Al solo pensiero di dover affrontare l’ultimo anno di liceo con mascherine e distanziamenti dai miei compagni mi demoralizzo, non voglio tornarci, ora meno che mai. Non ho mai avuto un buon rapporto con la scuola, infatti non vedo l’ora di finirla, non per motivi particolari, semplicemente mi sento totalmente fuori luogo, è come se tutti i miei compagni fossero nel posto giusto, il loro posto, e al momento giusto, mentre io no. Vivo ogni giorno con la paura del domani, con la paura di perdere tempo, come se da un momento all’altro mi mancasse la terra sotto ai piedi e l’unica cosa a tenermi su fosse una mano stretta al collo, ogni giorno è un pessimo giorno da tre mesi a questa parte, in quest’ultimo periodo specialmente, non contando gli anni precedenti del liceo. Ho paura di fallire, ho paura del futuro, faccio brutti pensieri, anche estremi, mi sento costantemente sotto una lente d’ingrandimento, sempre sotto esame e costantemente bocciata, l’ansia è il mio più grande ostacolo. Non sto bene, ma forse è solo l’ennesima crisi adolescenziale da prendere con superficialità.
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29 AGO 2020
· Questa risposta è stata utile per 2 persone
Buongiorno Sofi,
non conosco crisi adolescenziali da prendere con superficialità. Tutto il turbinio di pensieri dell'adolescenza è, infatti, la base per la nostra personalità da adulti, quindi qualcosa da prendere molto sul serio.
Lei descrive però una paura e un'ansia molto radicate e invalidanti, non solo quelle adolescenziali. Le mascherine sono 'solo' l'ultima goccia che rischia di non farle affrontare l'ultimo anno di liceo, il coronamento dei suoi sforzi.
Potrebbe pensare di chiedere ai suoi genitori di accordarle qualche colloquio con uno psicoterapeuta in modo da affrontare meglio quel futuro che la spaventa così tanto forte del fatto che ha un luogo dove potersi confrontare sulle sue paura in piena libertà.
Dott. Giuliana Gibellini, psicologa psicoterapeuta specialista in psicologia clinica.
31 AGO 2020
· Questa risposta è stata utile per 1 persone
Buongiorno Sofi,
nessuna crisi adolescenziale (e nessuna crisi in generale) è da prendere "con superficialità". Ogni crisi è un momento di passaggio, di evoluzione, di studio di sè. Un'opportunità per riflettere, per fare un bilancio di chi siamo e cosa desideriamo, utilissima per compiere ogni nostro passo nella vita. Non arrivano mai per caso, le crisi, hanno sempre qualcosa da dirci e come tali vanno rispettate, affrontate e sviscerate nei loro aspetti di crescita e di trasformazione di noi stessi.
Detto questo, la Sua età di certo è complessa; siete in un momento di grandi cambiamenti, di scelte importanti, di nuove relazioni, di scoperta di sè in un mondo che inizia ad essere quello degli "adulti" e non più dei bambini. Da un lato la naturale spinta verso l'autonomia, ma dall'altro a volte la paura di crescere e la voglia di restare bambini per poter ancora delegare qualcosa ai genitori.
L'ansia è un segnale che indica questa Sua dicotomia fra voler spiccare il volo e magari non sentirsi totalmente pronta. Va ascoltata e compresa, cercando di approfondire cosa la causa in particolare e quali sono i timori alla base del Suo malessere generale.
Non trascuri queste occasioni di riflessione e cerchi di riprendere fiducia in sè stessa, nel futuro che l'attende, nelle scelte che dovrà fare....e vedrà che anche l'ultimo anno di liceo passerà aprendole nuove strade.
Il Covid ha segnato profondamente tutti noi, le mascherine e le distanze vengono vissute come ostacoli e problemi da molti studenti che, come Lei, all'idea di rientrare in classe in questo modo, si sentono letteralmente mancare il fiato. Purtroppo dobbiamo imparare a convivere con queste nuove modalità ancora per un po', per cui anche in questo senso un percorso di supporto e sostegno per la gestione di questi stati d'animo è assolutamente consigliato.
Si rivolga ad un Professionista il prima possibile, così da arrivare all'inizio della scuola con un progetto di "rafforzamento emotivo" già in corso o comunque alle porte...questo La farà sentire meno sola, meno spaventata e più forte, nell'attesa di affrontare il percorso psicologico e raggiungere uno stato di benessere maggiore nel corso dei mesi.
Resto a disposizione, un grandissimo in bocca al lupo,
Serena
29 AGO 2020
· Questa risposta è stata utile per 1 persone
Gentile Sofi, la propria sofferenza è sempre degna di grande rispetto e considerazione indipendentemente da quali siano le cause che la determinano. Riferisce che già da prima c'erano in lei dei segnali di disagio che forse, come è successo a molti, si sono amplificati in seguito all'emergenza sanitaria. Credo che le sarebbe di grande aiuto intraprendere un percorso psicoterapeutico per cominciare ad approfondire la conoscenza di sé stessa e il motivo della sua ansia e delle sue paure. Sono certa che riuscirà a comprendere le cause del suo malessere e a prendere in mano la sua vita con entusiasmo e fiducia. Le faccio tantissimi auguri e rimango a disposizione per informazioni e suggerimenti.