Confitto figlio padre in stessa casa

Inviata da Paolo · 25 ago 2023 Terapia di coppia

Salve vi parlo della situazione di un mio amico che mi mette molto in difficoltà.
Lui vive con i genitori che hanno sempre avuto un rapporto un po roccambolesco.
Da quanto so quando lui era piccolo la madre beveva e il padre veniva a lamentarsi con lui e a chiedergli se dovesse lasciarla, a una bambino!
Da lì in poi si sono riappacificati ma diventando quasi dei conquilini più che marito e moglie. E il mio amico ha sempre mantenuto un ruolo di consigliere del padre che come la madre non ha amicizie o rapporti duraturi fuori dalla famiglia.
La madre ha un lavoro molto redditizzio e il padre non tanto.
Da tre anni circa la ragazza del mio amico vive con loro dopo aver avuto problemi in casa. La situazione economica è iniziata a peggiorare con il covid e con dei problemi di salute della madre che probabilmente non riuscirà a lavorare ancora per molto. Il padre è disoccupato da un po'ma vorrebbe affidarsi alla moglie aiutandola finche può.
Il mio amico sta cercando di lavorare come freelance e ancora non riesce a mantenersi.
Di sicuro c'erano già tensioni in casa ma tutto è scoppiato quando dopo un conflitto tra madre e padre il mio amico si è rifiutato di stare a consolare il padre o intervenire come consigliatoli da molti amici. Il padre si è arrabbiato tantissimo e lo ha definito un traditore e ora non si parlano più. Il padre ha anche tradito la madre e lo ha detto al mio amico chiedendogli di tenerlo un segreto.
Io credo che il mio amico abbia ragione che questi siano comportamenti sbagliati ma ha iniziato a parlare del padre come se sia un pazzo, per risolvere la situazione l'ideale è che lui e la ragazza se ne vadano a vivere da soli ma non riescono economicamente. E lui dice che se non gli sta bene questa situazione al padre dovrebbe essere il padre ad andarsene.
Il padre dice che al figlio non importa nulla della madre malata perchè non piamge e esce spesso (anche per evitare il padre)
Il mio amico continua a chiedergli soldi come se gli fossero dovuti.
Capisco la sua visione e anche quella del padre, che si lamenta che ora viene accusato di essere tanto orribile quando ancora li ospita, fa la spesa e pulisce la casa lui senza un loro aiuto.
Io voglio stare vicino al mio amico ma non voglio dargli ragione a priori rischiando di farlo sentire nel giusto anche quando magari non lo è.
Vorrei poter pensare che sono fatti loro ma vado spesso a casa sua e lui me ne parla spesso.
Ha ragione a dire che visto che la casa è della madre se se ne deve andare via qualcuno è il padre? E che i genitori hanno obbligo in prendersi cura del figli finchè non sono economincamrnte indioendenti? A me sembra strano, il mio amico ha già 27 anni...

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Miglior risposta 29 AGO 2023

Gentile Paolo,
Immagino che questo per lei sia molto faticoso, il doversi fare carico di una vicenda molto complessa e che sicuramente è molto più grande di lei. Sono in moto delle forze (madre, padre, figlio) che non possono essere controllate o giudicate.
Può restare emotivamente vicino al suo amico e tendergli la mano quando avrà bisogno di comprensione, per tutto il resto le scelte del suo amico dovranno maturare in modo autonomo, senza interferenze.

Dott. Cristian Conforti Psicologo a Rende

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28 AGO 2023

Grazie per aver condiviso questa situazione complessa. È evidente che la famiglia del suo amico sta attraversando un periodo molto difficile, e capisco quanto possa essere complicato per lei, come amico, navigare in queste acque agitate.

Il suo amico e il padre sembrano entrambi intrappolati in dinamiche familiari malsane che risalgono a molto tempo fa. È comprensibile che il suo amico si senta oppresso e voglia distanziarsi, ma è anche vero che a 27 anni potrebbe essere il momento di cercare una maggiore indipendenza, soprattutto se sente che la situazione in casa è insostenibile.

Dal punto di vista legale, i genitori non hanno l'obbligo di mantenere un figlio adulto che è in grado di lavorare, a meno che non ci siano circostanze particolari (come una disabilità, per esempio). Tuttavia, la questione qui sembra più emotiva che legale. Il padre potrebbe sentirsi tradito dal figlio, ma è anche vero che chiedere a un figlio di mantenere un segreto di tale portata è un peso emotivo non indifferente.

Se il suo amico le chiede un consiglio, potrebbe suggerire di cercare un supporto professionale per affrontare queste dinamiche familiari complesse. A volte è necessario l'intervento di un terapeuta per rompere schemi così radicati.

In ogni caso, è importante che lei mantenga i propri confini emotivi. Può offrire un orecchio attento e consigli quando richiesto, ma alla fine sono loro a dover risolvere i propri problemi.

Dr. Matteo Piccioni Psicologo a Torino

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27 AGO 2023

Carissimo,

IL tuo amico non può e non deve parteggiare per nessuno, né per il padre né per la madre. La sua posizione però è comunque molto difficile. Qualsiasi cosa decida di fare gli sembra di sbagliare. Rassicuralo conservando la vostra amicizia.
Se lo desideri possiamo mantenere un rapporto.
Un caro saluto.
Dott.Gabriele Lenti Psicoterapeuta Genova

Dott. Gabriele Lenti Psicologo a Genova

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