Buongiorno,
Scrivo per avere un vostro consiglio su una questione che mi sta facendo molto soffrire e non capisco davvero cosa fare.
Sono sposata da più di un anno con un uomo meraviglioso, lo amo immensamente e non potrei desiderare niente di più.
Il problema è che più di 2 anni fa ho avuto uno sbandamento per un'altra persona, una cosa che ora non ha la minima importanza per me. Non so nemmeno perché io sia caduta in questa tentazione. Non ho mai tradito fisicamente, ci sono stati solo messaggi, ma sinceramente sempre molto più da parte sua che da parte mia. Ma ciò non toglie che io mi senta profondamente in colpa. Il fatto è che improvvisamente, dopo molti mesi è nato in me questo senso di colpa che non mi fa pensare ad altro durante tutto il giorno. Perché solo adesso e non prima mentre lo facevo? Io ho abbastanza interiorizzato la cosa, nel senso che credo sia umano avere una debolezza, perché come esseri umani possiamo errare. L'importante è capirlo e non commettere più l'errore. In più io non sono andata oltre, non l'avrei mai fatto. Era nato tutto per gioco e sono riuscita a fermare tutto prima che la cosa potesse andare oltre. Lo vedo come l'avermi messo alla prova dopo 10 anni di fidanzamento.
Il problema è che penso al fatto che lui non sappia niente, che c'è qualcosa di me che lui non sa e quindi non so cosa fare, questa cosa mi uccide! In realtà credo che la cosa migliore sia tenere per me questo peso perché la cosa per me non ha più la minima importanza ma penso anche che lui comunque non sa niente e mi chiedo se mi avrebbe sposata lo stesso se l'avesse saputo prima! La cosa assurda è che mesi fa la cosa non mi dava alcun problema, lo vedevo come uno sbandamento senza importanza mentre ora sono in completa crisi! Non voglio farlo soffrire, perché se gli dicessi qualcosa lui perderebbe la fiducia in me e rovinerei tutto, anche perché per me ripeto che quella storia non ha alcun senso e non so nemmeno perché c'è stata! Cosa devo fare? Potete darmi un consiglio? È corretto non rilevare qualcosa a fin di bene o la soluzione migliore è sempre la completa sincerità andando ad intaccare inevitabilmente un rapporto estremamente importante?
Grazie.
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13 GEN 2015
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Cara Confusa
certo che si è scatenata in te una bella lotta e ora sei dilaniata nel conflitto del dire o non dire.
Sebbene comprendo le tue ragioni circa il voler essere corretta e autentica con tuo marito, ho anche l'impressione che questi siano "scrupoli" che vadano un poco oltre la necessaria sincerità.
Dal momento che sei ormai libera dalla precedente situazione di sbandamento e sei arrivata alla meta perché voler guardare indietro?
Fatti seriamente questa domanda: ho davvero superato la precedente vicenda?
Io penso che superarla sia anche dimenticarla.
Dimenticarla completamente penso sia meglio che raccontarla al tuo partner per voler essere corretta.
Hai fatto un percorso, una strada dove ti sei un attimo persa, ma poi hai ritrovato la via verso la meta, se sei convinta della meta raggiunta, che senso ha spiegare a tuo marito che nel percorso avevi un attimo sbagliato strada?
Io comunque fossi in te, rielaborerei il fatto insieme ad uno Psicoterapeuta che ti aiuti a fare una completa chiarezza.
Lo Psicoterapeuta è la persona giusta con cui ripercorrere le tappe del viaggio e vederci chiaro davvero.
Un cordiale saluto
Dott.ssa Silvana Ceccucci Psicoterapeuta in Ravenna
13 GEN 2015
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Gentile signora,
al di là della assoluta legittimità di un momento di sbandamento, soprattutto in una fase della relazione che precede una scelta di matrimonio, quindi la scelta di definire in qualche modo una relazione, il problema di fondo è la percezione di gravità che lei in questo momento attribuisce al suo gesto. Pertanto credo che una consulenza possa aiutarla a comprendere che cosa sia accaduto in questo particolare momento della sua vita matrimoniale da farle emergere questi sensi di colpa ed aiutarla a decidere se sia importante per lei affrontare la questione in modo diretto con suo marito o aiutarla a perdonarsi e legittimarsi il dubbio ed un momento di sbandamento.
Dott.ssa Gabriella Biancofiore (Grottaminarda, AV)
13 GEN 2015
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Gentile signora al di la della assoluta legittimità di uno sbandamento soprattutto in una fase del percorso di coppia che precede la scelta del matrimonio e quindi di una definizione della relazione, il problema di fondo è la percezione di gravità che lei in questo momento ha nei confronti del suo gesto. Sicuramente una consulenza può aiutarla a comprendere i motivi per cui in questo particolare momento della sua relazione matrimoniale siano emersi questi sensi di colpa e aiutarla a decidere se sia per lei importante affrontare con suo marito la questione o aiutarla a perdonarsi e a legittimarsi il dubbio e un momento di sbandamento
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12 GEN 2015
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Cara confusa, in primis le dico che la verità è sempre a metà, non si dice mai tutto,ma solo ciò che siamo in grado di vedere e sopportare. Detto questo, la questione è che questo non detto, ha creato una faglia, nella quale si è insinuato un dubbio, che se non indagato creerebbe comunque un problema al suo matrimonio.Sicuramente è importante che lei si rivolga ad uno specialista per risolvere il suo conflitto interiore e riuscire a perdonarsi.
Per qualsiasi domanda sono qui.
A presto.
Dott.ssa Antonella Russo
9 GEN 2015
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Gentile signora,
da ciò che ci ha detto sembra che lei non si senta autentica o all'altezza di suo marito o dell'idea del suo matrimonio.
Penso che una consulenza da uno psicologo psicoterapeuta dovrebbe risolvere questo circolo di pensieri in cui è incappata, probabilmente senza necessità di comunicare l'accaduto. In ogni caso parlarne con lo psicoterapeuta dovrebbe aiutarla a capire e decidere meglio cosa fare.
9 GEN 2015
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Buongiorno, dalle sue parole emerge il desiderio, sempre positivo, di comprendersi meglio e mettersi in discussione. Non credo che essere sempre e comunque sinceri sia necessario in assoluto. Spesso la trasparenza è una scelta che premia, ma delle volte, prima di ferire un'altra persona e mettere in discussione una relazione importante è bene interrogarsi sulle motivazioni del proprio sentire. Proprio come sta facendo lei, chiedersi da dove è nato il desiderio nei confronti di un altro, a quale suo bisogno risponde. Penso possa essere un buon inizio. I miei migliori saluti. Mariagrazia Banfi
8 GEN 2015
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Grazie per le vostre risposte. Il mio senso di colpa nasce dal fatto che quando guardo mio marito vedo un uomo che non mi ha mai mentito, che non avrebbe mai fatto una cosa del genere. Un uomo che dice "io non lo farei mai!". Quindi da questo suo modo di vedere le cose io mi sento in difetto, perché io non sono riuscita in quel periodo a evitare quello che è successo! Vedo lui come infallibile e completamente sincero verso di me e io "sporca"...
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8 GEN 2015
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E difficile rispondere alla sua domanda è corretto essere sincero in assoluto o no! la verità e la sincerità sono del parere che premiano sempre. Ma nel suo caso una sbandata oggi senza importanza? Come mai è così preso da questo senso di colpa? Se non c'è stato nulla che nulla sia. Quindi oggi non ha più la minima importanza? Bene non dargliela, dimenticala. ........
saluti Studio DI Blasio Alcini
8 GEN 2015
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Buongiorno gentile Signora,
questo assillo interiore che prova non nasce dal niente, forse lei sta passando un momento di particolare ansia? Ci sono mutamenti nel vostro stile di vita che la portano a riflettere molto più del dovuto sulle vostre scelte? Sarebbe importante che lei lavorasse su se stessa ponendosi domande trasversali. Se vuole iniziare una crisi nel suo matrimonio, "confessare" l'accaduto le "faciliterà" la cosa. Riguardo al senso di colpa, è sicura che non sia per qualche altro motivo che prova uno stato di disagio verso suo marito e per darle un nome ha rintracciato dentro di lei questo fatto? Se sente che da sola non riesce a venirne a capo, una consulenza psicologica può aiutarla a fare chiarezza.
Cordialmente
Dr.ssa Anna Mostacci Psicologa Psicoterapeuta