Ciao a tutti, avrei bisogno di un vostro parere: da diversi anni seguo un percorso di psicoterapia, per me è molto difficile lasciarmi andare e piangere in seduta, racconto cose che mi fanno stare male in maniera molto distaccata e non riesco assolutamente a lasciar uscire le mie emozioni, sono apatica. Il tutto non succede solo con lo psicoterapeuta attuale ma anche con il precedente.
Credete che questo sia indice di una cattiva psicoterapia? C'è qualcosa che posso fare? Ovviamente non c'è alcun timore del giudizio, è una cosa inconsapevole.
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4 GEN 2020
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Buonasera Giuly, naturalmente piangere non è indice che si stia accedendo al mondo emotivo ma il riuscire a sperimentare emozioni in modo nuovo, con un significato diverso e con effetti diversi su come impattano su di lei. Il terapeuta dovrebbe riuscire a "sorprendere" le difese (evolutive) del suo sistema, solo così si può arrivare a comprendere ciò che, finora, è sfuggito oppure è stato messo "sotto al tappeto", evitando così una esposizione diretta affettiva. Parli, con il o la collega, di queste sue difficoltà sapendo però che, in questo senso, non c'è fretta. Non credo che, il vostro obiettivo clinico, sia arrivare a poter piangere o ad accedere in modo più veloce alle sue emozioni. Anche fosse, bisogna trovare un modo per cui il suo sistema non si senta in pericolo nel far vedere una delle parti più intime identitarie. Anzi, deve poter vedere e, soprattutto, sentire che ne può trarre un vantaggio in termini di funzionamento, articolazione del Sé, flessibilità e complessificazione. Questo porta ad una maggiore sicurezza di Sé che porta ad una maggiore facilità a comprendere ed, eventualmente, integrare tutte le informazioni (emotive e cognitive) che il mondo, costantemente, ci porta. Infine, è necessario molto allenamento: la terapia è come una palestra dove poter iniziare ad esporsi in modo diverso su questi temi, poi, nel tempo, la vita quotidiana è l'ambiente dove poter testare le nuove integrazioni.
Buona fortuna,
dott. Massimo Bedetti
Psicologo/Psicoterapeuta
Costruttivista-Postrazionalista Roma
7 GEN 2020
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La colpa di chi può essere non ci interessa. Importante per te é tirare fuori le emozioni ci sono molti strumenti terapeutici per poter accedere a qualcosa che sembra così difficile. La tua domanda é lecita e denota anche consapevolezza su un punto importante che occorre esplorare per portare alle trasformazioni adeguate per il tuo benessere. Rimango a disposizione
4 GEN 2020
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Gentile Giusy,
Credo semplicemente che questa sia la sua difficoltà cioè esprimere le emozioni e lasciarsi andare anche tramite il pianto, in entrambi i percorsi ha manifestato lo stesso problema.
Per conoscenza la informo che esistono anche tecniche specifiche che possono accedere direttamente alla parte inconscia come le costellazioni familiari, il disegno onirico, la meditazione guidata con visualizzazioni specifiche, forse potrebbero aiutarla a sbloccarsi!
I miei migliori auguri
Dr.ssa Donatella Costa (Brescia e provincia)