Consiglio su alimentazione

Inviata da Lucy · 20 set 2022 Psicologia infantile

Sono la mamma di un bambino di quasi 3 anni che da circa 1 mese rifiuta alla sola vista qualsiasi piatto di pasta(prima mangiava tutto) ho provato in tanti modi a proporglieli in vari formati di pasta,ho tolto anche la merenda di metà mattinata per renderlo più affamato. Gli ho proposto a volte il secondo e lo ha mangiato.
Ma l'unico modo che ho per dargli le verdure è nella pasta perché diversamente non le mangia. La sera mangia regolarmente il secondo proposto.Questo nasce durante una vacanza di una settimana dove ha iniziato ad essere inappetente ed io continuavo a proporgli sempre alternative ma con ugualmente scarsi risultati. Volevo sapere come comportarmi,va bene se propongo un'alternativa per non farlo digiunare (dando un secondo) o peggioro la situazione dando più scelta? Non mangia pane e altri cereali.grazie anticipatamente

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Miglior risposta 23 SET 2022

Salve signora,
la situazione che riporta fa pensare ad un qualcosa che ha in qualche modo destabilizzato il piccolo che improvvisamente è passato dal mangiare tutto al non mangiare quasi più nulla.
L'educazione alimentare è fondamentale nella nostra vita e parte proprio da questi primi anni, ci sono molti modi per poter "giocare" col cibo affinché sia riconosciuto come alleato e non come nemico (dicasi ugualmente nello specifico per i vari alimenti come le verdure).
Le strategie però da utilizzare richiedono due punti importanti probabilmente.
Il primo riguarda la possibilità di trovare modi divertenti per far riscoprire la curiosità, il gusto e il desiderio del cibo, attraverso forme, colori, ricette, utensili e modalità che possano far comprendere al piccolo quando è ora di mangiare.
Il secondo passo è la comprensione più ampia e un'osservazione clinica con una psicologa che possa guardare la situazione da diversi punti di vista (emotivo, psicologico, comportamentale e via dicendo) nel tentativo di far scaturire la causa di questo disagio e accompagnare lei nella reintegrazione graduale e non forzata o punitiva o remissiva degli alimenti.

Sicuramente tutto questo richiederà un pò di pazienza, ma sono certa che con l'impegno e l'attenzione immediata che ha posto alla questione sarà un viaggio da percorrere assieme.
Dott.ssa Federica Viola

Dott.ssa Federica Viola Psicologo a Como

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21 SET 2022

Gentile mamma,
Il pasto non è mai solo un momento legato al nutrirsi, è qualcosa che coinvolge molto le relazioni. Secondo me una consulenza con un* psicolog* potrebbe esserle maggiormente d'aiuto per capire di cosa ha realmente bisogno il suo bambino.
Se ha piacere sono a disposizione.
Cordiali saluti
Serena Costa psicologa dell'infanzia e blogger di Connettiti alla psicologia dei bambini

Dott.ssa Serena Costa Psicologo a Giovo

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