Cosa è giusto fare?
Salve, sono una donna di 47 anni. Non sono sposata e non ho figli, ma convivo con il mio compagno da quasi 20 anni. La mia storia è molto lunga e complicata, ma il fine ultimo per cui vi contatto è capire se voglio continuare questa relazione e se sono ancora innamorata di lui.
La mia vita è cambiata radicalmente alla morte di mio padre (2007), per un tumore. La sua perdita oltre al dolore e vuoto incolmabile, ha lasciato una situazione economica molto difficile, mi sono trovata a dovermi prendere cura di mia madre (casalinga) e dei due fratelli all’epoca minorenni. Questo è stato il primo contrasto che ho avuto con il mio compagno, ovvero non essendo l’unica figlia che lavorava per lui era inconcepibile che tutti non facessero la loro parte. Malvolentieri ma ha dovuto accettare la mia decisione.Siamo andati a vivere insieme, casa sua, io ho comunque contribuito sempre per il 50% alle spese di casa, anche i viaggi più che impegnativi che lui desiderava fare, ho sempre pagato la mia quota per non sentirmi rinfacciare che davo dei soldi alla mia famiglia. Secondo momento difficile è stato la ricerca di un figlio, che non veniva naturalmente, e che ci ha fatti scontrare con la fecondazione assistita . Il primo e unico tentativo è andato male, non abbiamo fatto altro perché lui avendo una fobia agli aghi ( non fa neanche le analisi) non se la sentiva di affrontare il percorso ed io ho accettato… perché? Oggi mi chiedo cosa mi abbia spinto a farlo. Anche l’adozione non era nei suoi desiderata, ed io non ho mai insistito perché ho pensato che il mio impegno verso la mia famiglia d’origine ed in particolare verso il mio fratellino ( all’epoca 4 anni) non mi avrebbero permesso di affrontare un evento così impegnativo. La mia vita è andata avanti tra alti e bassi fino all’anno scorso dove ho dovuto vivere il mio terzo evento difficile: il mio fratellino ormai 20 enne ha avuto un attacco psicotico con eventi di autolesionismo! Sono crollata o meglio tutto il mio mondo è andato in frantumi. Ho chiesto aiuto ai miei fratelli, perché faceva così male che non riuscivo a gestire la situazione al meglio. Durante quest’anno abbiamo fatto tutto un percorso doloroso ed ancora stiamo combattendo, ma io invece ho fatto anche altro…. Mi sono infatuata di un uomo sposato con figli. Sarebbe semplice dire che fosse solo attrazione fisica, in realtà mi sono innamorata di lui come persona, perché? Forse ha quelle caratteristiche che mancano al mio campagno ovvero è una persona sportiva, semplice non necessita di mostrare uno status sociale, ha due figli adottati…. Ho cercato di fare chiarezza in me, ho cercato di parlare con il mio compagno gli ho detto che non sono più sicura dei miei sentimenti e lui ha reagito vittimizzandosi e minacciando il suicidio! Ieri sono andata via di casa, sono tornata da mia madre. Ho lasciato entrambi, il mio compagno con l’intento di capire e l’altro per far capire a lui che il ruolo dell’amante non fa per me! Se mi vuole deve fare una scelta.