Dubbi continui: il mio passato mi impedisce di avere relazioni sane
Salve a tutti,
Sono una ragazza di 28 anni. Ho avuto una vita un po` difficile dovuta al rapporto con i miei genitori (padre alcolizzato e violento che non vedo da quando avevo 13 anni, e madre con tendenze depresse e ansiose, con cui ho avuto un rapporto molto conflittuale).
Non ho per niente idea di come sia un legame stabile con una persona. Mi sento spesso sola al mondo, senza supporto e senza l'amore di una famiglia. Per anni me la sono cavata da sola e mi sono sentita forte, ma in realta` mi sono poi resa conto di essere molto fragile.
In particolare nelle relazioni amorose, che fatico molto a portare avanti. Ho sempre avuto storie con bravi ragazzi, gentili e affettuosi, che in un certo senso si prendevano cura di me, ma ad un certo punto, dopo nemmeno un anno di relazione, mi sorgevano sempre dubbi e domande sul fatto che fosse la persona giusta per me o meno. Inoltre tante erano sempre le cose, anche piccole, che mi rendevano triste e arrabbiata, e a cui reagivo male provocando litigi. Ho sempre preteso parecchio, sentendomi profondamente ferita se l'altra persona non mi capiva. Al momento ho una relazione che dura da un anno. Per motivi di distanza ci possiamo vedere solo 2 volte alla settimana, a volte una. Quando ci vediamo stiamo bene insieme di solito, ridiamo e scherziamo, condividiamo dei bei momenti. Dopo vari litigi che abbiamo avuto, in cui io soffrivo perché sentivo di non ricevere abbastanza affetto e gesti dolci e romantici (seppur mi telefoni ogni giorno, e cerchi sempre di passare i fine settimana con me ecc), io ho cercato di moderare le mie reazioni, parlandone con lui e cercando comprensione. Devo dire di essere migliorata su quel lato, e anche lui l'ha notato.
Il problema e` che per ogni incomprensione, ogni momento difficile, ogni volta in cui le cose non vanno come vorrei, o in cui non riesco a sentire il suo affetto per colpa della distanza (e anche un po` di come e` fatto lui), immediatamente inizio a pensare che sia meglio lasciarci. Passo giornate intere a fare gli stessi pensieri: che non andiamo bene l'uno per l'altro, che non abbiamo un futuro insieme, che e` meglio lasciarci ora piuttosto che rimanere insieme per anni e soffrire molto di piu` lasciandoci piu` avanti, che non funzionera` mai ecc, ecc, ecc... Vado avanti cosí per giorni fin quando ci vediamo e la sua presenza mi rassicura. Nei momenti sereni mi scordo completamente dei pensieri negativi fatti, e mi sembra anzi che non sia stata la stessa persona a farli.
E` come se avessi due parti di mente separati, quella serena e ottimista, in cui penso che tutto andra` bene, e quella negativa che vede tutto nero e non immagina niente di bello per sé in futuro.
Sto facendo delle sedute con uno psicologo, ma al momento non trovo sollievo a questa situazione che mi tormenta.
So che il mio rapporto con i genitori ha influito molto sul mio carattere e sul mio modo di vivere le relazioni con gli uomini, ma in questi momenti non vedo nessuna connessione tra le due cose, provo solo sofferenza continua e se da un lato vorrei porre fine alla storia per tornare tranquilla, dall'altro ho paura che sarebbe un errore e che starei molto male anche in quel caso.
Grazie per l'ascolto e per le vostre gentili risposte