di fare le valige e cercare fortuna altrove?
Di certo male non le farà.
5 DIC 2022
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Gentile Antonio il fatto che la sua domanda contenga già la risposta può aiutarla nel riconoscere quello che sembra già sapere.
Un caro saluto, dr. Maria Zaupa
1 DIC 2022
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Buongiorno
Nessuno la può consigliare , perché i consigli della nostra vita siamo noi che li diamo.
mi sembra che lei si sia già risposto.
Segue le sue risposte
Dott.ssa Patrizia Carboni
Psicologo Psicologa
Roma
1 DIC 2022
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Salve, mi spiace molto per la situazione che descrive poichè quanto lei riporta descrive molto bene il disagio che sta provando e quanto questo sia impattante sulla sua vita quotidiana.
Ritengo fondamentale che lei possa richiedere un consulto psicologico al fine di esplorare la situazione con ulteriori dettagli, elaborare pensieri e vissuti emotivi connessi e trovare strategie utili per fronteggiare i momenti particolarmente problematici.
Credo che un consulto possa essere un ottimo dono che lei fa a se stess per lavorare su questi pensieri che le impediscono il benessere desiderato e la tranquillità alla quale si aspira per la propria vita .
Sicuramente potrebbe essere di grande aiuto per ri-conoscersi, iniziandosi a vedere attraverso altre prospettive.
Resto a disposizione, anche online.
Cordialmente, dott.ssa Paradisi
1 DIC 2022
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Caio Antonio, non hai bisogno di consigli nel momento in cui te lo stai consigliando da solo. Hai descritto una serie di cose che ti piacerebbe avere ma che non puoi avere in quanto assenti nella tua realtà locale.
1 DIC 2022
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Buongiorno Antonio,
Già il titolo del quesito mi sembra che indichi come nel contesto dove si trova la sua vita è bloccata; ulteriormente mi specifica che un paese di 3000 anime con poche possibilità di lavoro, con una vita relazionale con i coetanei pressoché impossibile poiché tutti dopo le superiori hanno preso il volo dal nido tranne lei. Mi sorge spontaneo chiedere a questo punto: cosa la tiene radicata nel suo paese? Cosa le fa dire da qui non voglio andare via come.i miei colleghi? Riesce ad individuare questi elementi o non si era mai posto la domanda prima d'ora?
E ancora, dove si vede tra 10 anni? A fare cosa? Con chi?
Se vorrà, sono a disposizione online o in studio per qualsiasi domanda, curiosità, chiarimento.
Cordialmente, auguro buona giornata
Dr.ssa Maria Beatrice Brancati
1 DIC 2022
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Buongiorno Antonio,
penso di comprendere la difficoltà di crearsi spazi funzionali in un piccolo contesto. Un po’ d’istinto mi viene anche di dirti che “fuggire” senza aver risolto i tuoi blocchi, rischi di ritrovarli in valigia moltiplicati per la grandezza dell’ignoto!
Cosa ti spinge a voler “fuggire”? Quali opportunità ti aspetti?
È assolutamente legittimo volersi creare nuove opportunità per migliorare la propria vita, e mi ripeto, “volersi creare”. ;)
Prova ad ascoltarti e focalizzare meglio il tuo bisogno primario (Lavoro? Ragazza? Hobby? Svago? Amici? Città?). Parti da uno e parti da lì…con le tue risorse reali ed oggettive.
Se pensi di aver bisogno di un supporto per focalizzare e strutturare un “campo d’azione”, sono a disposizione, anche online.
Un caro saluto
Dott.ssa Myria Laghi
1 DIC 2022
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Caro Antonio, grazie per la condivisione innanzitutto! capisco la situazione che descrivi, e comprendo i dubbi e le perplessità che riporti. Credo che potrebbe esserle d'aiuto parlare con un terapeuta, in modo da esplorare e comprendere insieme a fondo quelle che sono le motivazioni sottostanti la spinta a cambiare aria, o a decidere di rimanere e trovare nel tuo ambiente nativo le risposte che cerchi.
Resto a disposizione
AV
1 DIC 2022
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Buongiorno Antonio, grazie per avere condiviso parti importanti della sua vita. Nascere in un posto non vuol dire necessariamente viverci tutta la vita. Molte persone non sono fatte per rimanere in una realtà molto piccola e quindi si spostano in paesi più grandi o addirittura in città, non c’è nulla di male. Molte persone, al contrario, nascono in realtà molto grandi e si sentono spaesate e perse e scelgono di trasferirsi in realtà più piccole. Nessuno può dirti cosa sia giusto o sbagliato per te, ma se hai il dubbio del trasferimento già vuol dire qualcosa.
Ti auguro di trovare la tua strada e di realizzare i tuoi sogni.
Per qualsiasi chiarimento o domanda puoi contattarmi quando vuoi,
Dott.ssa Sara Santilli
1 DIC 2022
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Gentile Marco se pur piccolo anche il tuo paesino offrirà qualcosa, ma a parte questo tu cosa volevi fare? Che università avevi scelto è in che senso non avevi interesse? Il passaggio dalle superiori all’università è faticoso per le relazioni: a scuola le relazioni sono definite già dal gruppo classe che è un gruppo ristretto, all’università l’ambiente è più dispersivo e chi è più timido può avere bisogno di più tempo per ambientarsi e costruire nuove relazioni. Non so se è anche il tuo caso, spesso lo è e il disagio che ne deriva puo spingere anche a ritirarsi.
Parlare con uno psicologo potrebbe aiutarti a capire meglio e poi decidere se fare le valigie o sfruttare le risorse a disposizione.
Un caro saluto.
Dr. Patrizia Mattioli