Credo di non stare più bene
Scusate lo sfogo,ma non so con chi condividere queste informazioni...
Sono stanco. Stanco di fare questa vita,stanco di dover rimanere in silenzio e stanco di dover dimostrare di non essere un fallimento. Oramai ho 26 anni,sono avanti con l'età e non capisco più cosa mi rende felice. Mi sento solo perché nessuno mi comprende,a partire dalla mia famiglia,ad arrivare ai miei amici. Gli studi vanno una merda;mi manca l'ultimo esame per la laurea,ma non riesco a studiare,sia per la difficoltà dell'esame in se,sia per la voglia di completare con successo questo percorso. I miei amici mi chiamano "poppice" per indicare quanto sono povero rispetto a loro, che per avermi vicino sono "costretti" a pagarmi un caffè perché non ho mai un euro in tasca. La mia ex fidanzata,insieme alla madre, mi ha definito un fallito,mi ha detto che non valgo la pena per lei e per nessuno perché nella mia vita non raggiungerò mai un obiettivo e quindi non esprimo sicurezza. I miei parenti mi prendono in giro,a partire dai miei zii che sminuiscono totalmente il mio percorso di laurea dicendomi cose come "va beh prenditi 18 e finisci questa laurea STAI DA UN ANNO BLOCCATO". Ogni volta che viene a trovarci mio cugino viene osannato in quanto a 22 anni è riuscito ad entrare nel corpo di polizia percependo uno stipendio fisso e il paragone con me diventa sempre oggetto di discussione: "perché non lo hai fatto anche tu?" "E intanto lui si è sistemato" "hai visto che lui ci è riuscito?" "Tu invece quando ti muovi?". Tutte le persone che conosco, sentono questa necessità di insegnarmi a vivere perché loro sono riusciti conseguire i propri obiettivi,mentre io no. Sono rimasto il solo a non avere un lavoro,una laurea,una relazione,dei soldi,del tempo e un'ambizione. Ho bisogno di aiuto perché non riesco a sbloccarmi, sono insicuro, ho perso passione in tutto. Non ricordo più l'ultimo giorno in cui sono stato felice. I miei fratelli si sono realizzati,i miei cugini pure,sono rimasto solo io. Mi impegno tanto a non giudicare le vite degli altri,ma perché gli altri s'impegnano così tanto a giudicare la mia?
Oramai quando studio vengo preso in giro in quanto troppo ignorante per capire la materia. Ho chiesto la tesi pochi giorni fa e mia madre con aria sorpresa è stata capace di dirmi "sai di che parla questa materia almeno?" Come se non avessi mai studiato per quella disciplina. Oramai sono stanco,ho l'ego a pezzi. Ogni volta che vedo una bella ragazza e voglio provarci, i miei amici mi dicono "NON È PER TE" e ho sentito anche frasi tipo questa: "Sei un 26enne senza lavoro e senza laurea,ti pare che ti calcola?".
Se qualcuno mi risponde male non posso controbattere, perché la risposta che mi viene data è sempre la stessa "io intanto mi sono laureato/a" oppure "io almeno ho un lavoro fisso e tu?".
Ho meditato varie volte di chiudermi nella stanza a marcire da solo ,ma neanche di questo sono capace. Torno spesso a pensare al mio passato e con fare nostalgico mi ripeto che vorrei tornare indietro nel tempo e vivere di nuovo quei giorni.
Non riesco più a studiare,eppure vorrei solo finire questo supplizio. Non per realizzarmi ,ma perché non riesco più a stare bene così ,non riesco più ad essere felice e non riesco più ad amarmi.
Ogni volta che cerco di leggere qualcosa da quel libro di 900 pagine mi vengono i giramenti di stomaco. Ho provato a comprare una dispensa pensando di ridurre il carico dello studio,ma invece non ha avuto alcun effetto in quanto dimentico completamente tutto ciò che leggo e sottolineo il giorno prima.
Adesso ho dovuto fare l'iscrizione per un altro anno accademico e dovrò pagare 1500€ di tasse per via di un isee troppo alto. Tasse che non pagherò io ovviamente,ma i miei genitori ,che già in passato mi hanno rinfacciato questi pagamenti. Mio padre stesso l'altra sera mi ha detto "visto che sei incapace , perché non ti sei iscritto all'università privata?"
Ho proposto di cercare una lavoretto per pagarmi da solo le tasse e loro hanno rifiutato. Si,ho dovuto proporre a loro perché abito in una zona isolata e non ho una macchina,quindi necessito di un passaggio per poter andare o tornare da un'ipotetico lavoro. Tempo a dietro ho già provato a lavorare e mi muovevo con una bicicletta che ho comprato in un mercatino e mi sono aggiustato da solo,ma era straziante e in più ogniqualvolta che tornavo a casa venivo guardato come un pezzente. Ovviamente mio padre esordiva sempre con la solita frase "ecco il giostraio"(perché lavoravo in un parco divertimenti all'epoca).
Vorrei soltanto un po' di pace da tutte ste cose che mi stanno accadendo.
La settimana scorsa un mio "amico",mi ha proposto di andare a mangiare un panino e ho negato l'invito ,dicendo che non avevo soldi con me e allora lui ha iniziato a darmi addosso dicendo che non ero buono,e che quando inizierò a lavorare come lui capirò cosa vuol dire non avere tempo. Questo ovviamente è il parafrasato delle cose che mi ha riferito il suddetto amico ,in quanto ,tra una critica e l'altra,sono volati anche svariati insulti senza alcuna giustificazione.
Vorrei trovare un modo per finire tutto questo , perché non riesco più a tirare avanti. Sono tutti migliori di me e tutti fanno il possibile per venire a dirmelo nonostante io (data la mia bassissima autostima) cerchi di evitare il confronto.
La soluzione sarebbe laurearsi e vorrei farlo con tutto me stesso,ma allora perché non riesco? Non riesco a capire le parole che leggo ,non riesco a ripetere ad alta voce i concetti e non riesco a memorizzare le cose che ho appena letto. Allora questa sarebbe davvero la soluzione?
Ho bisogno di aiuto,ma non so in che cosa.
Sono stanco di sentirmi in colpa per il mio essere.
Sono stanco di farmi e farvi schifo.