E' corretto cambiare terapeuta?

Inviata da Vittoria · 30 dic 2021 Psicoanalisi

Buongiorno, sono una donna di 37 anni, da circa sei mesi ho cambiato sede di lavoro (e quindi colleghi), città (che anche se è quella da cui provengo non la sento più mia dopo esserci mancata per circa 8 anni). Pensavo che questo cambiamento mi avrebbe portato a star meglio ma invece non è stato così. Forse anche il fatto di non abitare più a casa mia, perché il mio appartamento non è ancora pronto e sono dai miei genitori, forse perché i miei contatti sociali si sono ridotti e l'ambiente di lavoro è ostile sto vivendo un brutto periodo. Attualmente ho una psicoterapeuta ma non riesco più a farmi capire da lei, io sto veramente male e lei ridimensiona e mi dice di darmi tempo, ma io non ce la faccio più e sono molto stanca. Dormo male, piango spessissimo, anche per strada o sull'autobus, nel bagno dell'ufficio, a volte in modo frenetico e spossante, ho paura di tante cose che prima mi stressavano ma riuscivo a fare e al tempo stesso quello che mi piaceva fare non mi dà quasi più nessun gusto. A volte sento i polmoni chiudersi e ho l'impressione di non respirare. Tornando in questa città ho preso per le corna il mio problema con l'auto (non ho guidato per anni poi ho ripreso l'auto in una cittadina di provincia per piccoli tratti di sabato mattina o domenica). Anche se dovrei essere contante di riuscire a guidare dove prima era impensabile per me non riesco a essere contenta perché sto in sofferenza ogni volta che sono al volante e poi mi è capitato un brutto episodio: dovevo andare in un luogo guidando, non ho trovato posteggio dove pensavo e quindi ho proseguito, ma mi sono confusa per l'agitazione e non sapendo dove andare mi sono spaventata, ho iniziato a agitarmi maggiormente, a piangere e poi a respirare male, forse troppo veloce e mi sentivo svenire. Non so come sono riuscita a tornare a casa. Questa 'fame d'aria' mi è capitata un altro paio di volte ma non in automobile. Io queste cose le ho dette alla mia terapeuta ma lei non sembra comprendere, dice di aspettare e che esagero, io vorrei cambiare professionista ma temo non sia corretto nei suoi confronti.
Inoltre ho una paura di fondo dei miei genitori che invecchiano e del tempo che passa e si sta mangiando la mia vita e la loro. Io non mi sento abbastanza forte per affrontare la vita, per essere una persona adulta normale, sono terrorizzata all'idea che succeda qualcosa ai miei genitori e vorrei riavere indietro i miei nonni morti ormai da anni. Mi sento in trappola. Però anche solo a esprimere queste cose mi sento molto sciocca e infantile e mi vergogno. Scusate per la lunghezza del messaggio ma vorrei proprio sapere se posso cambiare terapeuta senza essere scorretta

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Miglior risposta 3 GEN 2022

Gentile Vittoria,
Leggo con molta attenzione il suo scritto.
Gli argomenti da Lei descritti sono molteplici e proprio per questo motivo sarebbe riduttivo affrontarli e trattarli in un'unica risposta senza possibilità di scambio.
Mi sembra però di cogliere che Lei si senta soppraffatta e impotente di fronte al tempo che scorre.
Deve sapere che il tempo è perduto quando non è lavorato.
Lei è padrona del suo tempo ed è l'unica che può gestirlo in maniera tale da avere cura delle cose che ritiene importanti e che ha paura di perdere.
Consideri che la percezione di impotenza dinanzi al cambiamento può essere la medesima che induce all’inibizione della soddisfazione e del pensiero.
A tal proposito penso che sia utile aspettare prima di pensare al prossimo cambiamento, ma piuttosto di parlare con la sua terapeuta di tutto ciò che le viene in mente, compresi i dubbi rispetto al lavoro che state svolgendo in partnership. Raggiungere questo tipo di confidenza è conferma del buon lavoro condiviso e può essere la base per lavorare meglio sulla creazione di una sua personale norma di soddisfazione.
Se ciò non bastasse, potrebbe pensare di cambiare terapeuta.
Nel caso, resto a disposizione per eventuali chiarimenti.
Cordialmente,
Giancarlo Dott. Gramaglia.

Gramaglia Dr. Giancarlo Psicologo a Torino

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4 GEN 2022

Cara Vittoria,
il rapporto con la propria terapeuta può modificarsi nel tempo, entrambi potete cambiare; fa parte anche questo del percorso, anzi direi soprattutto. Se sente che con lei non sta lavorando come vorrebbe proverei intanto a dirlo in seduta ed eventualmente valutare insieme se e come proseguire. Ha parlato di tanti cambiamenti nella Sua vita, ma se la domanda è rivolta al cambiare terapeuta Le consiglio di parlarne prima in seduta, quand'anche decidesse di non proseguire questo percorso insieme all'attuale terapeuta: Le garantisco che per quanto possa sembrare imbarazzante e pesante, anche questo La aiuterà.
Resto a disposizione,

Dott.ssa Michela Dicosta

Dott.ssa Michela Dicosta Psicologo a Cantù

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3 GEN 2022

buongiorno,
cambiare terapeuta non è una scorrettezza; è una possibilità. Visto però che una terapia è in corso da una professionista che la conosce, prima di cominciare tutto daccapo con un altro, le suggerirei di parlare del suo sentirsi non capita con la sua attuale terapeuta. Potrebbe essere un'occasione per capirvi meglio.

Dott.ssa Giuliana Gibellini Psicologo a Carpi

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2 GEN 2022

Gentile Vittoria,
il disagio del cambiamento lavorativo per sede e ambiente di certo non l'ha agevolata ma ha probabilmente contribuito alla riacutizzazione di certe sue insicurezze e fobie, tanto da causarle addirittura crisi di panico.
Questo suo malessere deve essere oggetto di trattamento nel percorso di psicoterapia che ha intrapreso.
Tuttavia, lei non dice da quanto tempo ha iniziato tale percorso essendo il tempo, in psicoterapia, una variabile importante insieme alla costruzione di un rapporto di fiducia e di alleanza terapeutica tra paziente e psicologo.
In ogni caso, è utile ed opportuno che lei esprima in seduta i suoi dubbi e le sue perplessità in modo da poter eventualmente ottimizzare da ambo le parti il lavoro di psicoterapia.
Se nonostante ciò lei non dovesse percepire alcun beneficio è lecito cambiare terapeuta.
Cordiali saluti.
Dr. Gennaro Fiore
medico-chirurgo, psicologo clinico, psicoterapeuta a Quadrivio di Campagna (Salerno).

Dott. Gennaro Fiore Psicologo a Quadrivio

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2 GEN 2022

Salve,
Mi viene da dire che lei non è sciocca e i suoi ragionamenti non sono infantili, in quanto avere dubbi dopo un grande cambiamento e mettere in discussione ciò che ci accade fa parte del mondo adulto. Per quanto riguarda la sua terapeuta, le consiglierei di parlarne con lei apertamente, mostrarle i suoi dubbi, le sue paure e le sue incertezze in merito alla terapia. In seguito alla sua risposta può valutare con i giusti tempi come si sente e se cambia qualcosa fra di voi...e a quel punto valutare un altro percorso con un'altr* terapeut*.
Grazie

Dott.ssa Sara Destri Psicologo a Sarzana

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2 GEN 2022

Cara Vittoria,
Ci tengo a rispondere prima di tutto alle sue ultime parole. Il suo messaggio non mi sembra affatto sciocco o infantile, ne' tantomeno la sua richiesta scorretta. Lei sta vivendo un disagio autentico, ha tutto il diritto di cercare il supporto di cui ha bisogno.
E' sempre difficile esprimere un parere quando c'e' un percorso in atto con un/a collega, in generale il mio primo pensiero e' di invitare a discutere di qualsiasi difficolta' in terapia. Lei questo lo ha gia' fatto e, mi sembra di capire, piu' di una volta. A questo punto Lei e' nella posizione migliore per valutare se ha senso continuare. Qualunque sia la sua decisione, il suo primo pensiero deve essere la cura di se'. Interrompere una terapia non e' un atto di per se' scorretto, a meno di sparire di punto in bianco. Se dovesse decidere di interrompere, si dia e dia alla collega una o due sedute per elaborare la chiusura; cosi' facendo sara' nel suo diritto e non dovra' preoccuparsi per la sua terapeuta, che ha gli strumenti per elaborare un'esperienza che puo' capitare nella professione.
Se serve, resto a disposizione e sono disponibile online,
Francesca Calvano

Dott.ssa Francesca Calvano Psicologo a Roma

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1 GEN 2022

Cara Vittoria,
Mi dispiace per il disagio che sta attraversando.
Ci vuole del tempo per adattarsi ad un nuovo posto e un nuovo stile di vita.
Resto disponibile se vorrà crearti uno spazio suo personale di ascolto e supporto per gestire al meglio ciò.
Cordiali saluti.

Dott.ssa Margherita Romeo

Dott.ssa Margherita Romeo Psicologo a Roma

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31 DIC 2021

Cara Vittoria,
Il consiglio che sento di darle è riportare queste sei difficoltà alla sua terapeuta, ridefinire gli obiettivi della terapia, quali siano stati raggiunti e quali ancora su cui lavorare, e se non c'è più accordo ed intesa sul lavoro da fare, chiudere quel percorso, con una vera e propria chiusura.
A disposizione per qualsiasi domanda o chiarimento, sia in studio che online.
Cordialmente

Dr ssa Maria Beatrice Brancati

Dott.ssa Maria Beatrice Brancati Psicologo a Macerata

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31 DIC 2021

Buongiorno Vittoria,
percepisco che lei è molto angosciata e insoddisfatta. Il cambiamento di città e sede del lavoro non l'ha procurato un miglioramento nella sua vita, come lei sperava. I cambiamenti esterni per quanto importanti non sono sufficienti se non sono generati e accompagnati dai cambiamenti interni. Lei non si sente capita dalla sua psicologa, non si sente meglio e ci chiede se è corretto cambiare terapeuta. Direi di sì. La psicoterapia è basata sulla libertà. Naturalmente questa decisione deve essere ben valutata dopo aver esaminato assieme la terapeuta i sentimenti e pensieri che la portano a voler cambiare terapeuta. L'importante è poter distinguere chiaramente se la sua è una insoddisfazione dovuta alla mancanza di intesa, sintonia o empatia della terapeuta riguardo a lei, o se invece sarebbe un suo tentativo di cambiare fuori lasciando da parte il difficile percorso del cambiamento interiore. Il quale richiede tempo . Tempo con lavoro intenso e continuo. Lei vorrebbe liberarsi dalla pressante angoscia immediatamente senza il travaglio terapeutico? O lei non sente di poter farlo con questa sua terapeuta?? Lei deve riflettere seriamente su questo, fermo restando che cambiare terapeuta è sempre lecito e anche desiderabile, quando la persona del terapeuta non è adatta a un determinato paziente.
Un saluto, buona giornata e capodanno!

Dr. Gilberto G. Villela Psicologo a Roma

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31 DIC 2021

Salve Vittoria,
Percepisco molto la sua sofferenza, e penso che sia piu che normale che si senta cosi, non è una cosa di cui vergognarsi ne tantomeno da sciocchi , anzi riuscire a parlare delle proprie sofferenze penso sia molto coraggioso e lodevole.
La mia terapeuta la prima volta che mi vide mi disse: "lo psicologo è come un paio di scarpe, deve starti comodo altrimenti è difficle camminare" e mi chiese di valutare se lei potesse essere comoda per me.
Penso che in questa situazione lei sente di non starci piu comoda e questo suo sentire va ascoltato e preso in considerazione. Potrebbe sicuramente parlarne con la sua teraputa, confrontandovi su questo, poi decidere eventualmente di cambiare terapeuta, e potrebbe anche valutare altri orientamenti terapeutici. È importante da entrambi i lati della scrivania valutare se chi abbiamo di fronte puo aiutarci e essere aiutato da noi. Ci sarebbe da capire poi cosa c'è dietro la sua colpa, cosa la spinge a sentirsi cosi davanti alla decisione di un cambiamento e dove lo ha imparato.
In ogni caso leggo nelle sue parole un umore molto basso , tanta preoccupazione e la presenza di attacchi di panico/ansia. Su questo ci si può lavorare e stare meglio.
Spero di esserle stata d'aiuto e resto a sua disposizione,
Federica.

Dott.ssa Federica Buonomo Psicologo a Modena

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31 DIC 2021

Cara Vittoria,

la scelta del proprio terapeuta è molto personale, quindi se sta sentendo che lei non comprende più da tempo quello che le sta portando, prima di tutto potrebbe farglielo presente, in modo da renderla partecipe delle sue perplessità in merito.
In seguito, se non cambia atteggiamento, potrebbe valutare di cambiare professionista in modo da affrontare l'ostilità che vive sul lavoro, definibile anche come mobbing, i suoi attacchi di panico e le paure che la pervadono.
A questo proposito, sono a sua completa disposizione, anche online.

Dott.ssa Francesca Orefice.

Dott.ssa Francesca Orefice Psicologo a Bologna

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31 DIC 2021

Buongiorno Vittoria,
credo che se non riesce a star bene possa valer la pena provare a cambiare terapeuta perché a volte può succedere che non si instauri una buona relazione terapeutica oppure che il tipo di orientamento professionale non sia il più adatto ad una certa situazione.
Resto a disposizione (anche online) per ulteriori approfondimenti,
Dott.ssa Valeria Marangi

Dott.ssa Valeria Marangi Psicologo a Firenze

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