doc disturbo ossessivo compulsivo
Buongiorno, vi scrivo perché mi trovo ad un punto della mia vita in cui non so più cosa fare. Ho 20 anni e sono sei anni che sono in remissione dalla mia malattia, la quale non mi ha permesso di vivere in modo normale, non ho mai avuto amici/frequentato amici, feste di compleanno etc, avevo una maestra a casa perché essendo immunodepressa non potevo permettere di prendermi alcun tipo di virus. Anni di terapie da quando avevo tre anni, finalmente nel 2018 grazie ad una terapia sperimentale riesco a mandare in remissione la malattia..chiunque si potrebbe ritenere fortunato, ma io purtroppo non ho ancora iniziato a vivere. Sono chiusa in me stessa, io e il mio cervello, sento continuamente una voce giudicante che mi controlla in ogni cosa che faccio o dico. Sono sempre stata seguita da una psicologa, eppure è come se non riuscissi ad assorbire ciò che mi ha insegnato in questi anni. Dopo una brutta esperienza di quest'estate, i miei rituali si sono intensificati perché il mio pensiero costante, il mio terrore, è di stare come stavo quest'estate. Sono stata malissimo, non ho mangiato per giorni per colpa di una persona dalla quale mi ero riuscita a liberare..eppure il pensiero è sempre lì, faccio overthinking su tutto perché ho paura di star male come in quel periodo e questo mi fa ripetere un sacco di cose, devo fare milioni di rituali ogni giorno per ogni xosa perché sennò mi attraversa un malessere per tutto il corpo, mi viene la nausea e da piangere perché sento come se non riuscissi a far andare via questi pensieri riguardanti quella persona. Non riesco ad accettare il fatto di poter star bene, o meglio, mi sento come se io fossi una persona tremenda che se non esegue un determinato rituale possa far male a qualcuno, e mi sento tremendamente in colpa. Oggi poi è arrivato al culmine dell'imbarazzante..ieri stavo "bene" e stamattina ero pronta per uscire e andare in università, mi ero messa in testa di ignorare i pensieri intrusivi e stava andando bene, ma proprio mentre chiudevo il portone, questa voce tremenda nella testa ha detto "non hai messo a posto i letti, se lo farà qualcun altro al tuo posto allora vuol dire che ti verrà un pensiero orribile su quella persona che ti ha fatto stare male" ...vi dico solo che ho dovuto prendere il bus per ritornare a casa e rifare i letti, che perfortuna erano ancora da sistemare..ma il mio cervello si è messo a minacciarmi su cose impossibili, è come se non avessi via di fuga..perché è ovvio che qualcun altro li avrebbe sistemati i letti dato che io non c'ero, ma se qualcuno lo avesse fatto mi sarebbe venuto un pensiero orribile su quella persona di quest'estate, quindi per evitare che mi venisse sono dovuta ritornare a casa per sistemare il letto..eppure non mi sono sentita bene nel farlo, perché mi ero resa conto di quanto io fossi malata di mente..dovevo uscire con le mie amiche, ero pronta e contenta, un po' in ansia per quello che era successo prima, e mentre vedevo l'autobus arrivare ho cambiato subito idea perché mi è venuta una brutta sensazione di panico e sono andata a casa..ci tenevo ad andarci, eppure mi lascio vincere dal cervello..penso di non meritare niente di buono, mi sento una persona cattiva per i pensieri che faccio, mi devo punire per far arrivare qualcosa di bello, i miei genitori cercano tutti i giorni di dirmi che devo vivere la mia vita e che ciò che mi ha tolto la malattia ora posso riaverlo, ma come fanno a sapere che sono una brava persona? io credo che Dio e tutti i miei parenti morti che mi guardano da lassù sappiano che magari sono un'orribile persona per i pensieri e i rituali che faccio/non faccio. Ogni cosa che faccio io, i pensieri, li trovo ancora peggio che uccidere una persona, per farvi capire la gravità..è come se fosse inutile dirmi che sono una brava persona etc, perché nella mia testa c'è questa voce che non va via, mi fa stare male e non so più cosa fare.
