Buonasera.... ho 20 anni e sono vergine, ma da poco ho cominciato la masturbazione anche se,lo ammetto, la pratico solo per sentirmi meno inesperta degli altri e per non fare una figuraccia con il prossimo ragazzo che avrò. Me lo sto imponendo diciamo, di “abituarmi”. Solo che ho un problema. Ho provato con un sextoys ma entra solo a metà, e provo solo dolore e zero piacere.... subito dopo uso le dita, ma appena le “inserisco” (scusate la brutalità) precisamente l’indice, mi viene un attacco di panico, una fobia assurda e quasi i conati di vomito. Ho paura, e non so di cosa, di esplorare il mio corpo. Se uso i sextoys nessun problema, non mi fa impressione. Mi fa impressione il mio dito che “tocca là dentro” e non so, ogni volta piango e mi vengono gli attacchi di panico e sono costretta a smettere. Non capisco perché. Chiunque appena fa così, prova piacere, io provo solo paura e neanche io so bene di cosa...
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16 GIU 2020
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Gentile Beatrice, anche se lei pone una questione ben circoscitta (ovvero la reazione ansiogena provata nell'esplorare il suo corpo), è altrettanto evidene un altro aspetto che probabilmente la caratterizza.
Lei si sta "allenando" per non farsi trovare impreparata in caso di un rapporto sessuale completo, inoltre ritiene che "chiunque si penetri con le dita provi piacere".
Quest'ultima considerazione fa supporre che lei abbia una precisa rappresentazione del mondo sessuale e delle reazioni fisiologiche che dovrebbero intervenire quasi come se ci fosse un rapporto di causa effetto (2 + 2 = 4, per intenderci).
In realtà, l'ambito sessuale (come ogni altro settore umano) è molto più complesso e le cose che avvengono, non si ripropongono mai nello stesso modo, inoltre non "c'è una sequenza" di azioni meccaniche che conducono al piacere. La sfera sessuale è molto particolare in quanto la spinta è prevalentemente mentale, è il pensiero a creare l'eccitazione che si legge nel corpo attraverso specifiche risposte fisiologiche. L'imporsi la masturbazione, come una ginnastica, è diametralmente opposta al processo poc'anzi descritto e se il corpo non risponde in seguito all'eccitazione mentale, non si "prepara" per essere esplorato.
Per cui la "palestra" che le suggerisco di fare è inanzitutto mentale, successivamente potrà godersi le lecite pratiche che ha descritto.
Per giungere a questa nuova impostazione, ritengo necessaria una riflessione sulla prima parte del suo racconto, ovvero sul "timore di sentirsi inesperta": molto banalmente, non esiste una padronanza "a priori", ogni attività ha bisogno di essere svolta prevedendo anche degli "errori" che, in ambito sessuale, hanno spesso connotati addirittura simpatici ed ironici. La masturbazione fermo restando che è pratica lecita e soddisfacente, non avrà l'effetto di prepararla ad una relazione sessuale la quale è caratterizzata da una serie di altri elementi molto più numerosi e dinamici.
La invito a riflettere sulla sua possibile tendenza a volersi fare trovare sempre pronta, magari al fare sempre tutto bene....errare è naturale e, per certi versi, spinta al cambiamento.
Spero di esserle stato d'aiuto, le auguro ogni bene.
13 GIU 2020
· Questa risposta è stata utile per 1 persone
Cara Beatrice, perché tanta paura del proprio corpo? La possibilità di provare piacere è legata ad una disposizione d’animo che non riconosco nei tuoi ‘esercizi masturbatori’. Con un terapeuta potresti esplorare questi temi per imparare a conoscerti meglio.
Dott.ssa Michela Roselli
13 GIU 2020
· Questa risposta è stata utile per 1 persone
buongiorno Beatrice
forse la chiave è in quel suo "me lo sto imponendo"
l'attacco di panico arriva e rompe tutti gli schemi e somiglia molto all'orgasmo
per cui forse non è così assurdo.
il contatto con il corpo dovrebbe essere una cosa naturale ma a volte, proprio per abituarsi ha bisogno di tempi e di rispetto.
non si confronti con tutti gli altri, non c'è da capire c'è da sentire.
il sesso, quello bello, ha bisogno di questo, sentire il proprio corpo e quello dell'altro.
non sembra che lei abbia un problema con il suo corpo ma con l'atteggiamento che ha verso di sè
e questo complica tutto
abbia più comprensione verso quelli che considera suoi limiti perchè proprio questi le diranno cosa fare.
forse un aiuto professionale con un terapista potrebbe accompagnarla. mi contatti se ne ha bisogno
13 GIU 2020
· Questa risposta è stata utile per 1 persone
Cara Beatriceces, ci sono tante cose da mettere a tema. Innanzitutto Le consiglierei di valutare l'idea di una psicoeducazione sessuale: ci sono tanti aspetti del Suo messaggio che meritano una rivisitazione, ed emergono alcune credenze poco realistiche e funzionali rispetto alla masturbazione. Già questo primo passaggio La aiuterebbe moltissimo. Secondariamente, se lo desidera, valuterei di ampliare con un intervento psicoterapeutico rispetto ai significati associati alla sessualità, ai modi con i quali vi si confronta e si confronta con "Gli Altri", e quanto sia per Lei utile e identitario questo modo di affrontarla. C'è tanto lavoro possibile, che dipende dai Suoi mezzi, dalla Sua voglia di mettersi in gioco e di conoscersi, e dall'importanza che riveste questo per Lei. Purtroppo, per darLe risposte approfondite, tutto questo va declinato entro contesti e storie che non cita e che meritano, in ogni caso, tempo e spazio personalizzati e dedicati. A disposizione, DP