Sono la mamma di un ragazzo di 15 anni che parla poco e quando lo fa sbaglia, non ha amici e frequenta solo i compagni di squadra durante le ore di allenamento. E' molto buono, sta sempre nella sua camera e se gli chiedo un favore non dice mai no. Abito in una zona di mare dove tutti i ragazzi escono la sera per andare in giro e il giorno si divertono sulla spiaggia e lui è sempre solo con i genitori ed il fratello di 10 anni. Gli piace stare col fratello e giocare con lui sembrano coetanei nei modi di fare e di parlare, anzi il piccolo è molto più scaltro. Ora si è aggiunta anche la bocciatura, probabilmente dovuta ad una scelta sbagliata, che lo ha chiuso ancora di più in se stesso. Cerco di spronarlo in tutti i modi a volte lo rimprovero forse eccessivamente, lui sta zitto e mi dice che ho ragione. Quando era piccolo è sempre stato diverso dagli altri, pauroso, timido, indeciso , impacciato e incapace di dire cose sensate. Pensavo che col tempo la situazione cambiasse ma ...... non è stato cosi ed sempre più solo.
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13 LUG 2015
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Cara Annapaola,
ci descrive un ragazzo che preferisce stare solo o in compagnia del fratello, disponibile alle richieste degli adulti, che frequenta i compagni di squadra esclusivamente durante l'allenamento e non ama le attività che svolgono i suoi coetanei.
Fino a questo punto immagino un ragazzo con delle insicurezze e il bisogno di equilibrare la sua autostima.
Ci dice che è stato bocciato.Sarebbe utile comprendere anche le cause della bocciatura.
Infine dice che quando suo figlio parla "sbaglia" e che dice solo "cose insensate".
Cosa intende con queste due osservazioni?
Coinvolga gli insegnanti e l'allentore di suo figlio per sapere come aiutare il ragazzo e, se possibile, contattate uno psicologo per valutare se il ragazzo stia attraversando una fase critica o se vi sia bisogno di un aiuto più strutturato.
14 LUG 2015
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Buongiorno Annapaola, lei afferma suo figlio ha 15 anni e da quando è piccolo che dice cose senza senso, e io mi chiedo: non ha mai consultato un medico, neurologo o altro professionista? Forse è da lì che dovremmo partire.
A 15 anni suo figlio è in piena adolescenza e molti ragazzi si chiudono in loro stessi e si comportano in modo alternativo, ma un conto è se questo comportamento sia passeggero e legato all'età, un altro conto è se è la diretta conseguenza e accentuazione di atteggiamenti già avuti durante l'infanzia.
La invito pertanto a consultare uno psicologo per individuare sia lo stato d'animo di suo figlio a seguito della bocciatura, e sia che possa risalire alle 'stranezze' che lei individua, e darle delle risposte, che qui, con questi pochissimi elementi che ci ha dato, non possono essere esaurienti.
14 LUG 2015
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Gent. Annapaola
La preoccupazione per suo figlio appare motivata data la chiusura che porta il ragazzo ad isolarsi sempre di più e a non assumere delle posizioni conflittuali tipiche dell'età.
Sarebbe utile capire se, ad es. ha fatto da solo la scelta della scuola, se manifesta dei desideri , che rapporto ha con il padre.
Potrebbe essere utile contattare uno psicoterapeuta per permettergli di esternare le sue emozioni spiegandogli che questo lavoro gli potrà permettere di vivere al meglio la sua esistenza futura senza le paure che in questo momento lo bloccano.
Cordiali saluti
Paola Pique'
13 LUG 2015
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La situazione mi sembra delicata ed ha ragione a preoccuparsi.
Soprattutto mi preoccuperei della scelta di studio: se la scuola intrapresa non è confacente, assolutamente ne trovi un'altra più adatta, perchè ovviamente fare degli studi consoni alle proprie attitudini è un potente fattore di equilibrio psicologico e viceversa il contrario.
Dal momento tuttavia che un certo isolamento, timidezza ecc perdurano già dall'infanzia, è opportuno un consulto da uno psicologo psicoterapeuta da cui andare possibilmente con tutti e due i genitori, il consenso dei quali, tra l'altro, è necessario per qualunque intervento sul minore.
Le consiglio comunque interventi che prevedano l'aiuto dei familiari piuttosto che solo sul minore perchè molto più efficaci.
cordiali saluti
13 LUG 2015
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Buongiorno Annapaola,
dalla descrizione del comportamento di suo figlio è molto probabile che si stia configurando un quadro "fobia sociale" di cui avevate, da quanto scrive, già notato alcuni segnali in età precoce. Si tratta però, ammesso che uno psicologo confermi il quadro da me ipotizzato, di un problema facilmente risolvibile con un buon intervento psicoterapeutico. Le cosiglio di rivolgersi ad uno psicoterapeuta cognitivo comportamentale della sua zona per una prima consulenza in modo da poter valutare nel dettaglio il problema e mettere a punto il percorso più efficace per risolverlo.