Crisi adolescenziale relativa al mio futuro

Inviata da nicolagiorgetti · 31 ott 2023 Autorealizzazione e orientamento personale

Salve,
vi scrivo in quanto ho scoperto per caso questo sito internet e mi piacerebbe chiedere il Vostro consiglio, valido come aiuto, sulla risoluzione di alcuni problemi che dai sei mesi mi hanno fatto vedere la vita in malo modo e mi hanno impedito di vivere serenamente, dacché l'ansia che mi sopprimeva e che tutt'ora spesso non lascia spazio è davvero frustrante. Sono un ragazzo di 19 anni, mi chiamo Nicola, e a giugno 2023 ho terminato il mio percorso di studi quinquennale conseguendo il diploma di maturità. Essendo particolarmente sensibile e ansioso di carattere, qualsiasi cambiamento o avventura improvvisa che capita nella mia vita mi crea paura e scompiglio, tant'è che ho cominciato a preoccuparmi pesantemente per questo esame già da settembre dello scorso anno, quando ho iniziato a frequentare la quinta superiore. E questa terribile ansia non mi ha lasciato mai scampo, anzi, se inizialmente era lieve, di man in mano che il tempo passava aumentava sempre di più e diventava tanto difficile da sopportare. Per farvela breve, sono arrivato a giugno addirittura a piangere dall'agitazione che avevo e da non riuscire più a gestirmi nella quotidianità, perché fino a quando non avrei sostenuto l'esame non sarei più riuscito a vivere le mie giornate in maniera tranquilla; purtroppo è stato così, e anche il voto con cui sono uscito (87/100) lo dimostra, in quanto non soddisfa le mie abilità allo studio e non riconosce gli sforzi immani che ho fatto per uscire con la media dell'8 in pagella, impegnandomi anche in quelle materie a cui non porgevo particolare interesse. Dico questo perché sono una persona molto critica e severa con se stessa, pretendo molto a me e non accetto sbagliare, tantomeno quando si parla di studio. Ma il problema più grande che si verifica è adesso, dacché ho deciso di intraprendere un percorso universitario che non mi ha appagato per nulla e che pensavo essere assai diverso; sono indeciso di mollare o rimanerci, anche se non è bello fare qualcosa che non ti fa stare bene. Dovrei iniziare a cercare un lavoro, ed è giusto, ma il mio problema di ragazzo sensibile con un carattere fragile ed un autostima sotto i piedi, è di vivere a pieno nella società di oggi; caratterizzata da maleducazione, prese in giro, indifferenza, promesse non mantenute, arroganza, vigliaccheria, svogliatezza e mancanza di rispetto dalla maggior parte delle persone (e dei ragazzi come me), ho paura persino ad uscire dalla porta di casa per andare in giro con i miei amici (delle persone squisite che adoro alla follia) per timore di incappare in soggetti così, pronti a farmi del male. Ho paura ad alzarmi al mattino e a "litigare con il mondo", anzi, con chi ci vive nel mondo, poiché telegiornali e servizi di cronaca ci raccontano tutti i giorni la brutta società in cui, a mio parere, viviamo. Da ragazzo sensibile ho paura a vivere in questo mondo e quindi anche a trovare un lavoro, perché esso richiede di avere un contatto con delle persone nuove, mai conosciute e, non sapendo come si possano comportare con me, temo che mi trattino male e non mi rispettino, perciò questa situazione mi spaventa. Con i miei genitori litigo spesso, perché loro non vorrebbero vedermi a casa ogni giorno senza fare niente (e hanno ragione), ma non capiscono che purtroppo ho delle esigenze e dei problemi psicologici da risolvere, prima di poter pensare a lavorare. Tra l'altro a me piacerebbe anche continuare a studiare, magari cambiando corso universitario oppure scegliendo qualcosa che mi piace, perché per me stare sui libri è bello e sto cercando di conseguire degli attestati importanti per il mio futuro. Adoro la musica e l'informatica, come due passioni principali. Insomma, da sei mesi vivo una situazione di ansia, di stress e spesso anche di pazzia che non riesco a risolvere; a mettersi in mezzo è anche una cotta per una mia amica, alla quale sono molto affezionato, che dura da quasi un anno. Lei più e più volte mi ha detto di non ricambiare il mio sentimento. Questo mi ha gettato nello sconforto più totale e spesso è la causa delle crisi di pianto che si susseguono in maniera giornaliera. La motivazione principale credo sia che mi dispiace e mi da fastidio non avere mai avuto una ragazza in 19 anni e inizio a pensare che non troverò mai quella giusta; tra l'altro non ho nemmeno mai baciato nessuno, quindi credo di essere un po' indietro per la società di oggi, alla quale non riesco e non mi voglio adeguare, perché ho tutt'altro carattere e personalità. I litigi con i miei genitori sono frequenti, loro non mi capiscono e non sanno quello che sto passando perché mi vergogno a parlargliene, mentre ad inficiare ancora di più e a farmi stare male ulteriormente è il problema sentimentale che ho descritto sopra, perché è una ragazza che sento tutti i giorni e che non riesco a dimenticare sotto il punto di vista dell'amore. Vivo questa situazione da sei mesi, Vi domando perciò un riscontro e un aiuto su come muovere i primi passi per farmi tornare il sorriso.
Vi ringrazio in anticipo e vi porgo
Cordiali Saluti,
Nicola Giorgetti

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