Da circa due settimane mi si è creato un loop musicale in testa

Inviata da Jessica Siragusano · 25 feb 2024 Disturbo ossessivo compulsivo

Buongiorno,
Vorrei spiegare in maniera chiara ma anche semplice ciò che mi sta accadendo e spero di ricevere il supporto adeguato anche se sono perfettamente a conoscenza di quanto un consulto a distanza possa essere complicato, ma ci provo. Circa 4 anni fa mi è stato diagnosticato un disturbo d’ansia generalizzato legato alla pandemia da COVID-19 con annessa ipocondria. Premetto che sono sempre stata così. Ho paura di ammalarmi e ad ogni minimo sintomo vado in tilt, occorrendo subito all’ossessione di cercare sintomi sul web e farmi venire poi tutti i sintomi riportati. 4 anni fa, al primo episodio, Mi è stato prescritto dal mio psichiatra gocce di Rivotril per l’ansia ma mi prescrisse anche degli antidepressivi che io però mi rifiutai di assumere per la paura degli effetti collaterali. Con le gocce trovai subito beneficio e dopo circa 2/3 settimane dall’assunzione, fui in grado di interrompere senza alcun problema. La sintomatologia ansiosa era sparita. Da lì a questo momento sono successi moltissimi fattori che hanno innescato un forte stress e disagio nella mia vita, innescando anche degli atteggiamenti e pensieri ossessivi nei confronti di svariate situazioni. Ho un lavoro, un marito fantastico, ma vivo all’estero e la mia vita è praticamente casa lavoro lavoro casa. Non ho mai tempo per me, mai tempo per fare qualcosa che mi appassiona, non ho amici, la mia famiglia è lontana. Devo correre, correre, sempre. Vivo costanti situazioni stressanti, che mi fanno molto male e lo riconosco perfettamente, ho l’ansia perenne, a volte non riesco nemmeno a pensare lucidamente. Ultimamente, una mattina, mentre mi pettinavo, noto un bozzo nella parte retronucale della testa, dolente al tatto e abbastanza pronunciato. Ovviamente, vado nel pallone. Inizio una serie di ossessive ricerche online su cosa potesse essere e come risultato finale finisco per iniziare a cercare i sintomi del cancro al cervello come scenario peggiore per capire se potesse trattarsi del mio caso. Inizio a leggere tutti i sintomi, dopo circa qualche ora, dal nulla, anche se cercavo di convincermi non si trattasse di quello, inizio ad accusare una serie sfrenata di sintomi. Difficoltà a formulare frasi, errori grammaticali, mal di testa, formicolio alle gambe, pesantezza agli arti, disturbi alla vista. Mi trovo in UK, e qui praticamente la prima cosa che ho potuto fare è stata quella di recarmi al pronto soccorso. Una dottoressa mi visita, mi fa una visita basica neurologica per escludere scenari gravi visto che riferivo la difficoltà a formulare frasi, ma tutto nella norma. Mi rassicura che il bozzo sulla testa fosse solo un linfonodo comparso a seguito di una infiammazione al cuoio capelluto datami da una lozione anti pidocchi usata come trattamento (sono una maestra e ho dovuto fare questo trattamento in quanto vi sono stati casi di pidocchi in classe).
Il giorno dopo essere stata al pronto soccorso mi sveglio con uno strano sintomo. Una canzone in testa. Ripetitiva, circolare, solo alcune strofe. Non ci ho dato peso fin quando mi sono resa conto che ripetevo nell mia testa tutte le canzoni che sentivo e che conosco. Qualsiasi tipo di musica, di melodia, è come se restasse inceppata nella mia mente e non ne esce più. Come una radio. L’unico modo per non avere questo meccanismo è leggere, parlare e fare altro in cui io sia pienamente concentrata. Sono molto spaventata sembra che la musica abbia preso il posto dei miei pensieri il che mi disturba visto che sono sempre stata una gran pensatrice. Adesso ho praticamente instaurato dei comportamenti ossessivi compulsivi per scacciare questo pensiero intrusivo. Leggo oppure mastico sbattendo i denti Per non pensarci. Ma poi quando la mia mente è libera, fa da sé. Ieri sono stata dal medico che mi ha indirizzata sulla base di una terapia cognitivo comportamentale associata all’assunzione di SSRi (mi ha dato Zoloft) 50 mg, pensa possa essersi innestata una leggera depressione con annessi disturbi ossessivo compulsivo. Qui in UK tutto va a rilento ho già fatto la richiesta per la terapia ma i tempi di attesa sono lunghi. Il medico mi ha detto che se desidero posso iniziare la terapia farmacologica in attesa del consulto psicoterapeutico. Mi sveglio ogni giorno con pensieri negativi “starò meglio oggi? Non passerà mai” ho continui mal di testa dovuti alla cervicale infiammata, male alle spalle e al collo. Mi fanno male gli occhi e sono sempre tesa. Mi sento sempre stanca e ho infiniti vuoti di memoria. Cose che prima facevo in un batter d’occhio adesso mi risultano pesanti e richiedono tanto impegno e concentrazione. sono sconfortata essendo anche a km di distanza dalla mia bella Italia che mi manca molto. Per favore, attendo risposta in merito. Grazie

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Miglior risposta 1 MAR 2024

Buongiorno Jessica,
Da quello che racconta sembra consapevole del malessere che prova e sembra ipermonitarlo. La terapia cognitivo comportamentale potrebbe sicuramente aiutare ad aumentare la consapevolezza dei propri sintomi e insegnare a gestirli relativamente in breve tempo. Potrebbe pensare di unire questo approccio, molto mirato, a qualcosa che le consenta di "sentirsi" di più oltre che "pensare", cosa che lei stessa ammette di fare in modo massiccio. Nel frattempo che attende il consulto terapeutico che ha fatto benissimo a richiedere e che sicuramente saprà darle indicazioni più precise e personalizzate, potrebbe informarsi sui modelli che trattano la mindfulness o il training autogeno e che potrebbero forse aiutarla a riconnettersi con il presente soprattutto quando è presa dai pensieri o, come racconta, dai loop musicali.
Resto a disposizione,
Dott.ssa Antonella Manigrasso

Dott.ssa Antonella Manigrasso Psicologo a Vicenza

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14 APR 2024

Cara Jessica,
Leggo solo ora il suo quesito. Io spero che in questo momento si stia prendendo cura della sua salute mentale e sia seguita da un professionista che la stia aiutando a migliorare la sua qualità di vita. Se così non fosse quello che posso consigliarle per aiutarla anche solo minimamente a non peggiorare il problema, è interropere tutti i comportamenti che mantengono in vita il problema. Mi spiego meglio, solitamente tutti i comportamenti ritualizzati come check corporei, ricerca di sintomi, comportamenti di evitamento ( nel suo caso parlare e o masticare per "alleviare" il sintomo) sostengono il problema e lo peggiorano. Comprendo possa non essere semplice da soli ma l'evitamento e l'ipercontrollo sono i principali amplificatori dell'ansia e dei disturbi associati a questa.
Spero di esserle stata d'aiuto in qualche modo. Resto a disposizione online qualora volesse approfondire.
Un caro saluto
Dott.ssa Vita

Dott.ssa Antonella Vita Psicologo a Padova

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29 MAR 2024

Gentile Jessica,
lei ha descritto molto bene i suoi sintomi che possono essere ricondotti sostanzialmente ad ansia ipocondriaca che a volte esita anche in attacchi di panico e disturbo ossessivo-compulsivo (D.O.C.).
Per questi disturbi le è stata correttamente prescritta una psicoterapia cognitivo-comportamentale associata ad una terapia farmacologica e ne dovrebbe trarre sicuro giovamento entro qualche mese.
Per la psicoterapia, essendo lei di madre lingua italiana, può usare Skype e rivolgersi ad un terapeuta iscritto a questo portale.
Cordiali saluti.
Dr. Gennaro Fiore
medico-chirurgo, psicologo clinico, psicoterapeuta a Quadrivio di Campagna (Salerno).

Dott. Gennaro Fiore Psicologo a Quadrivio

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12 MAR 2024

Gentile Jessica, immagino il disagio e la confusione che può provare in questo momento, non riuscire a vivere la vita che si vorrebbe a causa dell'ansia generalizzata comporta una grande sofferenza e un esagerato dispendio energetico. Per superare questo momento di difficoltà può esserle utile una terapia che in primiss riporti il focus della sua attenzione sul qui ed ora e parallelamente fare un percorso di analisi dei suoi pensieri negativi che mantengono queste modalità disfunzionali di vivere le situazioni per arrivare poi ad un miglioramento della qualità di vita.
Resto a sua disposizione.
Dott.ssa Gloria Giacomin

Dott.ssa Gloria Giacomin Psicologo a Bologna

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11 MAR 2024

Gentile utente,

La sua esperienza è complessa e piena di sfide emotive e fisiche. Il loop musicale potrebbe essere un sintomo di disturbo ossessivo-compulsivo, specialmente considerando il contesto di stress e ansia che descrive. .Le consiglio di seguire le indicazioni del medico. Le auguro il meglio nel suo percorso di guarigione.
Cordialmente, GDV

Giada Di Veroli Psicologo a Roma

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11 MAR 2024

Direi che il focus dell'origine del suo disagio è riassunta molto bene in queste sue parole: "Ho un lavoro, un marito fantastico, ma vivo all’estero e la mia vita è praticamente casa lavoro lavoro casa. Non ho mai tempo per me, mai tempo per fare qualcosa che mi appassiona, non ho amici, la mia famiglia è lontana. Devo correre, correre, sempre. Vivo costanti situazioni stressanti, che mi fanno molto male e lo riconosco perfettamente, ho l’ansia perenne, a volte non riesco nemmeno a pensare lucidamente".
L'ideazione ipocondriaca spesso esordisce in situazioni di forte stress in cui tutti gli aspetti piacevoli della vita vengono soppressi dall'attitudine a rispettare tutti i propri impegni e doveri. Tipico del disturbo ossessivo compulsivo è una tendenza al perfezionismo che non consente margini di flessibilità per ritagliarsi tempi per l'affettività, il divertimento e la passione.
Questa tendenza a correre dietro gli impegni, fa emergere la paura di morire prima di aver vissuto. Vissuto il rapporto con suo marito, vissuto gli affetti familiari lontani, vissute le sue passioni.
Non è un caso che la sua sintomatologia abbia avuto il suo esordio durante la pandemia che è stato un momento storico traumatico per milioni di persone, sconvolte dall'isolamento e dalle difficoltà economiche, dalla paura della malattia e della morte per sé e per i propri cari o dalla perdita stessa di una persona conosciuta o cara.
Altro aspetto significativo è sintetizzato nella sua espressione: "sono sempre stata una gran pensatrice". Essere riflessivi è una qualità importante. Aiuta a pianificare, ad imparare dalle esperienze, ad inibire l'impulsività ed agire in maniera consapevole ed intenzionale. Ma se si istaura l'illusione di poter controllare gli eventi attraverso il pensiero o di poter sempre agire per evitare qualcosa che ci spaventa, allora l'ansia aumenta perché evitando evitando non ci si confronta mai con le situazioni negative che così vengono demonizzate e la smania di controllo spinge a correre correre correre per anticipare e fare in modo che tutto sia perfetto.
Lo stress fisico e psicologico che ne deriva spiega la stanchezza e le difficoltà cognitive che riferisce.
Per quanto riguarda il sintomo dei loop musicali, sarebbe interessante sapere quali sono i temi delle canzoni che le rimangono in mente. La Mindfulness ci ha insegnato che i nostri pensieri intrusivi possono essere seguiti con la curiosità di vedere dove ci portano. Si faccia amiche queste canzoni che le rimangono in mente, cerchi di capire cosa le vogliono comunicare. Accantoni la paura e lasci spazio alle emozioni che emergono focalizzandosi sui temi che trattano queste emozioni. Capirà che la nostra mente ha una propria vitalità indipendente dalla nostra volontà e che può essere ascoltata ed osservata. La vita di ognuno è fatta di tanti aspetti e quando c'è penuria di qualcuno di essi, spinge, a volte sotto forma di sintomi, per emergere e riconquistare lo spazio che non hanno più. Le suggerisco di considerare di intraprendere un percorso di psicoterapia on-line con un/una terapeuta italiano/a in modo da avvicinarsi un po' alla sua amata Italia.

Dott. Lelio Bizzarri Psicologo a Roma

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4 MAR 2024

Salve Simona

Mi colpisce il fatto che si definisce una gran pensatrice.
Stando alla sua storia, lei si descrive continuamente intenta a pensare. Infatti, il sintomo che riporta, per quanto possa arrecarle disagio, sembra "distrarla" da ulteriori ruminazioni mentali.
Credo che un percorso di psicoterapia possa aiutarla a far emergere il disagio che prova, la paura, la preoccupazione, spostando anche l'attenzione su aspetti che la fanno soffrire ma che non emergono a pieno in questa lettera.
Ad esempio, come va il suo matrimonio? Suo marito è di supporto rispetto alle problematiche che le si presentano? Si trova bene a vivere in Inghilterra?
Inoltre, darei spazio ai suoi sentimenti. Cosa sta provando in questo momento della sua vita? Cosa prova rispetto ai pensieri che la assillano?
Li immagino come un macigno sulle spalle che sorregge mentre corre per andare a lavorare o nel ritirarsi a casa.
Molto interessante è anche il suo corpo che prova a parlare, a esprimere un disagio attraverso il sintomo.
Ad ogni modo, se ritiene che possa esserle d'aiuto in questo momento, segua la terapia farmacologica prescritta dal medico e provi a scegliere un terapeuta che le ispiri fiducia. E' un aspetto fondamentale per intraprendere questo percorso, a prescindere dall'approccio specifico.

Le auguro un in bocca al lupo.



Dott.ssa Maria Chiara Del Mastro Psicologo a Portici

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4 MAR 2024

Gentile Jessica, innanzitutto la ringrazio per aver condiviso con noi la sua esperienza. Mi spiace molto per la situazione che descrive e posso immaginare il disagio connesso al vivere così faticosamente le sue giornate. La distanza dal suo Paese, che sembra rimpiangere, sicuramente non aiuta un quadro che presenta già elementi riconducibili a sintomi depressivi.
Le suggerirei di valutare un consulto psicologico online con un* professionista italian* al fine di rielaborare il suo vissuto e le emozioni connesse, sviluppando insieme strategie utili per far fronte a situazioni di difficoltà e sentirsi più efficace nella sua quotidianità.
Nella speranza che questo confronto possa esserle utile, resto a disposizione anche online.
Un caro saluto.
Dott.ssa Elena Sinistrero

Dott.ssa Elena Sinistrero Psicologo a Torino

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4 MAR 2024

Carissima Jessica,

Grazie per aver condiviso la tua storia!
cosa fai di bello in Uk?
Deve esser molto difficile portarsi sulle spalle un peso cosi grande tanto da perdere di vista la realtà oggettiva dei fatti.
Quello che ti consiglio è di verificare sempre l'oggettività delle tue sensazioni e definirne i contorni: è tutto vero? sto girando in loop? è solo una mia ossessione o sta accadendo davvero?
Per quanto riguarda la cura farmacologica prescritta ti consiglierei di proseguirla ed eventualmente rivalutare il dosaggio.
Sarebbe altresì necessario un percorso terapeutico per alleggerire questo peso e farti vivere più serena lontana da tutte queste paure che impegnano la tua testa h24.
Se vuoi ne possiamo parlare, io sono qui .
Un caro saluto
Dott.ssa Sara Leone

Sara Leone Psicologo a Torino

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1 MAR 2024

Salve Jessica,
La ringrazio molto per avere condiviso la sua storia.
Leggendo la descrizione di quello che sta vivendo mi è arrivato tutto lo stress che si sta portando dietro, è come avrà ben capito non è soltanto psichico ma anche il suo corpo le sta parlando attraverso le somatizzazioni, che per fortuna la stanno aiutando a capire, le parlano del disagio che sta provando.
Le suggerisco di non andare in continuo alla ricerca di patologie, ma di cercare di abbassare la sua ansia, di fare contatto con il suo corpo, di ascoltarlo e accogliere quello che le sta dicendo.
Insieme alla terapia farmacologica provi ad associare il prendersi cura di se, prendendosi degli spazi dedicati, per aiutarsi a gestire l'ansia e lo stress facendo contatto con il suo corpo può provare a fare degli esercizi di yoga e meditazione, la mindfulness nasce proprio come riduzione dello stress, associati come ha già detto lei, un percorso di psicoterapia.
Rimango a sua disposizione anche online.
Saluti Simona Adorni

Dott.ssa Simona Adorni Psicologo a Podenzana

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1 MAR 2024

Cara Jessica, ti ringrazio per aver condiviso ciò che sta passando.
Innanzitutto sono contenta che le abbiano proposto una psicoterapia cognitivo- comportamentale in quanto elitaria sia per i disturbi ansiosi sia per il DOC, ma volevo risponderle anticipandole un pochino ciò che poi le potrà dire il collega riguardo al funzionamento dell’ansia.
Il ciclo dell'ansia è una rappresentazione di come i pensieri, le emozioni e i comportamenti possono interagire e alimentarsi reciprocamente, contribuendo all'esperienza persistente di ansia. Ecco una spiegazione più dettagliata del ciclo dell'ansia:
Pensieri Ansiosi:
Il ciclo inizia con pensieri ansiosi. Questi possono essere preoccupazioni su eventi futuri, paure irrazionali o autovalutazioni negative. Ad esempio, potresti pensare: "Qualcosa di terribile sta per accadere" o "Non ce la farò mai".
Attivazione Fisiologica:
Questi pensieri ansiosi attivano una risposta fisiologica nel corpo. Il sistema nervoso simpatico viene attivato, portando a cambiamenti come aumento del battito cardiaco, respirazione accelerata, sudorazione e tensione muscolare. Questi sintomi fisici sono la risposta naturale del corpo allo stress.
Emozioni di Ansia:
L'attivazione fisiologica genera emozioni di ansia. Potresti sentirti nervoso, inquieto, preoccupato o impaurito. Le emozioni di ansia sono una risposta diretta ai pensieri ansiosi e alle reazioni fisiologiche.
Comportamenti di Evitamento o Sicurezza:
Per cercare di gestire l'ansia, potresti adottare comportamenti di evitamento o sicurezza. Ad esempio, evitare situazioni temute, cercare costante conferma dagli altri o sviluppare rituali rassicuranti. Questi comportamenti temporaneamente alleviano l'ansia, ma mantengono il ciclo nel lungo periodo.
Conseguenze a Breve Termine:
Gli atteggiamenti di evitamento o sicurezza possono portare a una riduzione temporanea dell'ansia, confermando erroneamente che tali comportamenti sono efficaci. Tuttavia, nel lungo periodo, questi comportamenti possono limitare la tua vita e rinforzare il mantenimento dell'ansia.
Rinforzo dei Pensieri Ansiosi:
Il ciclo si rinforza quando i comportamenti di evitamento o sicurezza rafforzano ulteriormente i pensieri ansiosi. Ad esempio, se eviti costantemente situazioni sociali, potresti pensare: "Vedi, è meglio evitare, altrimenti sarebbe stato un disastro".
Persistenza del Ciclo:
Il ciclo dell'ansia persiste nel tempo, poiché pensieri, emozioni, e comportamenti si rinforzano a vicenda. Ciò può portare a un aumento dell'ansia generale e a una diminuzione della capacità di affrontare le sfide quotidiane.

Spero che questa spiegazione generale riguardo l’ansia possa esserle di aiuto e di spunto per altre riflessioni.

Dott.ssa Giada Valmonte

Dott.ssa Giada Valmonte Psicologo a Genova

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1 MAR 2024

Salve Jessica!
Il suo corpo le sta indubbiamente dicendo qualcosa...tutti i dolori alla parte alta del corpo indicano che si ha un Controllo alto, il che è confermato dalla sua diagnosi di disturbo d'ansia. La musica come pensiero intrusivo potrebbe essere il sentore che ha bisogno di staccare un' attimo la spina? Ha una vita frenetica, piena di impegni e di preoccupazioni che si aggiungono al suo essere ipocondriaca e ansiona... Io lo vedo più come un burnout, da questo che sta descrivendo, più che depressione. Un fortissimo stress, stanchezza, pesantezza, difficoltà di concentrazione anche in piccole consuetudini indicano questo non depressione. Magari mi sbaglio, non la conosco ma quanto ha raccontato mi induce a pensare a questo. Dovrebbe iniziare a prendersi un po' di tempo per se, ma tempo che sia di qualità. Deve riconnettersi con sé stessa, praticare respirazione diaframmatica, terapia psico corporea con iniziale trattamento antistress, meditazione, abbassare il controllo e sentire la piacevolezza di lasciar andare qualcosa compreso i pensieri più che una terapia Cognitivo Comportamentale! Ma nulla contro io sono laureata in questa branca della psicologia, però lei razionalmente ci sta fin troppo sulle cose dovrebbe a mio avviso abbassare il controllo, rilassare la mente per ritrovare la serenità!
Resto a sua disposizione per qualsiasi informazione, supporto o chiarimento! Le auguro una buona serata, dottoressa Di Costanzo Maria Luisa.

Dott.ssa Maria Luisa Di Costanzo Psicologo a Fuorigrotta

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29 FEB 2024

Salve Jessica buonasera!
Leggendo la sua storia è evidente che lei sta vivendo un periodo altamente stressante e il suo corpo sta cercando di dirglielo in tutti i modi. I dolori alla parte alta del corpo rappresentano comunque un forte controllo, che è confermato dal fatto che lei è una persona ansiosa e che pensa molto, forse troppo.
Personalmente le suggerirei di provare una terapia psico corporea proprio per farla mettere in contatto con le sue sensazioni e abbassare così i livelli di stress. La respirazione diaframmatica, training autogeno, meditazione sono più che utili. Non sono contraria alla psicologia cognitivo comportamentale, mi sono laureata in questo indirizzo, ma credo che lei razionalmente sia più che consapevole di cosa vive deve iniziare a sentirlo però questo "peso" della fretta, della frenesia quotidiana in cui vive! Mi azzardo non conoscendola ma da quanto scritto non mi sembra si tratti di depressione quanto più di una sorta di burn out! Provi a dedicarsi del tempo di qualità che possa farle sentire a pieno ogni sensazione piacevole o meno così da potersi rigenerare e ripartire! Indubbiamente una pausa le sarebbe utile, ma mi rendo conto che spesso si ha difficoltà a mettere dei paletti!
Resto a disposizione per qualsiasi chiarimento informazione o supporto!
Cordialmente, dott.ssa Di Costanzo Maria Luisa

Dott.ssa Maria Luisa Di Costanzo Psicologo a Fuorigrotta

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