Salve, vi scrivo per un confronto riguardo ad un mio comportamento assunto a seguito di un evento avvenuto più di un anno fa. Infatti, ho chiuso una relazione quasi decennale con il mio primo ragazzo, dopo qualche mese mi sono sentita pronta e uscendo ho iniziato a frequentare diverse persone (uno alla volta) quasi in maniera compulsiva, come se avessi bisogno di qualcuno. Queste frequentazioni sono state brevi (la più lunga è durata massimo un mese). Io sembravo particolarmente coinvolta in queste conoscenze, e ci restavo sempre più male quando finivano, ma non perdevo tempo a conoscere la persona successiva e nel frangente capitava di risentire il mio ex. Dopo la terza conoscenza, che è stata la più dolorosa, sono stata sola per mesi e a fine estate ho conosciuto il mio attuale ragazzo, con la quale è stato tutto naturale e semplice. Come si definirebbe questo comportamento? Si tratta di dipendenza affettiva?
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4 GEN 2023
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Buongiorno Marika, dalla sua narrazione non mi sembra di cogliere aspetti di sofferenza legati alla "compulsività" di cui lei parla, quanto piuttosto un'incapacità di attribuire un significato a questo comportamento, quasi come discostasse dalla sua persona, con cui fino a quel momento sembrava identificarsi. Si può ipotizzare che lei abbia "scoperto una nuova se stessa", che non mi sentirei di definire "dipendente" e/o bisognosa di vicinanza, quanto piuttosto curiosa di esplorare le relazioni dopo un legame decennale con il suo ex partner. Non ci ha detto quanti anni abbia, e l'idea che mi sovviene è che lei possa aver iniziato la precedente relazione in età adolescenziale, così che su di essa si sarebbero concentrati i movimenti di esplorazione della propria identità. Le relazioni sentimentali rappresentano infatti per gli adolescenti contesti di esplorazione dei vari aspetti di se stessi e può capitare che, concentrando tali movimenti esploratori e di definizione di sé all'interno di un unico legame duraturo, al suo termine veniamo investiti dal desiderio misto a bisogno di esplorare l'altro e noi stessi. Il fatto che tale modalità "impulsiva", così come il grande investimento in termini emotivi, ci lascino un pò di sbigottimento non deve sorprendere, poiché ereditate da una fase del ciclo di vita (l'adolescenza appunto), dove viene lasciato e legittimato lo spazio necessario a compiere tali movimenti.
Il fatto che lei attualmente viva in modo sereno la sua attuale relazione dipende dal suo essersi concessa uno spazio di esplorazione di sé all'interno di differenti relazioni, seppur tumultuose, arrivando alla costruzione della presente storia con una rinnovata maturità e consapevolezza di sé, fatta anche di parti un pò più scomode e con le quali forse non vorrebbe avere niente a che fare, ma che è importante accogliere e integrare per giungere ad attribuire un significato alle cose e non percepirsi come vittime passive degli eventi o, in questo caso, delle relazioni.
4 GEN 2023
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Buonasera Marika, lei dice di essersi sentita pronta ad affrontare nuove relazioni dopo la conclusione della relazione decennale. Credo che il punto sia proprio qui: sentirsi pronta. Ma a cosa? Mi sembra che lei abbia evitato non tanto la solitudine (che sembrerebbe la cosa più evidente), ma lo stare da sola con se stessa come se, in una situazione del genere, si sarebbe potuto verificare o avrebbe potuto sentire qualcosa che non vuole vedere o sentire di Sé. Dalle poche informazioni, a me sembra che lei voglia "utilizzare" l'altro per distrarsi da Sé. Il punto è che, se così fosse, prima o poi, ciò che di emotivo si vuole evitare, emerge. Per questo, la invito ad esplorare, in un contesto psicoterapico, quali parti di Sé non le tornano o di cui ha una sorta di paura. Buona fortuna.
Dott. Massimo Bedetti
Psicologo-Psicoterapeuta
Costruttivista-Postrazionalista Roma
4 GEN 2023
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Gentile Marika,
credo che lei, più che affettivamente dipendente, sia molto confusa sul da farsi. Provi a ponderare maggiormente le sue scelte e a dedicarsi più tempo per capire quanto le interessa veramente una persona. Se poi ha difficoltà, si rivolga ad uno psicoterapeuta che la possa aiutare a rimanere con i piedi per terra, insomma che ragioni insieme a lei. Non cerchi su Internet alla voce dipendenza affettiva, infatti la questione della dipendenza affettiva deve essere affrontata seriamente, se presente.
Colgo l'occasione per augurarle un buon 2023!
Mi faccia sapere cosa ne pensa!
Dott.Gabriele Lenti
Psicoterapeuta Genova
3 GEN 2023
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Buon pomeriggio,
Mom direi dipendenza affettiva ma più che altro la paura di restare da sola dopo una lunga relazione cosa che ti ha portato a passare da una conoscenza e da un rapporto all’altro per non restare da sola.
Dott. Michele Arnaboldi.
3 GEN 2023
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Buongiorno,
Per dirle se si tratta di dipendenza affettiva, andrebbero approfonditi altri aspetti. Dal suo racconto, parrebbe che la solitudine la affatichi un po’, da dover trovare un compagno per non sentirla. Oppure questo suo “aver bisogno di qualcuno” può nascondere altri significati oltre alla solitudine. Le andrebbe di approfondire e conoscersi maggiormente per vivere in maniera più autentica le sue relazioni?
Resto a disposizione
Buona giornata
3 GEN 2023
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Buongiorno Marika,
spesso dopo una relazione importante non si ha voglia di impegnarsi e si propende per brevi conoscenze. Quella che descrive lei in maniera concisa sembra essere una relazione molto profonda: il primo ragazzo con cui si è frequentata per quasi dieci anni.
Però a suo dire ha anche conosciuto una persona con cui è stato più semplice: spesso ci dimentichiamo che non sempre dobbiamo soffrire per star bene con un partner.
Tuttavia, per capire se si tratti o meno di dipendenza affettiva bisognerebbe approfondire la sua storia.
Rimango a sua disposizione qualora dovesse essere interessata anche ad un consulto online.
Un caro saluto
Dott.ssa Beatrice Mastrilli
3 GEN 2023
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Buongiorno M.
Grazie per la condivisione.
In base a quello che scrive lei ha vissuto un'importante separazione, in qualsiasi separazione vi è una perdita di qualcosa e per compensare quella relazione si è dedicata e coinvolta in altre che però la conducevano a ripetere quella separazione.
Io non darei attenzione alla definizione di un comportamento, ma evidenzierei che lei si è resa conto, ha visto, questa ripetizione all'interno delle relazioni successivamente alla prima separazione.
Considererei di iniziare un percorso psicologico in cui analizzare tale questione, senza badare alla definizione di un comportamento e cercare risposte, ma ponendosi delle domande.
Com'è stata nelle relazioni, precedenti alla fine di quella con il suo ex di un anno fa?
Cosa le ha fatto notare la ripetizione "compulsiva come se avesse bisogno di qualcuno"?
Cosa ha pensato e provava mentre è rimasta "sola per mesi"?
3 GEN 2023
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Cara Marika, non è infrequente che dopo la fine di una relazione duratura si abbiano conoscenze brevi e passeggere una dopo l'altra. Per capire se si tratta di dipendenza affettiva o di semplice sperimentazione bisognerebbe approfondire il suo racconto.
Se ne ha piacere, resto a disposizione anche per un consulto online.
Un caro saluto, dott.ssa Sara Manzoni.
