Forte disagio con gli uomini /omosessualità

Inviata da antoniapena · 21 nov 2016 Orientamento sessuale

Ho 25 anni, e da almeno 3 non riesco a relazionarmi agli uomini.
Sono stata vittima di bullismo nell'adolescenza per il mio sovrappeso, mi sono aperta sui 18 alle relazioni con l'altro sesso che tuttavia non mi ha mai dimostrato il minimo rispetto (se penso a tutte le mie relazioni riesco a trovare lo schifo in ognuna di esse più che i bei ricordi) evitando rapporti "stabili" e per lo più incastrandomi in relazioni sessuali di cui io non sentivo il bisogno ma alle quali cedevo per il bisogno di "stare con qualcuno", o per avere qualcosa da raccontare alle amiche; io mi innamoravo, e non sono mai stata ricambiata.
A causa di questi problemi ho messo in dubbio la mia sessualità e ho iniziato a frequentare donne, con le quali mi trovo molto più a mio agio pur avendo di base lo stesso problema relazionale con io che mi lego molto e vengo presto "scaricata".
Tuttavia non mi reputo omosessuale e penso che gli uomini ancora mi attraggano sessualmente parlando (nonostante eviti sempre di fare fantasie su essi).
Il problema è che non riesco a relazionarci in nessun modo, e se lo faccio mi sento sempre giudicata ed evitata, e solo al pensiero che mi possa piacere un uomo inizio a pensare che a lui io faccia schifo e che non voglia neanche parlare con me, o che comunque mi giudichi in qualche modo, o che comunque preferisca chiunque altra a me.
Non so perché sono ingabbiata in questi pensieri, mi rifugio nella mia presunta omosessualità sapendo che forse non è tale fino in fondo.
Ho sofferto molto in questi anni per la scoperta della mia parte omosessuale, e ora devo riniziare tutto da capo?
Spero di essere riuscita a spiegarmi.

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Miglior risposta 21 NOV 2016

Cara Antonia
l'omosessualità non deve diventare un rifugio scaturito dai fallimenti con gli uomini.
Lei stessa ha trovato una chiave su cui lavorare, affermando che le dinamiche relazionali con uomini e donne sono state sempre analoghe: ciò non riguarda solo l'orientamento sessuale, ma il nostro stare in relazione con l'altro. La preoccupazione del giudizio dell'altro, la ricerca di un aggancio per dare senso a qualcosa di se stessa, la paura di non essere scelta di fronte al fatto che si possa "preferire chiunque altra a me"... sono aspetti distintivi che la contraddistinguono come Antonia, prima ancora di essere questo o quello, categoria omosessuale o altro.

Poi...Si è orientata sulle preferenze femminili per una reale attrazione fisica o per ovviare al "bisogno di stare con qualcuno"? E se ha provato attivazione sia con uomini che con donne ha mai considerato l'idea della bisessualità?

Cosa la attira? Quali sono le fantasie e quali esperienze sessuali con uomini e donne?

Rispetto al suo orientamento sessuale dovrebbe approfondire le tematiche sulla sessualità con uno psicoterapeuta (anche in consultorio) o rivolgendosi ad uno sportello d'ascolto per giovani omosessuali della sua città..


Cari saluti,
Dr.ssa Courrier

Anonimo-154222 Psicologo a Padova

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21 NOV 2016

Cara Antonia
l'omosessualità non deve diventare un rifugio scaturito dai fallimenti con gli uomini.
Lei stessa ha trovato una chiave su cui lavorare, affermando che le dinamiche relazionali con uomini e donne sono state sempre analoghe: ciò non riguarda solo l'orientamento sessuale, ma il nostro stare in relazione con l'altro. La preoccupazione del giudizio dell'altro, la ricerca di un aggancio per dare senso a qualcosa di se stessa, la paura di non essere scelta di fronte al fatto che si possa "preferire chiunque altra a me"... sono aspetti distintivi che la contraddistinguono come Antonia, prima ancora di essere questo o quello, categoria omosessuale o altro.

Poi...Si è orientata sulle preferenze femminili per una reale attrazione fisica o per ovviare al "bisogno di stare con qualcuno"? E se ha provato attivazione sia con uomini che con donne ha mai considerato l'idea della bisessualità?

Cosa la attira? Quali sono le fantasie e quali esperienze sessuali con uomini e donne?

Rispetto al suo orientamento sessuale dovrebbe approfondire le tematiche sulla sessualità con uno psicoterapeuta (anche in consultorio) o rivolgendosi ad uno sportello d'ascolto per giovani omosessuali della sua città..


Anonimo-154222 Psicologo a Padova

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21 NOV 2016

Cara Antonia,
forse la questione più che ridursi semplicemente al quesito "sono o non sono omosessuale" tocca temi legati al suo modo di stare in relazione con gli altri, al timore del giudizio, alla paura di poter essere rifiutati. Sono temi senz'altro importanti che ritroviamo sia nelle relazioni omosessuali che in quelle eterosessuali. Il mio invito perciò sarebbe di approfondire questi aspetti in una terapia a prescindere che la sua scelta ricada poi su donne o uomini. Lavorando su questi aspetti infatti potrebbe riuscire a comprendere meglio che cosa le rende tanto difficile relazionarsi in un legame di coppia e immaginare delle alternative percorribili per lei.
Rimango a disposizione.
Cordialmente,

Annalisa Anni
Psicologa Psicoterapeuta Padova

Alternativamente Psicologo a Padova

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