Esperienze che segnano a vita
Salve vorrei un consiglio.
Dopo 3 anni continuo ad avere un pensiero fisso in testa che mi assilla.
Si tratta di una persona a cui ero molto legata, e che mi sono ritrovata all'improvviso ricoverata d'urgenza per anoressia nervosa.
La situazione allora era molto grave, i medici dicevano che potevano trovarla morta il giorno dopo, era costantemente a rischio. Questo fatto mi ha fatta cadere in una sorta di depressione, per me era inaccettabile. Il tempo passava e la situazione peggiorava, seguita dal fatto che lei non voleva curarsi in alcun modo. Non ce l'ho fatta più, mi allontanava, raccontava bugie e le ho voltato le spalle. Questo perché mi stavo ammalando anch'io insieme a lei, vivevo in prima persona il suo problema. Quando iniziò ad avere problemi con i reni, ero pronta a propormi per il trapianto. Insomma le avrei dato la vita. Ma lei non si curava e non potevo vederla morire. So di aver fatto più di quello che dovevo, e lei me ne è riconoscente, non mi odia. Allo stesso tempo a distanza di anni, il mio pensiero torna sempre lì, al fatto che nonostante tutto non avrei dovuto scappare, ero l'unica che forse la spronava un po', che la allontanava da quella famiglia distrutta che si ritrova, e che è la causa a questi suoi problemi. Nonostante il suo non volersi curare resiste ancora, tra i mille problemi fisici. Non so come levermela dalla testa, o se sia una scelta saggia ritornare indietro. È un'esperienza che non si dovrebbe fare a quell'età, mi ha segnata e non credo si possa scordare una cosa così.