È depresso o è narcisista e mi sta tenendo appeso?

Inviata da Alessandro · 24 apr 2023 Depressione

Buonasera, sono Alessandro e ho 33 anni, il mio compagno 40.
Stiamo insieme da 3 anni e mezzo, vissuti in modo intenso soprattutto da parte sua che era il massimo dell’affetto e dell’attenzione della premura nei miei confronti. Pronto subito a cercare di eliminare ogni motivo di tensione tra noi. Entrambi abbastanza gelosi l’uno dell’altro. Non abbiamo mai avuto discussione accese ma sempre dei bei confronti sulle cose. Io sempre avuto un complesso di inferiorità nei suoi confronti nel senso che l’ho sempre considerato più bello di me e la mia insicurezza mi ha sempre messo sull’attenti per paura che lui potesse incontrare qualcuno che gli piacesse di più. Io a causa di questa insicurezza e gelosia ho controllato qualche volta il suo cellulare e lui se n’è accorto, tra l’altro è successo poco dopo che lui si era preso cura di me quando ho avuto il Covid a dicembre (da poco mi ero trasferito da lui, abbiamo fatto dei lavori affinché io potessi portare da lui le mie centinaia di libri e lui era super entusiasta del fatto che iniziasse la nostra convivenza). A gennaio mi ha detto che doveva dirmi delle cose che si teneva dentro da un po’ ovvero che si sentiva svuotato dal fatto di aver trainato tanto in tutte quelle occasioni in cui andavo in tensione (per gelosia o anche cose che non riguardavano noi) o quando magari gli ho dato qualche risposta un po’ piccata (non siamo una coppia che discute animatamente, è successo solo una volta) e che lui per non creare litigi “abbozzava” non mi diceva nulla. Pensava che dicendomi queste cose si liberasse di un peso invece dal quel giorno è iniziata la crisi vera dove lui ha iniziato a piangere in modo disperato in quanto non riusciva a trovare le forze di ricambiare come prima il mio affetto. Man man ha iniziato a togliermi certezze: i gesti affettuosi, il “ti amo” dai messaggi, poi il “ti penso”, e siccome lui lavora in settimana ad in una altra città dove ha un appartamento, ha iniziato a non tornare a casa. Il mese scorso sono andato io a trovarlo per fare un bel gesto distensivo, come dire: son corso qui per dirti che quello che provo per te. Sul subito ha apprezzato ma dopo una settimana è tornato come prima. È più di un mese che non ci vediamo, solo qualche messaggio al giorno, una telefonata per gli auguri di Pasqua. Ultimamente è passato dalla disperazione ad una fase più di rabbia dove basta un nulla per farlo scattare e continua a dirmi che lui non riesce a ricambiare, a costruire su questa situazione, che continua a scontrarsi con quegli episodi successi e non riesce a schiodarsi da lì. Però mi tiene appeso, non mi dice: è il caso di lasciarsi.
Non so più come recuperare un rapporto perché lui non mi permette di recuperare, non riesce a a perdonare e superare quegli episodi che son successi e che continuamente mi rinfaccia facendomi venire dei grandi sensi di colpa. Sa che sto da male ma non vivendomi (e vedendomi) forse non vede il cambiamento che ho operato in me per migliorarmi (per me stesso e per rapportarmi meglio a lui).
Ora sono 5 giorni che non ci scriviamo.
Non capisco quale possa essere il suo stato psicologico… vorrei aiutarlo ma non si fa aiutare. Aveva iniziato a quanto pare un percorso con una psicologa ma dopo un mese lo ha interrotto e non so bene perché.

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Miglior risposta 28 APR 2023

Buongiorno Alessandro,
Capisco la sua frustrazione nel notare che i cambiamenti che ha raggiunto con tanta fatica non vengono riconosciuti e apprezzati dal suo partner; purtroppo le delusioni subite sono difficili da superare, soprattutto all'interno di una coppia in cui il partner deluso ha fatto qualsiasi cosa per dimostrarle affetto e per permettere alla relazione di funzionare adeguatamente.
Capisco anche che l'insicurezza, il sentirsi inferiore e non all'altezza conduce allo sviluppo di comportamenti malsani e controllanti che hanno l'intento di scongiurare il rischio di essere lasciati per qualcun altro che, erroneamente, viene riconosciuto sempre come "migliore". La fiducia é un aspetto fondante per una relazione sana e probabilmente il suo partner é rimasto deluso scoprendo il suo bisogno di controllare il cellulare, senza riuscire ad accontentarsi delle rassicurazioni che riceveva quotidianamente: forse anche lui si sarà sentito "non riconosciuto" come se il suo comportamento non avesse raggiunto l'obiettivo desiderato: aiutarla a superare le sue insicurezze e permettere ad entrambi di vivere una relazione sana fatta di amore, fiducia e passione. Forse saranno questi i motivi che l'hanno portato a scegliere di iniziare un percorso terapeutico che ha l'obiettivo di rafforzare alcune consapevolezze e, di conseguenza, é un percorso impegnativo da affrontare. Il suo allontanamento sembra dettato da un malessere che non riesce a gestire perché si alterna tra il bisogno di starle accanto e la delusione che prova nel pensare a comportamenti passati che hanno fatto male.
La terapia di coppia potrebbe aiutare entrambi a comprendere il proprio e altrui punto di vista, attraverso l'approfondimento dei rispettivi vissuti personali, familiari e relazionali, al fine di trovare il compromesso necessario a permettere alla vostra relazione di procedere positivamente, superando alcuni momenti di stallo e incertezza. In alternativa di potrebbe optare per una terapia individuale che le permetta di capire quale sia il vero motivo che si nasconde dietro le sue insicurezze e i conseguenti comportamenti controllanti e malsani, per attivare successivamente le risorse necessarie a permetterle di credere maggiormente in se stesso, apprezzarsi e mettersi in gioco senza essere condizionato dalle sue paure.
Spero di esserle stata utile e rimango disponibile per ulteriori approfondimenti, anche online.
Un saluto,
Dott.ssa Paola Cutrupi

Dott.ssa Paola Cutrupi Psicologo a Reggio Calabria

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25 APR 2023

Gentile Alessandro,
Capisco perfettamente quanto questa situazione sia frustrante per lei e quanto lei voglia aiutare il suo compagno, per tale ragione il mio suggerimento è quello di optare per una consulenza psicologica indiretta, grazie alla quale, richiedendo lei il supporto di un professionista, potrà trovare le opportune strategie da adottare all'interno della vostra relazione, al fine di operare un cambiamento rispetto a ciò che fin'ora, seppur fatto con le migliori intenzioni, non ha funzionato.
Spero di esserle stata utile e resto a sua completa disposizione per un'eventuale consulenza psicologica, anche online.
Un saluto.
Dott.ssa Deborah De Luca

Dott.ssa Deborah De Luca Psicologo a Monterotondo

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25 APR 2023

Buongiorno
Le consiglio dei colloqui con uno psicoterapeuta per elaborare le varie problematiche.
Dott.ssa Patrizia Carboni
Psicologa Psicoterapeuta
Roma

Dott.ssa Patrizia Carboni Psicologo a Roma

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25 APR 2023

Ciao Alessandro, grazie per aver condiviso la tua situazione. Capisco che tu stia attraversando un momento difficile nella tua relazione e che tu sia preoccupato per la situazione emotiva del tuo compagno. È importante ricordare che non sei responsabile della sua felicità o del suo benessere, ma sei solo responsabile delle tue azioni e delle tue reazioni alla situazione. Ti consiglio di considerare l'idea di iniziare una terapia individuale per esplorare i tuoi sentimenti, le tue insicurezze e il tuo complesso di inferiorità nei confronti del tuo compagno. La terapia può aiutarti a lavorare sulla tua autostima, sulla tua gelosia e sulle tue aspettative nella relazione. Potrebbe anche aiutarti a comprendere meglio le tue reazioni alle accuse del tuo compagno e a trovare modi per rispondere in modo più sano e costruttivo. Inoltre, ti consiglio di riflettere su come ti senti nella relazione e se è sana per te. Potrebbe essere utile discutere di questo con uno psicologo per avere una migliore comprensione delle tue emozioni e delle tue esigenze in una relazione. Riguardo alla situazione del tuo compagno, sembra che stia attraversando un periodo emotivamente difficile e che abbia difficoltà a gestire i conflitti nella relazione. Potrebbe essere utile per lui continuare con la terapia che aveva iniziato in passato. Tuttavia, la decisione di cercare aiuto deve venire da lui e non da te. Infine, è importante che tu cerchi di prenderti cura di te stesso, anche se la tua relazione sta attraversando una crisi. Cerca di mantenere un buon equilibrio tra lavoro, vita sociale e attività che ti piacciono. Non cercare di risolvere tutto da solo e cerca il supporto di uno psicologo, se ne hai bisogno.
Ti auguro il meglio e spero che tu possa trovare il supporto di cui hai bisogno per fare le scelte giuste per te stesso e per la tua relazione.
Per tutte le altre domande e informazioni mi trovi online.

Dott.ssa Nicoleta Senni Pop-Span Psicologo a Asti

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