Salve, vivo in un paese di circa 4000 abitanti che si trova ai piedi delle montagne in una valle. Fin da quando ero piccolo non mi è mai piaciuto il "mio" paese, ma crescendo la situazione è peggiorata, adesso lo odio e odio qualsiasi cosa ne faccia parte, vorrei andarmene, e lo farò al più presto una volta finiti gli studi. Nonostante abbia molti amici evito spesso di uscire per il mio paese preferendo farlo in un paese vicino, che è un po' più grande del mio e più frequentato. Non c'è nulla che mi piaccia e non mi sento per niente appartenente ad esso, infatti non mi faccio scrupoli ad affermare che non ne faccio parte. Tutti i miei amici (sia i miei "compaesani" che altri) sanno di questo mio odio ma l'hanno sempre preso alla leggera. Anche se può sembrare una cosa stupida io ci soffro e veramente non so come fare, non voglio farne parte e non ne faccio parte, vorrei aver abitato da qualche altra per tutto questo tempo. Ogni volta che qualcuno mi chiede di dove sono nomino il nome del paese con una vergogna incredibile, perché ho paura che possano dire qualcosa di brutto e non voglio essere associato a quel posto orribile. Non riesco proprio a non pensarci, a volte dico anche cose parecchio brutte, e tutti quelli che hanno cercato di farmi cambiare idea hanno fallito anche perché non comprendono la gravità della situazione. Avrei veramente bisogno d'aiuto perché in questi anni la situazione è diventata insostenibile.
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29 MAG 2017
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Gentile Michele,
non è molto chiaro se odi il tuo paese di origine perchè è un posto piccolo, magari con mentalità ancora retrograda e ristretta (nonostante i cambiamenti culturali indotti dalla rete), che offre pochi divertimenti e poche opportunità lavorative oppure perchè hai dei ricordi particolarmente negativi di eventi di vita traumatici qui accaduti e non ancora completamente elaborati.
In tal caso acquisterebbe più senso la tua richiesta di aiuto che potrebbe essere canalizzata in un percorso di psicoterapia.
Cordiali saluti.
Dr. Gennaro Fiore
medico-chirurgo, psicologo clinico, psicoterapeuta a Quadrivio di Campagna (Salerno).
29 MAG 2017
· Questa risposta è stata utile per 1 persone
Gentile Michele, le radici sono una parte importante per costruire la nostra identità. Volenti o nolenti, con il paese di nascita, un po' come con i genitori, bisogna farci i conti e alla ta età (immagino sia un ragazzo delle scuole superiori) è assolutamente normale essere critici e prendere le distanze dalle proprie origini. Questo non vuol dire però dover buttare via tutto. E soprattutto starci così male. Di solito, quando si odia tanto qualcosa, è perché la relazione con essa è ancora molto forte. In ogni caso questo malessere che provi è importante che non sia ignorato. Hai fatto bene a parlarne e dovresti però proseguire con qualcuno di esperto, appena ti è possibile, magari fuori dal paesino dove sei cresciuto. Cerca uno/a psicoterapeuta che sappia guidarti in questo percorso. Meglio se formato sulle problematiche adolescenziali. Esiste un consultorio per adolescenti nei tuoi paraggi o nella città più vicina? Se hai bisogno di altre informazioni contattami pure. Intanto ti faccio molti auguri
D.ssa Francesca Fontana
27 MAG 2017
· Questa risposta è stata utile per 0 persone
Carissimo, lei detesta il suo paese, non lo vive per questo motivo e continua a detestarlo proprio perché non lo vive. Conosco tanta gente giovane che voleva lasciare il posto dove è nato e cresciuto, dicendo di detestarlo. Molti alla fine se ne sono andati, poi, negli anni se ne sono pentiti. Anno scoperto che il mondo è tutto uguale, nel senso che se un luogo non lo vivi, non hai passioni, interessi, affetti quel luogo non ha significato. Cosa farebbe in un altro posto? Come occuperebbe la giornata e il tempo libero? Avrebbe più amici?
Resto a disposizione.
Cari saluti.
Dott.ssa Barbara De Luca
