Convivenza al limite
Buongiorno,da dieci anni convivo col mio compagno da cui ho avuto due figli.avevo già una bimba di quattro anni.
All inizio era tutto perfetto sembrava mi volesse bene mi dedicava il suo tempo.non voleva che lavorassi perché aveva in progetto di fare l allevatore.l ho sempre aiutato anche facendo le cose da sola.con l arrivo della prima figlia tutto è peggiorato.mi recrimina nonostante tutto il mio lavoro,che elui che porta i soldi che io sono un peso.mi ha rinfacciata quando e nata la bambina che io non lo aiutavo in campagna( ma come potevo andare con una bambina neonata?). Io son sempre disponibile e ho mollato i miei progetti per la famiglia e il progetto della campagna,ma lui se gli chiedo un aiuto che so per fare due buchi sul muro,alza le voci.
Non perde occasione per dirmi che alle mie amiche e alla mia famiglia di me non importa niente.non so più come fare.se la giornata è tranquilla riesce in men che non si dica a degenerare in una semplice discussione che dovrebbe esser normale.mi ha detto più volte di andarmene ma i bambini son troppo legati a lui e non posso fargli questo.lo vedono già molto poco.a meno che non sia io a portarli in campagna,lui non dedica il suo tempo a fare qualcosa con loro e tantomeno con me.se io sto zitta e senza disturbare minimamente la sua routine potrebbe andare bene ,ma diversamente se ho un minimo bisogno scoppia il caos.non so che fare.non si interessa minimamente di me .sono distrutta.vi prego ho bisogno di un consiglio