Buongiorno. Sono la mamma (separata) di un bimbo di quasi 10 anni. Col mio nuovo compagno stiamo seriamente considerando l'idea di trasferirci dal Veneto in Liguria. Quali conseguenze avrebbe sul bambino il portarlo lontano dal padre? Quali comportamenti più utili dovremmo adottare noi adulti per gestire al meglio un simile cambiamento?
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21 MAG 2014
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Gentile Sonia,ritengo ci siano due cose importanti da fare per affrontare la scelta del trasferimento.La prima cosa da fare é parlare con il padre del bambino in modo da valutare e programmare insieme a lui i tempi e i modi per garantire comunque il bambino la presenza della figura paterna. La seconda cosa importante da fare è parlare insieme al padre del bambino direttamente a vostro figlio e spiegargli insieme trasferimento e di come vi organizzerete per garantire comunque la presenza del padre.Risulta importante parlare direttamente con il bambino del trasferimento in modo che lo stesso si senta partecipe della scelta e non vittima; e risulta importante parlargliene insieme al suo ex compagno in modo che il bambino vi veda uniti come genitori e questo lo rassicuri sul fatto che il trasferimento non sarà motivo di "allontanamento"dal padre. Un caro saluto L.Firinu
20 MAG 2014
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Gentile Sonia,
la sua domanda riflette il senso di responsabilità e do protezione che ogni buon genitore nutre (o dovrebbe nutrire) nei confronti del proprio figlio, a cui vorrebbe risparmiare sofferenze e traumi.
A volte le scelte che un genitore è chiamato a compiere possono essere molto difficili, a volte anche dolorose per il bambino e, quindi, per tutta la famiglia.
Sarebbe forse importante sapere cosa ne pensa il padre naturale, dal momento che il punto non è la decisione in sé, ma come si affrontano le conseguenze: non è possibile risparmiare ad un figlio qualsiasi sofferenza, anche se chiaramente questa è una prerogativa per tutti i genitori, il punto fondamentale è aiutare il bambino, gestire in modo adeguato le eventuali difficoltà, cercando di farlo con serenità, disponibilità emotiva e sicurezza.
Le faccio un grande in bocca al lupo per tutto
20 MAG 2014
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Gentile Sonia,
non ci sono strategie "buone" per superare senza problemi una separazione. Se il bambino ha un buon rapporto con il padre, è probabile che un po' soffra perdendo la possibilità di vederlo con assiduità.
In ogni caso, la gestione di suo figlio può essere modificata senza necessariamente ridurre il tempo di convivenza padre/bambino. Ad esempio sarebbe possibile che il suo ex stia con il bambino per un intero mese in estate e per 10 giorni a Natale, ecc.
Conta soprattutto la qualità del tempo, non la quantità.
20 MAG 2014
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Cara Sonia,alle volte ci sono delle scelte che vanno fatte per causa di forza maggiore.Non esiste una scelta giusta a priori,ma ci sono innumerevoli fattori che intervengono e danno il loro contributo,negativo o positivo che sia.In queste situazioni è importante sapere che ci sono dei fattori di rischio e di protezione.Mi viene da chiederti:lo sa il padre?Cosa ne pensa lui?Potrebbe essere presente anche dopo il trasferimento?Alle volte conta la qualità degli incontri, e se si mantenessero questo sarebbe solon positivo per tuo figlio,perchè le radici sono importanti ed anche la figura paterna.Inoltre va considerato che per tuo figlio significherebbe perdere gli amici,la casa,la scuola,le abitudini.Come tutti i cambiamenti va ragionato attentamente in tutte le sue sfaccettature.In bocca al lupo!
Dr.ssa Rizzi