Relazione con una persona depressa
Buongiorno. È ormai da un anno che sto insieme a una ragazza, la quale ha subito un trauma dalla precedente relazione vissuta con un narcisista che la umiliava continuamente, faceva gaslighting, silenzi punitivi ecc..
La relazione era iniziata molto bene, entrambi, apparentemente, eravamo molto felici e sentivo dentro di me un grande senso di protezione e potenza, sentivo di poter essere intoccabile quando ero con lei. Con il tempo, la situazione si è fatta sempre più difficile, abbiamo iniziato i primi litigi per cose “da poco”, ma che abbiamo risolto in malo modo (a posteriori ho compreso di essere io il problema, avendo una scarsa comunicazione e non prendendo in considerazione il suo punto di vista e sentimenti). Un paio di mesi fa abbiamo avuto un grande litigio, nel quale sono state dette tante cose, ero stato accusato di aver messo in atto un silenzio punitivo, ma non era mia intenzione e nel litigio ho sempre cercato di farlo capire, ma poi, preso dalla rabbia poiché non ci stavamo capendo, ho iniziato a chiudermi e non voler più un dialogo, poiché si ritornava sempre sugli stessi punti nonostante le mie spiegazioni che non venivano credute. Negli ultimi tempi di litigi così ne abbiamo vissuti spesso. Davo spiegazioni, ma non venivano credute, venendo dipinto come un narcisista. La cosa mi faceva sentire male, ho cercato in tutti i modi di comprendere se lo fossi, chiedendo anche a persone esterne. Tuttora mi ci sento, ma non so se possa essere così o è una proiezione della relazione passata che possa influire. Dice di essere depressa da quando si è messa con me, che non capisco cosa sia la vera depressione è più volte ha dato a intendere che si sente così da quando ha un rapporto con me. Che non ha più amici, non si sente più felice nel fare qualsiasi cosa, che nemmeno si veste o si lava. Da quando abbiamo avuto quel litigio, ho fatto il super possibile per evitare di avere una comunicazione errata, ho parlato di più esprimendomi nella maniera più aperta ed emoatica possibile, infatti non abbiamo più avuto diverbi. Però si sente così e non mette un punto alla relazione perché per lei sarebbe uguale, starebbe male in entrambi i casi allo stesso modo. Non so cosa fare, sento di essere la causa del suo malessere e vorrei lasciarle più spazio possibile (tant’è che vorrebbe lasciare il posto in cui vive per cambiare aria) e mi sento a pezzi perché so, probabilmente, di non essere una persona buona al suo fianco e vorrei aiutarla in tutti i modi possibili. Cosa dovrei fare? Starle vicina? Lasciarla? Sono molto confuso su cosa sono per lei e non so davvero come aiutarla. Grazie a chi mi risponderà, so che non è facile basandosi su poche righe, ma spero di aver dato un minimo di contesto.
