E' normale sentirsi demotivati prima di cambiare lavoro?
Salve, ho 33 anni e a breve cambierò lavoro rimanendo nella stessa azienda. Questo cambiamento è stato fortemente voluto da me, per una motivazione molto semplice: riavvicinarmi a casa. Ora lavoro con un ruolo di responsabile in una grande città a più di 2h e mezza da dove vivo: il mio è un lavoro di ufficio, che potrei svolgere da remoto ma non mi è concesso se non per 2 giorni a settimana. Per gli altri 3 devo soggiornare in questa città in un piccolo appartamento, lontana da casa, perdendo un sacco di ore nei mezzi. Come se non bastasse in ufficio altro non faccio se non call da remoto, vedendo sporadicamente le 2 risorse di cui sono responsabile. Dopo 2 anni di questa vita, sono stata contattata dalle risorse umane per un ruolo nella stessa azienda ma nella mia città, che ho subito accettato. Avevo già fatto presente la problematica della sede al mio responsabile, chiedendo di poter svolgere il mio attuale ruolo dall'ufficio presente nella mia città: mi è stato categoricamente negato. Anzi, dopo aver accettato il mio nuovo lavoro, sia il dirigente che il mio responsabile hanno iniziato una guerra psicologica tacciandomi di inaffidabilità e di essere bugiarda. Io sono stufa di vederli e di sentire queste assurdità che mi dicono, tanto so che poi comunque l'avrò vinta io e loro si troveranno con il mio ruolo scoperto. So che lo cambierò a breve ma non mi riesco proprio a concentrare nelle attività lavorative, svolgo solamente lo stretto indispensabile, fatico a motivarmi e a svolgere le attività con la stessa dedizione di un tempo. Sento di non essere stata compresa, di essere stata trattata male, e tutto questo mi impedisce di lavorare serenamente. Come posso "sbloccarmi" e vivere più serenamente le settimane che mi rimangono in questo ruolo? E' normale sentirsi così o ho qualcosa che non va? Sono sempre stata una lavoratrice instancabile ed appassionata, ma sento di aver perso tutta la motivazione e questo non fa che deprimermi.