Come posso far cambiare idea ai miei genitori

Inviata da pigom · 27 gen 2021

Salve a tutti,
sono una ragazza di 23 anni e sono abbastanza arrabbiata con i miei genitori. Dietro questa rabbia c'è solo la voglia che loro mi accettino senza aspettarsi niente da me.
Ho due sorelle e siamo una famiglia "normale", tuttavia da sempre in casa nessuno è capace di comunicare. Semplicemente vince chi urla più forte. Io cerco di isolarmi il più possibile, purtroppo sono diventata intollerante e se rispondo mi arrabbio ma non risolvo mai nulla (raramente riesco ad alzare la voce più di loro)
Avevo trovato un equilibrio perché sono andata in un'altra città per studiare e so perfettamente che senza di loro non avrei mai potuto farlo. Tuttavia, sin dal primo anno di università (quando lo studio me lo consentiva) ho cercato di svolgere qualche lavoretto per non pesare troppo su di loro e comunque ho usufruito di bose di studio che mi hanno aiutata molto.
Al secondo anno di Università mi sono innamorata di un ragazzo Erasmus spagnolo. Sento di averlo amato molto, come mai mi era capitato e io so (o almeno credo) che per lui è stato lo stesso. Nonostante fosse un bravissimo ragazzo a loro non è mai andato giù il fatto che per vederlo dovessi prendere un aereo, è capitato che io sia andata a trovarlo in Spagna senza che loro sapessero nulla, e non me ne pento perché sono ricordi bellissimi.
Poi ho vinto una borsa Erasmus per andare in Spagna, io ero contentissima ma loro non volevano che io partissi. Non mi hanno mai dato un valido motivo. Avevano "paura", io credo sia stata anche una preoccupazione sull'immagine della famiglia perché per loro si trattava di una convivenza di un'esperienza formativa. Alla fine hanno vinto loro, sentivo che più di tanto non potevo ribellarmi, io provavo a dire che per me era importante ma non mi hanno mai voluta ascoltare. Qualcosa dentro di me si è rotto, piano piano ho visto tutto frantumarsi. Ho iniziato ad avere problemi con lo studio, mi ero trovata l'ennesimo sotto lavoro pagato in una gelateria per potermi permettere qualche fuga un weekend al mese e andare a trovare il mio ragazzo (anche lui veniva a trovarmi circa una volta al mese). Il proprietario di questa gelateria ha approfittato della sua superiorità, diciamo che andava molto oltre con le parole e mi provocava spesso (facendomi sentire anche inutile a svolgere il mio lavoro). Ho lasciato questo lavoro solo quando non ne potevo più e non ho avuto più la motivazione per fare altro. Ho deciso di dedicarmi completamente allo studio, mi mancavano pochi esami. Non so perché ma qualcosa in me era cambiato quello che avevo sempre studiato non mi piaceva più, litigavo sempre più spesso con il mio ragazzo, alzavo la voce con lui e sentivo da come mi rispondeva al telefono che ci restava male ma io non potevo farne a meno e non riuscivo a controllarmi. Pensavo solo alla frustrazione di non aver fatto quel dannato Erasmus, che se lo avessi fatto tutto sarebbe stato più facile, perché non avrei dovuto subire tutto quello stress che non mi stava portando a niente. Ho superato gli ultimi esami ma non ero per niente contenta, ho accettato voti voti bassi pur di finire perché non rendevo più come prima. Purtroppo la motivazione per studiare non è più tornata, mi rivedo sempre chiusa in una stanza con un libro a ripetere, con le lacrime agli occhi. Mi sono laureata ad Aprile 2020 e il Covid era già il nostro peggior incubo. Nel frattempo, ero ritornata a casa dai miei genitori ed è uscita fuori tutta la rabbia per la storia dell'Erasmus. Mi hanno fatto sentire un'ingrata, mi hanno rinfacciato ogni cosa ma io volevo solo seguire il mio cuore e godermi la felicità che mi era capitata. A maggio ho deciso da un giorno all'altro di lasciare il mio ragazzo perché non vedevo più un senso per continuare la nostra storia, litigavamo spesso ed io ero sempre più intrattabile. Lui ci è rimasto male ma io sapevo che si sarebbe ripreso in fretta ed avevo ragione. Volevo liberarlo da una rabbia che non si meritava. Adesso sta con un'altra ragazza, la cosa che mi fa più male di tutta questa storia è che lui abbia perso tutta la stima nei miei confronti. Forse me lo merito perché l'ho lasciato io, ma io ho sempre provato a fare del mio meglio con risultati pessimi. Anche se gli voglio bene, penso di aver fatto la cosa giusta perché lo percepivo che non era felice. Per cercare di riprendermi un po' ho iniziato a studiare da sola il mondo della pubblicità su Internet. Poco dopo, ho trovato uno stage di 6 mesi (pagato poco ma sto davvero imparando e tutto sommato mi trovo bene) e per la prima volta dopo tanto tempo sono orgogliosa di me stessa. I miei non mi hanno neanche incoraggiata, perché per loro non è un vero lavoro. Io non voglio più farmi influenzare da loro, finita questa situazione vorrei essere in grado di dirgli che della loro opinione non mi interessa più niente, io prenderò la mia strada e qualsiasi questa sia (anche se prevedesse un trasferimento oltreoceano) loro dovranno accettarla. Sono ancora giovane e ho il tempo di fare le mie esperienze per maturare. Il pensiero che mi fa andare avanti è quello di riuscire a lasciare questa casa, so che servirà tempo e impegno ma in fin dei conti sono intelligente e capace, non vedo perché non dovrei riuscirci.

Chiedo scusa per il messaggio molto lungo (che mi è servito per sfogarmi più che altro) vorrei solo imparare a farmi rispettare dai miei genitori senza alzare la voce e facendo valere le mie ragioni, senza aspettarmi per forza la loro approvazione (ho capito che non mi porterà da nessuna parte)

Grazie

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Miglior risposta 27 GEN 2021

Carissima, penso che per Lei sia importante ricollocarsi in una posizione diversa in relazione ai Suoi genitori, che vada a legittimare i Suoi bisogni. Per fare questo, penso sia importante prima di tutto comprendere come riuscire ad affrontare positivamente le dinamiche familiari che intercorrono tra di voi, per non trascinarsi il peso che prova dentro sé, ma anzi elaborandolo. Un lavoro su di Lei potrà aiutarLa ad una maggiore consapevolezza dei Suoi meccanismi e alla modifica delle modalità di gestione e relazione che Le causano malessere, nonché ad apprendere ad esprimere maggiormente le Sue necessità adeguatamente.
Le auguro di trovare la giusta strada per la Sua realizzazione, buona fortuna e serenità.
Dr.ssa Amanda D'Ambra

Dr.ssa Amanda D'Ambra Psicologo a Torino

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