Dubbi sulla mia sessualità

Inviata da D.M. · 10 lug 2020

Salve a tutti egregi dottori. Sono un ragazzo e ho 30 anni e da 3 anni sto vivendo un inferno. Verso i 20 anni ho scoperto di soffrire di DOC e quindi ero ossessionato dai pensieri più comuni che si presentano con questo disturbo, come paura di far del male a me stesso o agli altri, paura dei germi, eccetera. Queste ossessioni erano accompagnate anche da compulsioni come evitare le vie di fuga delle mattonelle o controllare spesso il gas. Ho poi intrapreso una cura farmacologica che mi ha fatto stare benissimo per molti anni, salvo qualche lieve ricaduta di tanto in tanto. Questo era l'incipit, perché il problema vero che sto affrontando ora è un altro. Da circa 3 anni ho forti dubbi sulla mia identità sessuale, so che è comune in chi soffre di DOC, ma io mi sono sempre definito bisessuale. Provavo eccitazione sia per le donne che per gli uomini e anche per transessuali. Sono fidanzato da 11 anni con una splendida ragazza, e un giorno dopo aver fatto l'amore mi era venuto il forte dubbio e la paura che le donne non mi piacesse ro più. La cosa mi ha spaventato moltissimo, non accettavo questa situazione e allora mi mettevo alla prova con la mia ragazza. La toccavo o la baciavo per vedere se mi eccitavo e nonostante l'erezione, l'ansia era troppo forte e non riuscivo ad avere rapporti sessuali. Col tempo ho preso il sesso sempre e solo come un banco di prova, non sono riuscito più a godermi il sesso con la mia ragazza. In più guardavo costantemente video porno etero per vedere se mi eccitavo e reprimevo le mie fantasie omosessuali. Questa cosa l'ho fatta solo all'inizio perché mi faceva stare peggio, e in questi 3 anni mi sono masturbato molto di più sugli uomini, sia passivamente che attivamente, e sui trans e poche volte sulle donne. Quello che mi affligge è che non riesco a distinguere se sia DOC o se sono effettivamente omosessuale, perché so che il doc da omosessualità prevede come intrusivi le fantasie gay, mentre nel mio caso, provando attrazione per gli uomini, non li trovo tali. La mia paura è che non mi piacciano più le donne, perché provo più attrazione per gli uomini e mi sembra che sia di meno verso le donne. Nonostante io per strada, se vedo una bella donna, mi fermo ad ammirare il suo lato B o qualche parte del corpo che mi colpisce. Mi capita di vedere ragazze che mi piacciono, le bacerei anche, ma non so se ci farei sesso. Altri dubbi derivano dal fatto che io ho sempre trovato più facile eccitarmi con gli uomini, con le donne dovevo stimolarmi un po' da solo toccando le mie parti intime, ma comunque il pensiero di far sesso con le donne mi piaceva molto. Ulteriori dubbi derivano dal fatto che non sempre mi eccito se vedo o penso al sesso, sia etero che omosessuale, e mi risulta in generale difficile vista la continua ansia che provo ora. Anche con la mia ragazza, per paura di non riuscire ad eccitarmi, evitavo di parlare di sesso, non la cercavo più come prima e trovavo ogni tanto scuse per non fare l'amore. Nonostante questo, provando a rilassarmi quando sto con lei, ogni volta che stiamo nel letto, il pensiero che di lì a poco possa ad esempio praticarmi del sesso orale, mi fa eccitare provocandomi un'erezione e voglia di fare sesso, ma mi blocco perché magari credo che mi stia facendo solo del male e che devo accettare la mia omosessualità. Così ho chiesto ad uno psicoterapeuta e questa è la seconda volta che vado, ma ne sono uscito ancora più confuso. Mi ha detto che avere attrazione per gli uomini non vuol dire necessariamente essere omosessuali, perché ce ne passa dal pensare al fare, e infatti io ho sempre e solo fatto sesso con donne. In più non ho mai provato amore o innamoramento verso un uomo nella mia vita. Dopo avergli detto tutto ciò che ho scritto anche a voi ora, mi ha rassicurato dicendomi che la sessualità non è per forza etero o gay, ma che ci sono molte sfumature. Così qualche giorno dopo il nostro incontro ho rivisto la mia ragazza e mi sono subito eccitato, abbiamo fatto sesso e mi è piaciuto. Ho parlato volentieri con lei del futuro, abbiamo rifatto sesso, ma ero comunque un po' preoccupato fai miei dubbi e pensavo tra me e me:" e se fosse stato il dottore ad avermi influenzato? Allora non mi sono realmente eccitato e quindi non dovrei sbilanciarmi troppo con la mia ragazza". E poi quello che più affligge è che io non voglio lasciare la mia ragazza, la amo più della mia vita, però penso che se sono gay allora dovrò trovare un modo per farlo. Ma soffro al solo pensiero di lasciarla, se la immagino con un altro divento una bestia e mi arrabbio anche quando mi accorgo se per strada la guardano con interesse. Allora mi chiedo, ma se sono gay, perché mi dà fastidio il pensiero di lasciarla o il fatto che possa stare con un altro uomo? E se avessi detto al dottore della mia crisi di identità prima di dirgli del mio DOC, avrebbe cambiato giudizio? E se un altro medico invece mi conferma che sono gay? Poi spesso mi viene voglia di masturbarmi su una donna ma mi blocco perché magari sono gay e quindi mi farei solo del male e evito di farlo, ma allora perché lo penso. Mi scuso per la lunghezza del messaggio, ma capirete da voi che sto passando un periodo orribile. Quello che voglio sapere è se sono un gay represso che deve accettarsi o sono solo paure dovute magari al DOC. Grazie dell'aiuto e del vostro tempo.

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Miglior risposta 11 LUG 2020

Carissimo, grazie per aver condiviso la sua storia.
Innanzitutto proviamo a capire e differenziare cosa sono e cosa non sono le ossessioni:
nelle ossessioni (quindi nel DOC) il contenuto dei pensieri genera forte ansia e angoscia perché è "egodistonico" , cioè non in armonia con i bisogni della persona che quindi non sperimenta alcun piacere in merito a questi pensieri e talvolta attua dei comportamenti (compulsioni) per placare l'ansia e riceverne "sollievo".
Invece non si tratta di pensieri ossessivi quando la persona ne percepisce piacere e attrazione, attuando spesso comportamenti di ricerca di contatto con l’oggetto del desiderio.
Provi intanto a riflettere su questa distinzione.
Condivido il fatto che la sessualità sia ricca di sfumature ed eccitarsi con contenuti omosessuali non significa essere omosessuale.
Resto a disposizione

Dott.ssa Carola Stancampiano Psicologo a Adrano

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13 LUG 2020

Gentile D.M.,
descrive un DOC con esordio a 20 anni curato con farmaci e benefico, ma con ricadute a distanza. Mi chiedo quale sia l’origine del suo disturbo? La terapia farmacologica seda manifestazioni ansiose e sue manifestazioni, serve un lavoro psicoterapeutico in sinergia per conoscere, elaborare i motivi del suo disturbo, e trovare risorse per venirne fuori. Le è stato proposto? Ci ha mai pensato?
Mi sembra viva la manifestazioni di profonda ansia, paure e ossessioni sul versante sessuale, che può essere la parte, il canale con cui si propone una condizione incompresa e di cui descrive che possa appartenere al DOC.
Proverei a pensare a un aiuto psicoterapeutico per rispondere a domande che meritano una conoscenza e approfondimento di se e di quello che le appartiene.
Rimango a disposizione
Dr.ssa Elisabetta Ciaccia

Dott.ssa Elisabetta Ciaccia Psicologo a Milano

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