Compagno intollerante
Buongiorno.
Sto col mio compagno da 2 anni e mezzo e abbiamo un figlio di 15 mesi.
E non ce la faccio più.
A volte, cercando di smorzare e di fargli capire come si comporta, lo chiamo Furio come il personaggio di Verdone. Il mio compagno però è peggio, molto peggio.
Lui, nei momenti di tranquillità, ammette che forse dovrebbe andare da uno psicologo, ma tra l'orgoglio e la situazione economica non ci andrà mai.
Non abbiamo complicità, sta sempre a puntare il dito su di me e su tutte le persone che gli capitano a tiro e questa cosa non la sopporto. Ha sempre ragione lui, lui non sbaglia mai e davanti all'evidenza cerca di trovare una giustificazione oppure si sta zitto e basta. Una volta mi ha fatto una sfuriata perché nell'attesa che trovasse parcheggio, ho chiuso la porta di casa a chiave (stavamo al piano terra e la porta si apriva con la maniglia anche dall'esterno). Se glielo dico adesso, ancora pensa di avere ragione. Ogni movimento che faccio, devo stare attenta che tutto sia perfetto, perché altrimenti impazzisce.. qualche giorno fa mi ha fatto una sfuriata al supermercato perché in un momento di distrazione avevo dato per scontato che il costo di una bottiglia d'acqua fosse "a bottiglia" e non "al litro".. e non dovevamo neanche comprarla, stavamo solo parlandone. Una sfuriata per queste cose!!! Addirittura ha detto che se faccio questo errore banale, non può fidarsi di me per cose più importanti, che se dovessi andare io a fare un bonifico magari potrei sbagliare l'importo, ecc. Ovviamente per cose più serie metterei più impegno nel calcolo, ma stavamo parlando di quanto fosse cara una bottiglia di acqua che neanche dovevamo acquistare!!! Si arrabbia se dimentico di abbassare la temperatura dello scalda acqua elettrico, e poi se lo scorda pure lui. Cioè alla fine siamo esseri umani, se lui se lo scorda pazienza, lo abbasso io. Viceversa diventa un dramma, io sono irresponsabile, io sono superficiale, me ne frego, sono ritardata, non so fare 2+2 e così via con le offese ogni volta che una mosca gli passa davanti. Giudica tutti, sono tutti sbagliati. Giudica il tizio con la macchinina perché è troppo ricco, giudica quello che è troppo povero perché non ha voluto fare niente nella vita. Ne ha sempre una per tutti e io sono costantemente sotto giudizio. Per di più lavora da casa, quindi non riposo mai. Sto soffrendo e non vedo l'ora che il bimbo vada all'asilo per tornare a lavorare.. perché si dimentica pure che se non lavoro è perché abbiamo avuto un bimbo e viviamo lontani dalle nostre famiglie. Poi ieri addirittura, era a letto con nostro figlio che non comprende il pericolo e cerca sempre di buttarsi dal letto, e mi ha chiamato arrabbiato perché non vuole stare da solo con lui a letto. Ha detto "non voglio questa responsabilità!!" Ma è tuo figlio, è tua responsabilità da quando l'hai messo la mondo!!! Quindi ovviamente anche quando lui non lavora, nostro figlio è sempre sotto la mia responsabilità, anche perché lui il fine settimana vuole "rilassarsi". Nel frattempo io ogni tanto crollo dallo stress e mi vengono crisi di pianto perché non ho nessun supporto, mai, da quando è nato. Perché quando lui si è preso il congedo di paternità, se l'è preso come ferie e non per aiutarmi. Poi si stupisce se non ho mai voglia di fare l'amore, e si arrabbia perché mi sente fredda. Provo a spiegarglielo, ma si arrabbia ancora di più perché per lui il problema sono io e se incolpò il suo comportamento è solo perché non voglio ammettere che sono io il problema. In tutto ciò, io sto impazzendo. Sono sull'orlo di una crisi di nervi, non ho nessuno con cui sfogarmi, nessuno che provi a spiegargli che deve cambiare. Ogni tanto sua sorella ci ha provato ma si è arrabbiato ancora di più con lei perché non deve intromettersi. In più non ho ancora un mio stipendio per poter andare da uno psicologo che mi aiuti ad essere abbastanza forte da non perdere la testa. Non mi sento più una donna, anzi non mi sento più una persona. Sono la tata di casa.