Dolore rottura relazione disfunzionale
Sto cercato di uscire dal dolore della rottura di una relazione disfunzionale con un uomo che si è rivelato avere un attaccamento molto evitante. Dopo vari avvicinamenti e piccole fughe, nel momento di massima vicinanza emotiva ha staccato in maniera importante sparendo fisicamente per 1 mese e mezzo (in viaggio) e alternando lunghi silenzi anche nei contatti a qualche briciola, che mi ha però tenuta legata e in attesa del suo ritorno. Rivisto, alle mie richieste di spiegazioni e riavvicinamento ha messo in campo atteggiamenti svalutanti sia verso il nostro legame che me stessa, continuando però a ripetere di volermi bene. Avere un confronto costruttivo é impossibile, perché apre al dialogo solo per brevi parentesi e poi si richiude nel silenzio non rispondendo per giorni e nella mia testa sto vivendo un conflitto fortissimo tra ciò che di bello abbiamo vissuto insieme (e ho percepito di lui), ciò che lui mi racconta essere un suo distacco 'normale' e il suo atteggiamento invece distruttivo rispetto al vissuto condiviso (ritengo sia arrivato anche a cercare di manipolarmi insinuando più volte che io non ricordassi questo o quello), negando ogni coinvolgimento emotivo e responsabilità sia nel crearsi del rapporto che nella mia sofferenza ora (ho, insomma, fatto tutto io). Premetto che durante la relazione ha più volte fatto riferimento a sue difficoltà relazionali in tutti gli ambiti (in primis familiari), definendosi spesso 'non normale', mentre ora rifiuta di riconoscere il problema in rapporto alle dinamiche tra di noi. Per stare meglio, l'unica alternativa è davvero interrompere ogni contatto, come mi consigliando tutti gli amici e anche una psicologa che mi sta seguendo?