Salve e grazie in anticipo per le eventuali risposte. Sono una studentessa di 19 anni e da circa 2 anni ho la mania di grattarmi la testa e di rimuovere le crosticine causandomi dolore e fuoriuscita di sangue. Spesso le croste più dure le rimuovo e le guardo provando un senso di sollievo. Questo "vizio", se così può essere chiamato, si presenta a periodi alterni, non per tutto l'anno. Mentre mi gratto penso di dovermi fermare ma c'è qualcosa che me lo impedisce. Anche quando non sono sola il bisogno di grattarmi supera la vergogna. Voglio smetterla, ma non ci riesco. Vi prego aiutatemi. Grazie per l'attenzione.
Cordiali saluti.
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20 NOV 2015
· Questa risposta è stata utile per 8 persone
Cara Federica,
il bisogno compulsivo di compiere un determinato gesto è molto diffuso e può essere legato a diversi fattori e a diverse emozioni, in ogni caso forti e difficili da esprimere e da sentire.
Il fatto che tu però percepisci questo comportamento come un problema e riconosci il disagio che ti crea (in questo caso vergogna), è già un primo passo verso la ricerca d'aiuto. Ti consiglio di rivolgerti a uno psicologo della tua zona.
Riesci a connettere il tuo grattarti la testa ad altri aspetti della tua vita? Ad esempio: cos'è successo nel periodo in cui il problema è cominciato? Ci sono situazioni in cui ti gratti di più la testa o eventi o emozioni che scatenano il bisogno? Persone in presenza delle quali sei più o meno portata a farlo? C'è una certa regolarità nei periodi dell'anno in cui il problema si presenta e non si presenta? Quali emozioni provi quando ti provochi dolore e sanguinamenti? Il grattarti ha conseguenze visibili sulla salute e sull'aspetto dei tuoi capelli?
Invece di risponderti ti ho fatto altre domande. Questo perchè la soluzione del problema verrà proprio da te, con l'aiuto che riterrai più adeguato. In bocca al lupo!
21 NOV 2015
· Questa risposta è stata utile per 6 persone
Gentile Federica,
in presenza di prurito al cuoio capelluto occorre innanzitutto escludere cause di pertinenza medica quali allergie cutanee, eczemi, dermatite seborroica, psoriasi, pediculosi etc.
Pertanto è consigliabile innanzitutto una visita dermatologica.
Solo dopo aver escluso la possibile origine dermatologica di questo suo comportamento, è possibile prendere in considerazione le cause psicologiche ( ansia, stress, comportamenti compulsivi etc.) contattando uno psicoterapeuta.
Cordiali saluti.
Dr. Gennaro Fiore
medico-chirurgo, psicologo clinico, psicoterapeuta a Quadrivio di Campagna (Salerno).
20 NOV 2015
· Questa risposta è stata utile per 2 persone
Gentile Federica,
escluse possibili cause mediche, potrebbe risultare fondamentale approfondire con l'aiuto di un professionista, se questo comportamento che non riesce a frenare sia collegato a qualche emozione in particolare e quali situazioni risveglino le emozioni che le fanno sentire il bisogno di grattarsi.
Cordiali saluti,
Dott.ssa Milena Barone
20 NOV 2015
· Questa risposta è stata utile per 1 persone
Buongiorno Federica,
Posso immaginare che dentro di te ci siano molte emozioni, un irrefrenabile desiderio di fare quel gesto, accompagnato da vergogna e ansia, che probabilmente incentivano a rifare quell'azione. Sarebbe interessante comprendere meglio in quali momenti questo bisogno è più spiccato, per capire se, in un qualche modo, ci sia una sorta di causa-effetto da poter interrompere: qualche evento stressante, pensieri negativi o ansiosi, emozioni forti. Visto che il problema è sorto da un paio d'anni, ti consiglierei, perció, di rivolgerti ad un esperto per identificare questi meccanismi e comprendere qualcosa in più di te stessa.
20 NOV 2015
· Questa risposta è stata utile per 3 persone
Cara studentessa,
Aldilà del gesto ripetitivo e incontrollabile, del "grattare", che può avere una connotazione psicologica, sarebbe opportuno a mio avviso controllare a livello medico, la presenza di una eventuale causa fisiologico/medica (pidocchi, dermatiti, allergie cutanee) che potrebbero provocare io prurito a cui è conseguente il gesto incontrollato. Per cui le consiglio la consulenza di un dermatologo, per escludere o contemplare un causa primaria. Detto ciò, può essere che anche in presenza di una causa fisica, il gesto ripetuto e incontrollato possa essere comunque di natura emotiva, e chiaramente, può prendere in considerazione un intervento di ambito professionale psicologico, in seconda battuta. Spero di essere stata esaustiva. Non esiti a chiudere nuovamente se qualcosa non le risulta chiaro. E vista la sua giovane età non si vergogni mai di chiedere, a chi più esperto o più adulto di lei, possa aiutarla, perché un problema che può apparire socialmente non accettato e farci sentire diversi, sbagliati, isolati, può essere in realtà una cosa di semplice risolvibilità e magari non così raro o così "strano".
Dott.ssa Elena Bellia
Psicologa & Psicoterapeuta
Provincia di Savona e Genova città