Consigli sul mio malessere

Inviata da Chiara · 11 ago 2021

Buongiorno, è da un paio di mesi che c’è qualcosa che non va in me..mi sento sempre insoddisfatta di ciò che faccio, triste e ho ricominciato ad avere episodi di abbuffate che per diversi mesi non avevo più.. riflettendo ho capito che questo malessere è iniziato quando hanno riaperto le attività a maggio dopo le chiusure di inverno e primavera scorsi.. infatti durante i mesi precedenti a maggio stavo bene e mi sentivo serena, ora no. Forse perché mi ero creata una routine che mi piaceva, nonostante le tante restrizioni di quel periodo. Soltanto che questo malessere ormai prende il sopravvento su tutto: dubbi sulla relazione con il mio ragazzo, alimentazione che mi porta ad abbuffarmi, lavoro che mi fa sentire insoddisfatta etc.. da cosa può dipendere tutto questo?
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Miglior risposta 12 AGO 2021

Buongiorno Chiara,
Le “abbuffate” esprimono un disagio che andrebbe approfondito.
Avrei bisogno di farti un po’ di domande per verificarne l’origine.
Ti incoraggio a intraprendere un percorso di supporto psicologico che possa aiutarti a recuperare il tuo equilibrio e riprendere in mano con serenità la tua vita ordinaria
Rimango a disposizione e ti auguro il meglio
Dott.ssa Oriana Parisi

Dott.ssa Oriana Parisi Psicologo a Bari

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17 AGO 2021

Buongiorno Chiara come han detto anche altri colleghi sicuramente il periodo del covid, all'interno di molti aspetti negativi, ha creato una condizione di chiusura che è stata da tutela per alcune dinamiche per molte persone che quindi sono state meglio. Anche per alcuni dei miei pazienti è stato così. E probabilmente la riapertura la possibilità di nuovo di scegliere e quindi anche di sbagliare oltre che l aumentare dei contesti frequentabili ha risvegliato tali dinamiche e quindi poi creato la sintomatologia della abbuffate. Naturalmente questa è solo un'opinione sulla base di quello che lei scrive poi a livello soggettivo è giusto effettuare una consulenza o un percorso più specifico che possa aiutarla in maniera più strutturata. Naturalmente a disposizione. Le auguro il meglio.

Dott. Matteo Peli Psicologo a Cellatica

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15 AGO 2021

Ciao Chiara, durante i mesi di lockdown ha creato una routine che le ha permesso di sentirsi al sicuro, serena e protetta anche dall'eventuale contagio da Covid-19. Tuttavia, nel momento in cui si è cominciati a tornare alla vita "normale", i sentimenti di sicurezza e protezione che prima provava, sono venuti a mancare e sono sopraggiunte altre emozioni come paura e angoscia che, probabilmente, sta cercando di gestire attraverso le abbuffate. Avrei in mente alcune domande da farle, ma nel frattempo le consiglierei di intraprendere un percorso di supporto psicologico che permetta di comprendere ciò che la porta a mettere in atto le abbuffate e che le permetta di affrontare questa situazione che sta vivendo nel modo migliore.
Resto a sua completa disposizione per qualsiasi dubbio
Dott.ssa Francesca Araneo

Francesca Araneo Psicologo a Pescara

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13 AGO 2021

Gentile Chiara,
Durante il confinamento alcune persone sono riuscite a vivere meglio la chiusura perché si sono sentite libere dalle pressioni sociali, perché consideravano la casa come un luogo rassicurante dove si può controllare tutto e accettavano la restrizione della libertà in nome della sicurezza e dell’equilibrio..
I temperamenti che possono aver sofferto di più per le riaperture potrebbero essere i più introversi o coloro che hanno una scarsa stima di sé, o che soffrono di un eccessivo bisogno di controllo in mezzo agli altri o ancora coloro che non sono soddisfatti della vita che conducono e desiderano un cambiamento.
Questo disagio può essere accompagnato da sintomi quali stress, ruminazioni mentali, depressione, o certi comportamenti alimentari sbagliati.
Le “abbuffate” da lei descritte potrebbero costituire un meccanismi di difesa dalle difficoltà nella gestione delle emozioni negative: il cibo diventa una sorta di rifugio familiare e per un po’ il livello di stress diminuisce.
Proprio questi comportamenti, soprattutto se si ripetono nel tempo, non devono mai essere sottovalutati. Al contrario devono essere esaminati con grande attenzione da uno specialista: la comprensione del disturbo passa infatti da una valutazione individualizzata.
La incoraggio quindi vivamente a consultare uno specialista: solo così potrà individuare l’origine del disturbo ed essere aiutata a superarlo.
Nel frattempo, per ridurre il malessere e non compromettere come lei teme la relazione col suo ragazzo, potrebbe essere utile mantenere una sorta di diario in cui associare gli stati emotivi con i comportamenti alimentari sbagliati, elaborare nuovi progetti cercando di capire quale lavoro potrebbe soddisfarla, esercitare un’attività fisica o magari praticare un po’ di mindfulness.
Un cordiale saluto
Dott.ssa Elisabetta Falcolini

Dott.ssa Elisabetta Falcolini Psicologo a Sansepolcro

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13 AGO 2021

Ciao Chiara,
come altre colleghe hanno sottolineato, il miglior consiglio che posso darti è quello di rivolgerti ad uno specialista.

I sintomi che hai presentato fanno pensare ad un malessere profondo ed importante, nulla che non possa essere superato, bada bene, ma sicuramente un qualcosa a cui prestare le dovute attenzioni!

Ti consiglio di rivolgerti ad uno specialista ed affrontare, serenamente ma in modo deciso, ciò che provi in questo momento.

Sono certa che questo potrà darti il sollievo che stai cercando!

Dott.ssa Rosita Del Medico Psicologo a Roma

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12 AGO 2021

Ciao Chiara,
probabilmente hai un sintomo di quello che viene definito bulimia ossia un disturbo alimentare serio. Tale disturbo può essere diagnosticato è necessario fare dei colloqui psicologici Seri. Anche i sentimenti che definisci come tristezza e insodfisfazione sono correlati a un problema descritto come disforia che spesso è collegata alla bulimia. Il fatto che tu stessi meglio nel periodo di lock down non è inusuale. Anzi molti ragazzi e giovani adulti che seguo si sono sentiti meglio quando potendo stare a casa, ci si poteva rilassare e dedicarsi con lentezza alle proprie abitudini e tendevano a chiudersi nel proprio guscio e diventare abitudinari. Ma il sale della vita è nel rischio, nella sfida nel mettersi alla prova, avanzando nonostante gli eventuali errori e fragilità. Così si consolida la propria autostima e la fiducia in se stessi e nelle proprie capacità di affrontare gli imprevisti quotidiani. Bisogna riprendere l'abitudine a saper tollerare la frustrazione e ciò si impara solo uscendo nel mondo reale,confrontandosi con Altri da Sé che cercano il loro posto nel mondo.
Cordiali dsluti
Dr. ssa Giulia Pesce

Dott.ssa Giulia Pesce Psicologo a Savona

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12 AGO 2021

Buongiorno Chiara,
Seguo con attenzione la tua preoccupazione.
Le abbuffate esprimono il disagio che vivi internamente dovuto alla tua insoddisfazione attuale.
Ti consiglierei di intraprendere un percorso psicologico all'interno del quale potrai riacquistare il tuo benessere.
Resto a disposizione anche online se vorrai.
Cordiali saluti.

Dott.ssa Margherita Romeo

Dott.ssa Margherita Romeo Psicologo a Roma

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12 AGO 2021

Carissima Chiara,
come percepisci giustamente le abbuffate sono uno strumento con cui stai manifestando un forte disagio.
Andare a capire le origini attraverso un sostegno con un professionista, capire i pensieri ed i ragionamenti potrebbero certamente aiutarti a comprendere le ragioni sia del tuo comportamento sia della tua insoddisfazione.
Sono a disposizione
Un caro saluto
Dott.ssa Stefania Barbaro
(ricevo anche on line)

Dottoressa Stefania Barbaro Psicologo a Milano

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