Figli e responsabilità

Buonasera Lara,
Cerchi di capire qual'è il suo e il vostro desiderio. Desidera/te avere un figlio o la liberta della vostra condizione attuale?
Lei inizia la sua lettera dicendo che ha trentotto anni, forse sente una pressione sociale rispetto alla maternità, ma ancora non desidera davvero avere un figlio. Provi a riflettere su questo, magari con l'aiuto del suo compagno.
Cordialmente,
Dott.ssa Irene Turchi

Cara Lara,
come lei dice, avere un figlio comporta sicuramente molte responsabilità ma al tempo spesso enormi soddisfazioni e una quantità illimitata d'amore. Da quello che dice, credo che sarebbe opportuno valutare assieme al suo compagno quanto lo desiderate realmente e, possibilmente, affrontare la questione con un esperto che possa guidarvi nel "chiarirvi le idee", magari lavorando sulle paure che in questo momento stanno mettendo in dubbio questa scelta.
I miei migliori auguri.
Dott.ssa Ilaria Terrone

Cara Laura mi viene da dirti che la maternità è una cosa bellissima e non va vista come limitazione di libertà. Si può continuare a fare le cose anche con dei figli basta sapersi organizzare non aver paura le cose tra pensarle e viverle sono diverse.
Buona Giornata

Gentile Lucrezia, fate in modo che la vostra decisione non sia influenzata da condizionamenti esterni. Avere un figlio non e' obbligatorio. Mi sembra di capire che la vita che svolge adesso la soddisfa pienamente e non e' disposta a rinunciarvi. Questa e' la quotidianità che desidera? Un figlio potrebbe ulteriormente arricchirla o sarebbe solo una limitazione?
Cordiali saluti
Dott. Alessandro Bertocchi (Bologna)

Gentile Lucrezia,
credo che un tempo, in misura maggiore di quanto non sia oggi, i figli erano anche un investimento per il futuro e non bisogna a mio avviso troppo riprovare una tale concezione, nella misura in cui l'amore è comunque uno scambio tra due o più persone volto al bene di tutti.
Ovviamente sono decisioni personali, ma uno psicologo può effettivamente aiutarla a far luce sulle sue istanze e desideri.
cordiali saluti

Cara Lucrezia,
la scelta di avere un figlio è assolutamente relegata alla coppia. Se il desiderio di avere un bambino è di entrambi non negatevelo perchè pensate che non avrete più la "libertà" di adesso o perchè le responsabilità serebbero tante. Nella scelta se avere o meno un figlio non dovrebbe influire il giudizio della società che vi circonda, della famiglia o degli amici. Provate a riflettere su questo: volete un bambino perchè è un vostro desiderio o perchè tutti lo fanno o vi spingono a farlo? Ripeto, se è un vostro desiderio non negavetelo! la vostra vita indubbiamente cambierà e le responsabilità saranno maggiori ma la libertà che pensate verrà a mancare definirà un nuovo periodo della vostra vita in cui ristrutturerete i vostri equilibri personali e ne creerete uno nuovo, questa volta non più di coppia ma di famiglia.
Cari saluti
Dott.ssa Carla Francesca Carcione

Buongiorno, la domanda che si pone non è da poco. In effetti diventare genitori e ' il cambiamento più grande e importante della vita. Credo può essere da aiuto se lei si chiede se ha col già di prendersi la responsabilità di una creatura quindi di avere un grande compito nella vita, il più grande, ma anche le rispettive soddisfazioni. D' altronde è una libera scelta è come scelta ha i suoi pro e i suoi contro.
Dott.ssa A.Bertoldi

Carissima,
non mi sembra che tutte le donne per la carriera rinuncino alla maternità, quindi sorvolerei tale motivazione a priori.
E' vero che la maternità ha a che fare con i giusti aspetti dell'esistenza, ed è anche vero che la coppia, prima di chiamare al mondo un nuovo essere, deve avere realizzato un rapporto idoneo sufficientemente maturo e responsabile relativamente alle rispettive funzioni genitoriali ed essere accomunati nel desiderio di diventare genitori di una loro creatura.
Da come scrivi, pare che voi non abbiate raggiunto i livello di cui sopra, ma, da parte tua subentra la classica apprensione delle donne della tua età. Potresti momentaneamente accantonare questo ruolo della vita ed iniziare a prenderti cura del rapporto tra voi due dal punto di vista ludico, per scoprire le affinità e le sintonie che rendono sempre più desiderabile il fare le varie cose insieme indipendentemente dalla professione e dal pensiero di diventare subito genitori come da 'copione'.
Non mi resta altro da dirti se non che resto a disposizione per ulteriori comunicazioni.Un cordiale saluto e buon Fine Settimana.
Dott.ssa Carla Panno
psicologa-psicoterapeuta.

Cara Lucrezia,
penso che la risposta stia nel "vorrei avere un bambino". Se il tuo "vorrei" è autentico, non porti domande sulla perdita di liberta, perchè, come ha scritto molto bene la collega prima di me, si tratta di guadagnare altre sfaccettature della libertà.

La libertà non è tutta piacevole perchè essere liberi implica anche maggiore responsabilità e, quindi, anche l'arrivo di un bimbo aggiungerebbe responsabilità.

Non amo idealizzare la maternità perchè, come ogni evento e possibilità che ci offre la vita, ha aspetti positivi e aspetto meno.

Fate la scelta insieme e vedrete che, se la vostra volontà condivisa è di avere un figlio, ci sarà spazio e tempo per tutto. Non dimenticare che, come donna in carriera, avrai senz'altro abilità organizzative di un certo livello.

Un saluto
Dott.ssa Francesca Fontanella

Cara Lucrezia credo che tu debba fare un po'di chiarezza sulla persona che vorresti essere, su cosa è importante per te come donna o coppia, sul rispondere sinceramente a cosa potrebbe dare valore alla tua vita. Fare un figlio, come ogni altra scelta personale non la si fa perché è il momento ma perché è qualcosa che nonostante le difficolta' che potresti incontrare crea valore nella tua vita. Prova a rifletterci.
Rimango a tua disposizione. Cordiali saluti Dottssa Elisa Zocchi

Lucrezia
questa che esponi (anche come portavoce del tuo partner) mi sembra una visione davvero drastica circa la questione: avere un figlio.
Credo influisca (su questa visione) proprio il fatto di "essere una donna in carriera" come ti definisci tu; vedi il tuo (vostro) punto di vista è tutto circoscritto da questo perimetro che delinea la scena del "diventare mamma"con un'unica definizione: "perdita di libertà".
Io partirei totalmente dal lato opposto e vorrei dirti che, invece è proprio di una maggiore libertà che si tratta: libertà nell' esplorare e sperimentare sensazioni mai vissute prima (la gravidanza), amare incondizionatamente un nuovo essere che si affaccia alla vita, giocare, tornare un poco bambini, fare cose insieme (tutti e tre), aiutare la la sua crescita mentre lui aiuterebbe voi a crescere e ad allargare quegli orizzonti così ristretti: cominciare ad "essere in carriera per l'apertura del cuore e della mente".
Insomma sì, confesso, sebbene capisca molto bene quello che hai voluto esprimere, a me sembra che ci sia poca libertà e un poco di aridità in questo unico modo in cui stai esprimendo il tuo essere donna.
Sono stata sincera, pensaci!
Un caro saluto
Dott.ssa Silvana Ceccucci Psicoterapeuta in Ravenna