Estero e problemi con genitori
Buongiorno,
vi scrivo per fare chiarezza su un problema che ho ormai da 8 anni.
All'età di 19 anni mi sono trasferita in Francia per studio e sono rimasta a vivere lì. In Italia ho lasciato mia madre che fino ad allora si era occupata di me in tutto. Quando è arrivata l'età della pensione ha voluto raggiungermi qui lasciando parenti e conoscenti e non parlando la lingua. Io le avevo spiegato che sarebbe stata dura ma lei ha voluto comunque raggiungermi. Così io e mio marito le abbiamo trovato una casa a 10 min da noi ci siamo occupati di ogni cosa. Nonostante avessi und vita piena ( famiglia / lavoro lontano) ho sempre cercato di vederla, all'inizio tutti i giorni e poi a giorni alterni e accompagnarla a fare la spesa. Mi ha aiutato anche con mia figlia per un po'. Fino a qui tutto normale. Però se devo dirla tutta da quando è arrivata, invece di farmi sentire più tranquilla e supportata, mi sono sentita opprimere. Innanzitutto il suo modo di fare e il fatto di non volere diventare " indipendente " ( cioè dipende da me anche per comprare un pezzo di pane )ha minato la mia serenità e il rapporto con mio marito. Non ha mai voluto allacciare rapporti con nessuno qui anche se ci sono molti italiani. Queste persone non le piacciono, dice lei. Se non le propongo qualcosa io, rimane rinchiusa in casa. Per la spesa aspetta sempre me. Anche se ha dei supermercati vicino casa e grazie a Dio sta bene e può camminare. E non parlo della spesa mensile e pesante . Parlo delle piccole cose che le possono servire nel quotidiano ( pane / verdure per gli uccelli tipo rucola). Ora sembra brutto da dire ma tutto ciò mi pesa molto. Non avrei mai pensato che dopo 8 anni avrei dovuto pensare ancora a tutto io. Per le sigarette idem. Mi mette stress per andarle a comprare. Anche se i tabacchi sono a 5 passi da lei. Dopo il lavoro devo andare da lei e portarle le sigarette. Ci sono tanti stranieri che nonostante la barriera linguistica hanno una vita normale. Ma lei invece si affida in tutto e per tutto a me. È come se io fossi diventata la sua guida o sua madre. Quando andiamo al supermercato ( ormai ripeto, sono 8 anni) lei cammina quasi alla cieca e non sa dove trovare i prodotti. Chiede a me. Non le dico quasi mai niente ma evidentemente la mia espressione facciale e forse tono di voce cambiano, quando dice che deve andare a comprare delle cose. Quindi lei sa che tutto ciò mi pesa e litiga con me, perché la mia reazione non le piace. Le ho detto una volta che la mia vita, da quando lei è qui, si sta svolgendo nei supermercati, perché il mio tempo libero lo passo con lei facendo la spesa. Ultimamente ho volutamente allentato la presa. Vado al massimo 1 /2 volte a settimana. Comunque la cosa mi continua a pesare. E sembra brutto da dire ma questo cambiamento di ruolo mi soffoca e mi pesa. Capisco che lei abbia una crisi di identità, che abbia lasciato il suo ruolo in Italia e si senta spaesata ma dopo 8 anni le cose per me non possono funzionare così. Ovviamente cerco di capire quale sia il problema reale. Lei dice che sono egoista e che avendo figli tutto mi tornerà indietro. Ma cosa ? Io penso di comportarmi bene e che la maggior parte dei figli non fa quello che faccio io se i genitori sono in salute. Lei comunque continua con la sua tattica di sempre ovvero quella di farmi venire i sensi di colpa per tutto. Come posso fare per
uscire da questa spirale di sensi di colpa e oppressione ?
Grazie anticipatamente !
Saluti Bea