Come posso vivere come una normale ragazza di 20 anni?

Salve Grace, io innanzitutto farei un attimo il punto della situazione:
1. dici di sentirti sempre un passo indietro ai tuoi colleghi di università: ciò mi fa pensare che hai superato con profitto la scuola dell'obbligo e le superiori fino al diploma, ciò ti ha permesso di iscriverti all'università;
2. ti senti un passo indietro, questa espressione mi fa pensare che, magari ci sono colleghi di università che hanno dato più esami, e tuttavia tu né hai dati diversi: E' così? Ho indovinato? Credo di sì dato che non hai detto che non sei riuscita a dare neanche un esame.
Se fai questo semplice fact checking (verifica dei fatti) puoi placare la tua ansia di non fare nulla di buono, perché in ambito scolastico ed accademico hai fatto molto di buono.
Poi credo sia opportuno che ti ponessi delle domande e che provassi a rispondere da sola o con l'aiuto di un/a professionista.
Tipo: da chi vorresti sentirti amata? Cosa è per te abbastanza? Cosa dovrebbe accadere per dire che hai lasciato un segno nella vita di qualcuno?
Come hai detto tu nelle prime battute del tuo post, hai solo vent'anni. Il tempo dei bilanci è molto molto lontano. Eppure parli come se il tuo tempo fosse già scaduto. Sono sicuro che hai molte qualità e che hai già fatto molto di buono. Per superarti, migliorarti, per realizzare i tuoi sogni, hai tutta una vita... anche per trovare un amore. Il percorso di autorealizzazione non è sempre lineare, non funziona che bisogna rimanere agganciato al treno delle tappe che fanno i tuoi pari e se non ci riesci rimarrai per sempre indietro o tutto sarà vanificato, non funziona così. L'autorealizzazione si raggiunge, quasi senza accorgersene, impegnandosi nei compiti del presente e divertendosi nei momenti di tempo libero. Un primo passo è quello di abbassare il volume della voce che ti dice che devi fare di più, devi dare più, essere di più. Il secondo passo è vivere il tuo presente momento per momento, sia esso fatto di studio o di tempo libero. Nelle relazioni, guarda l'altro, il suo viso, ascolta ciò che ti dice e la sua voce, non stare dentro i tuoi pensieri, stai nel flusso della relazione e delle emozioni che tu susciti e che gli altri suscitano in te: vedrai che senza accorgertene sentirai quell'amore che cerchi.

Salve Grace, a volte mantenere viva la narrazione in cui ci si identifica nel fallimento, è un modo per perpetuare una situazione in cui non ci si mette in condizione di fallire, in quanto ci si considera perdenti in partenza. E' una strategia difensiva che ad un certo punto diventa una gabbia, si irrigidisce eccessivamente e ci porta molta sofferenza. D'altro canto, abbandonare tali difese è molto più difficile che mantenerle, in quanto la nostra psiche tende a condurci nel conosciuto piuttosto che nell'ignoto (il cambiamento). Sono aspetti complessi che andrebbero elaborati all'interno di una terapia personale, che le permetterebbe di percorrere la via del cambiamento gradualmente in un processo terapeutico.
Le auguro il meglio e rimango a disposizione, se volesse, per un percorso terapeutico, anche on line.

Federica Flammini

Salve,
resto disponibile se vorrai crearti uno spazio tuo personale di ascolto e supporto per gestire al meglio questa situazione.
Cordiali saluti.

Dott.ssa Margherita Romeo

Buongiorno Grace.
Il senso di disagio che provi traspare dalle tue parole in maniera palpabile. Questa preoccupazione andrebbe inquadrata, accolta e compresa e, ti dirò, hai già fatto un grande passo scrivendo in questa piattaforma. Se hai bisogno di uno spazio d'ascolto in cui confrontarti con te stessa, non esitare a contattarmi. Ricevo anche online.

Resto a disposizione
Dott. Francesco Mangiafico

Cara Grace,
è toccante ciò che scrivi. Senti il peso di un confronto svantaggioso che fai tu stessa tra te e gli altri in cui emerge, da queste poche parole, quanto tu ti senta “non abbastanza”… amabile, in grado di far qualcosa di buono, essere qualcuno ecc.
Molto probabilmente guardi nella direzione sbagliata, indossando lenti che ti fanno vedere in modo parziale o distorto ciò che, appunto, ti sembra di vedere.
Ti consiglio di intraprendere un percorso mirato con un professionista in modo da lavorare su quanto alimenta il tuo sentirti così, la tua ansia e le tue paure di non essere all’altezza.
Io resto a tua disposizione per aiutarti.
Augurandoti il meglio, ti invio un caro saluto!
Dr.ssa ASIGNORELLI (sedute anche online)

Grace cara,
le tue parole smuovono in me una tenerezza umana che mi attraversa sino in profondità. Ho la sensazione di avere davanti una giovane donna, che non percepisce la sostanza del suo essere, che nutre la sua autostima confrontandosi con l'altro, un altro sempre migliore di lei e così questa piccola grande donna si ritrova a confermare il poco valore che ha di sè. Ecco, non si tratta di stabilire il tuo valore ma di conoscerlo, riconoscerlo e valorizzarlo. La spensieratezza e meravigliosa serenità che ora tanto ti manca è nascosta sotto un cumulo di pensieri negativi, di bassa autostima e insicurezze; io sono certa che assieme alla presenza sensibile, gentile, attenta di un terapeuta potrai far esperienza di ciò che l'altro vede di te, e attraverso i suoi occhi riscoprirti, stupendoti di quanto potenziale tu possiedi. Grace, la cura e gentilezza che hai di te stessa è direttamente proporzionale alla serenità con cui affronti la tua età e la vita in generale.
Io sono quì a tua disposizione, qualora voglia iniziare questo percorso di autorealizzazione insieme.
Ti abbraccio forte, un caro saluto.
Dott.ssa Guercioni Clarissa

Salve Grace, mi spiace molto per la situazione che descrive poichè comprendo il disagio che può sperimentare e quanto sia impattante sulla sua vita quotidiana. Ritengo fondamentale che lei possa richiedere un consulto psicologico al fine di esplorare la situazione con ulteriori dettagli, elaborare pensieri e vissuti emotivi connessi e trovare strategie utili per fronteggiare i momenti particolarmente problematici onde evitare che la situazione possa irrigidirsi ulteriormente.
Credo che un consulto con un terapeuta cognitivo comportamentale possa aiutarla ad identificare quei pensieri rigidi, disfunzionali e maladattivi che le impediscono il benessere desiderato mantenendo la sofferenza in atto.
Resto a disposizione, anche online.
Cordialmente, dott FDL