Esaminare la mia situazione psichica ma forse anche giuridica.
Ho 34 anni. Vivo da 8 anni all'estero. Contro la mia volonta. In un villaggio rurale di 4mila abitanti. 8 anni fa ho conosciuto nella mia citta Italiana, un turista straniero in vacanza estiva. Ho intrapreso con lui tra estate e autunno un viaggio di pelegrinaggio ritrovandomi in attesa 3 mesi dopo averlo conosciuto. Da li a suon di ricatti emotivi sono rimasta qua. Prigioniera di non scegliere nulla. In una relazione tossica, in cui ho subito anche la tossicita della famiglia di lui. Non ha mai voluto sposarmi, e non ha mai voluto che io tornassi in italia a vivere. Dopo estreme liti mi ha concesso di visitare la mia famiglia quando ero a 4 mesi di gravidanza, poi quando il piccolo aveva 4 mesi. Quando ne aveva 5(mesi) mi ha abbandonata portandomi alla frontiera italiana con mio figlio, sparendo telematicamente e non rispondendomi... fino ai 4 anni di mio figlio e andata avanti cosi, con lui che non rispondeva piu a email , sms, chat, sparito e io che lo cercavo ..ritornando episodicamente insieme e rilasciandoci brutalmente. Infine vivo dei profondi lutti in famiglia e resto per un periodo di 2 anni in italia, senza avere alcun informazione stabile o documentazione per scolarizzare il piccolo, poiche il padre nin da il consenso a iscriverlo un italia. Allora torno all'estero accettando la sua proposta di vivere noi 3 insieme. Arrivata vengo messa alla porta. Trovo allora un affitto e iscrivo il bimbo all asilo in questo villaggio ritornando prigioniera di ricatti, stigmatizzata da gli abitanti come l'italiana che ha rubato ik minore e anche abusata da nuovi uomini che hanno approfittato del mio isolamento sociale ed emotivo per utilizzarmi come fossi un gadget, l'italiana. Dopo 8 anni ancora ci sono persone che mi identificano cosi, qui. Vorrei tornare in Italia e ne il consolato nela giustizia sembrano prendere sul serio le mie difficoltà. La mia famiglia é satura da questa sofferenza e ho sciolto i legami virtuali con loro. Ho tentato della psicoanalisi qua ma dopo7 sedute in cui la professionista ascoltava ransom me parlare senza darmi alcun materiale di lavoro ne giudizio mi ha fatto ancora jna volta aumentare la diffidenza in questo popolo. Al presente vivo chiusa in casa, agorafobica, non mi lavo, non pulisco casa da 2 mesi, compro cibo pronto per il mio bambino o cucino pasta e verdure, ed esco solo per portarlo a scuola, prenderlo. Ho subito delle aggressioni da 2 donne, e da un uomo, tutte , se analizzate derivanti dai pregiudizo che qui vivo sulla mia persona da ormai anni. Vorrei ritrovare la mia identita e la gioia di vivere, ma vivo una profonda depressione, una difficolta sociale invadente, fobia al volante, per cui ho venduto 2 anni fa il mio veicolo. Non riesci piu a voler stare qui tra la gente a guardarla negli occhi. Ho paura e disgusto verso molte persone. Nin verso la panettiera ad esempio , il gattaro di quartiere , o alcune donne straniere come me, qui. .. devo dire che prima non ero cosi. Ero socievole e solare. Nonostante abbia subito molte violenze da bambina e adolescente, e una madre con attaccamento disorganizzato evitante/soffocante, e un padre assente (che hoperso a 6 anni e ritrovato a 23). Ho dovuto spesso fuggire e nascondermi dalla violenza della mia famiglia da bambina e adolescente. A 19anni lascia l'universita e cominciai a frequentare ambienti marginali, senza mai drogarmi ne bere ma per uno spirito di compassione e un senso di eroismo, percui per anni mi sono semore eclissata e dimenticaca per aiutare gli altri nel segreto tentativo di essere amata e non piu abbandonata. Prima del padre del mio bambino ho subito quelli che solo ora posso finalmente chiamere stupri ma che all'epoca mi sembrava giusto che fosse cosi, che fosse colpa mia. L'educazione di mia madre e le violenze e disparita di mio fratello su di me , e una sorella di mia madre, estremamente maltrattante e violenta con me , erano per anni il motore per fuggire via, ma anche la maledizione che mi ha fatto ciclicamente cadere in relazioni tossiche , da galera, ma che non ho mai denunciato provando un profondo senso di vergogna e di punizione divina, come se mi meritassi tutto quello,avendo appreso di fare io evidentemente schifo. 10 mesi prima aver incontrato quel turista avevo abortito con aborto chimico e a controvoglia un bimb*a cuu avevo gia cominciato a parlare e nominare figlio di uno stupro, commesso da un conoscente. Quando ho incontrato quel turista per 1 3 mesi h24 in cui siamo stati in simbiosi fino a prima del test di gravidanza, gli ho raccontato del mio aborto, della mia infanzia dolorosa senza padre, del mio sogno di avere 5 figli e unafamiglia mia lontano da quella zia e quel fratello tossici.. Quando ho temuto di venire abbandonata dal padre di mio figlio, mi sono esplose dentro tutte quelle cose dolorose e 7anni fa avevo ancora la forza per battermi come beatrice kiddo fino a ritrovare il padre di mio figlio e rimettegli il bambino tra le braccia...e cercare di ritornare insieme.. ma ho fallito troppe volte e sono senza alcuna forza.. vorrei tornare in italia per smettere di essere "l'italiana" e tornare ad essere me stessa, ma anche per fuggire da quest villaggio rurale con meno abitanti del mio liceo che mi stigmatizzano e che sono pericolosamente stigmatizzanti di conseguenza verso mio figlio. Vorrei metterlo in buone scuole e non che passasse il tempo da me o dal padre a giocare al pc perche sia io , che lui, entrambi in affido condiviso deciso 3anni fa dal giudice(infase covid, udienza durata7minuti)sia io che lui siamo dei mortiviventi che non socializziamo qua. Un villaggio che Lui aveva scelto perche per un periodo sua sorella(sono7fr e sor, molto cattolico/frichettoni di sinistraparlaregiocarezeroresponsabilita,defilarsi)(io sono proletaria,atea,meridionale,didestra,fareenonparlare,responsabile,implicata)sua sorella ci viveva....3mesi. Adesso non abbimo nessun parente nell arco di 80km, siamo soli, zero cuginetti, zero amici, molti pregiudizi, reciproci, molto malessere, e nel mio caso profondo senso di fallimento, vergogna, autoflagellazione, depressione, pensieri suicidari, problemi di salute, e in tutto cio, mio figlio che vorrei salvare .
Mi hanno consigliato di rimuovere i traumi complessi con l'emdr, ma e difficile trovare terapeuti. Ho fatto dinuovo 4 ore di scuola guida dopo 16anni di patente , ma ho crisi di panico invadenti, tachicardia, vista annebbiata, fiatone, vertigini,nebbia mentale, siderazione...ebizzarmente questo se guido in italia, (al sud!!!)(il traffico del sud)non mi succede, mentra qua mi tremano le gambe persino ad aprire le finestre e aumentano i pensieri neri....cupi... 2anni fa indagando per la prima volta sulle mie emicranee di 30ore 1o2volte al mese, ho scoperto di avere le prime 3 vertebre cervicali rotte, e rimarginate e deformate.. non sono mai stata operata ma ne ho prese cosi tante che chissa quando mi e uccesso(?!?), dunaue da 5 anni (fine allattamento)ho anche la sindrome premestruale, quindi 25esimogg dei28, rabbia o depressione fortissime,sommati a emicranea , dolore lombare cronico da dopo il parto(7anni),senale da dopo l'espatrio(8anni), dolore al plesso solare cronico con fasi acute dalla separazione..stanchezza..sonnolenza..insomma..da sola sento di non farcela e il mio pudore oltre che il desiderio di fuga e sopravvivenza, el'amore per l'innocenza di mio figlio, mi fermano da atti estremi...quindi quando è qui mi districo come posso..(male)equando sono sola, mi ammazzo di pianti, dormo per terra,sto male come un cane...
E qui non mi fido delle istituzioni, mi hanno gia fatto prova di razzismo e femminicidio istituzionale, la lista è lunga. Vorrei tornare in italia o una pillola magica, mi sento incarcerta, o come il minotauro. Aiuto?idee?