Come si fa a convivere con la consapevolezza di essere secondi in tutto?

Inviata da Sara · 15 mag 2023 Autostima

Salve, ho 25 anni, sto con il mio ragazzo da 4 e mi sono resa conto che tutto ciò che per me è stato speciale e nuovo, in realtà è stato un ripetersi per lui. Siamo coetanei e pur avendo avuto più storie precedenti, con lui ho potuto sperimentare molteplici prime volte, sia in ambito quotidiano che in quello sessuale. Non so perché abbia avuto questa rivelazione, è stato un giorno in cui stavo provando una forte emozione positiva e questo pensiero è arrivato all'improvviso. Gli ho chiesto se ci fosse stata almeno una prima volta con me, se con me avesse fatto qualcosa che non ha mai fatto e la risposta non è stata quella che speravo tanto di avere. C'è stato un silenzio seguito poi da un suo imbarazzato "sicuramente ci sarà stato solo che adesso non mi viene in mente" chiaramente detto per non farmi rimanere male. Ha avuto una sola ragazza prima di me, una storia durata 4 anni, lei lasciò lui. Onestamente non credo di essermi mai sentita all'altezza esteticamente, ma è qualcosa che posso "ignorare" pensando che gli occhi con cui mi vedo io non necessariamente sono gli stessi con cui mi vede lui e a prescindere non posso fare altro che accettare il dato di fatto e non pensarci più. Al contrario, ho difficoltà a provare emozioni positive quando ho una qualsiasi esperienza con il mio ragazzo, ho difficoltà a volerne fare di nuove perché non so come sentirmi. Ad esempio: ha fatto tanti viaggi importanti con la sua ex, io non ho mai viaggiato e nelle mete verso cui abbiamo progettato di andare (prima di avere questa mia rivelazione) perché vorrebbe ritornarci, ci è già stato con lei e io non so come comportarmi: da un lato non voglio sentirmi a disagio tutto il tempo mentre mi sforzo di non pensare che in ogni luogo ha un ricordo speciale con la sua ex (essendo state anche le sue prime volte); dall'altro penso che forse andarci sia giusto per poter creare un legame solo nostro con i luoghi, formando nuovi ricordi a cui pensare, "rompendo l'esclusività" precedente; tutto però con la questione del disagio sopracitata. Non so, questa cosa mi sta facendo sentire ogni giorno meno speciale, come se il sentirmi felice quando provo cose nuove sia una cosa stupida, una cosa che non vale quella mia felicità perche la provo pensando sia condivisa quando in realtà non lo è. Si tratta di una sensazione che faccio fatica ad etichettare, a gestire e a superare.

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