Domanda sul psicologico
Ciao a tutti, sono Inès. Sono una ragazza di 28 anni, per 3 anni ho fatto terapia con un terapeuta che mi ha aiutato a superare un trauma, e poi ho continuato per altri temi. In questo percorso mi sono sempre vista con disprezzo,come se avesse davanti qualcosa che provocava disgusto, e questo danneggiava molto la mia autostima e la libertà di esprimermi nelle sedute, e facevo molta difficoltà a parlare, ma delle volte riuscivo a parlare liberamente non guardandolo.Ma la cosa che mi distruggeva di più era quando come se niente fosse,lui prendeva il cellulare e faceva i comodi suoi ,a volte anche per più di mezz'ora,oppure chiedeva gli occhi e si toccava la pancia,il torso(credo che si stava facendo qualche pratica energetica,non so tipo Reiki) e mi sentivo ignorata e soprattutto la mia presenza non era rispettata " pagavo per avere una certa attenzione" . Poi ci sono state altre cose che non andavano e ho scelto di cambiare terapeuta,che per me è stato una manna dal cielo, super competente e molto attento e presente, ma a volte mi fa star malissimo quella mancanza di rispetto che ho vissuto e vorrei fare un ultima seduta con il precedente terapeuta e spiegarli il motivo per cui ho scelto di non continuare più e di avere riniziato da un altro terapeuta ,ma c'è in me una rabbia pazzesca e ho paura che esce fuori tutta questa emozione. Ma ho un rifiuto di rivederlo e tra l'altro non è aperto al confronto, perché diverse volte mi bloccava dicendomi se ero sicura se sono io il terapeuta giusto per te? Oppure che le cose che dicevo erano accusatorie,e rivendendole non so cosa c'è di accusatorio... Cosa mi consigliate di fare? Grazie
Generosi Saluti
Ines