Posso ancora vivere una vita normale?

Inviata da Miriam · 5 ott 2022 Autorealizzazione e orientamento personale

Mi è successo questo. Da piccola ero una bambina socievole, ho avuto tante amiche e una vita normale. Parlo di asilo, elementari e medie. Avevo tanti interessi e facevo sempre le cose che mi piacevano, ero anche molto intelligente ed ero brava in tutto e questo mi faceva essere molto apprezzata dai miei genitori e dagli insegnanti.
Dalle superiori le cose sono un po' andate male, i miei genitori si sono lasciati e mia madre ha cominciato a diventare molto oppressiva nei miei confronti invece mio padre ha cambiato città ed è stato del tutto assente da quel momento.
Mia madre ha cominciato a decidere per me sullo studio e sulla mia vita sociale fino a farmi isolare e a farmi studiare quello che lei riteneva fosse più utile per me non permettendomi più di dedicarmi alle cose che mi piacevano, era molto pressante e dovevo portare sempre il massimo dei voti in una scuola difficile e che non mi piaceva e dove ho anche subito bullismo.
E non ho più avuto delle amiche essendo stata ai tempi una persona tranquilla e che non sentiva ancora la spinta sessuale.
Dalla fine delle superiori è cambiato tutto, non sono riuscita a superare i test di medicina perchè ho avuto una forte paura di dover intraprendere quel percorso e di non poter più vivere le cose che mi piacevano e mi sono chiusa in me stessa e con il tempo ho cominciato a non uscire più di casa se non poche volte e sempre con mia madre perchè non sono riuscita più a farmi delle amicizie.
Da allora non sono riuscita più a riprendere gli studi e ad avere una vita normale, sono stata principalmente in casa e ho sofferto molto il non poter più essere la me che ero prima e di non aver potuto avere la realizzazione che volevo per la mia intelligenza.
Adesso ho trent'anni e non voglio pensare che ormai la mia vita è andata così e che non cambierà mai niente. Se provo a intraprendere qualunque cambiamento come uscire con qualcuno o studiare o anche solo andare a vivere da sola sto molto male e provo un'ansia molto forte che mi blocca e non mi fa fare più niente.
Sono ancora una persona socievole e non ho paura di stare con gli altri, di mostrare me stessa e non ho paura di impegnarmi nello studio. Ma sento quest'ansia verso l'esperienza che devo riprendere a fare dopo tanti anni che mi blocca.
Volevo chiedervi secondo voi a cosa è dovuta quest'ansia e se quello che vivo ha un nome e se se ne esce in qualche modo.
E anche se secondo voi se andassi in terapia riceverei un aiuto graduale per riprendere a fare le cose perchè io non me la sento di riprendere subito e in poco tempo.
E infine quanto l'oppressività di mia madre e l'assenza di mio padre hanno potuto farmi chiudere in questo modo.

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Miglior risposta 6 OTT 2022

Cara Miriam
Mi viene da dirti che a 30 anni, ma anche se ne avessi 50 o 60, hai tutto il diritto di vivere una vita soddisfacente per te.
Hai intrapreso un percorso di vita che non riconosci e adesso senti il bisogno di riprendere in mano la tua vita. Questo riconoscimento che fai mi sembra gia' un buon punto di partenza. Non e' facile liberarci dal peso delle aspettative degli altri. Ma tu hai un ottima capacita' analitica e sai gia' cosa puo' aver determinato questo cambiamento di rotta rispetto a quello che sente essere la tua natura.
Un percorso terapeutico ti aiuta sicuramente a sostenere questa tua voglia di cambiamento. Un cambiamento graduale che avverra' rispettando la tua capacita' di tollerare e godere della tua tuova te.
Ti auguro il megli e io rimango a tua disposizione per qualunque cosa
Saluti
Dott.ssa Emanuela Tornabene

Dott.ssa Emanuela Tornabene Psicologo a Palermo

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7 OTT 2022

Cara Miriam.
Rispondendo alle sue ultime tre questioni.
ll sintomo che lei descrive e definisce è un'angoscia pervasiva, nota anche come ansia.
Sì, se iniziasse un percorso psicologico affronterebbe la questione gradualmente, qualsiasi percorso intraprenderà non risolverà il sintomo da un giorno con l'altro.
Riguardo ai suoi genitori, non è utile affermare una correlazione causa effetto con il suo sintomo, ma, considerando quanto racconta in queste righe, sicuramente la relazione con sua madre sarebbe un punto da indagare all'interno del percorso.

Un caro saluto.

Dott. Davide Boifava

Dott. Davide Boifava Psicologo a Milano

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6 OTT 2022

Salve Miriam,
Lei ha raccontato con lucidità e chiarezza la sua vita, così come le emozioni e gli stati d'animo che la accompagnano in questo periodo.
Un percorso di psicoterapia potrà essere l'occasione per riprendere in mano la sua vita, affrontare le ansie e le paure.

Un caro saluto a lei.
Dr.ssa Melania Celardo

Dott.ssa Melania Celardo Psicologo a Villorba

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6 OTT 2022

Buongiorno Miriam, innanzitutto grazie per la tua condivisione. Comprendo la situazione che descrivi, e le fatiche che riporti. Hai mai pensato di intraprendere un percorso di terapia? parlare con uno specialista potrebbe aiutarti ad esplorare ed elaborare quelle che sono le tue difficoltà che sembrano esserci, e che forse non hanno ancora trovato uno spazio adeguato dove poterne parlare.
Resto a disposizione!
AV

Dott.ssa Antea Viganò Psicologo a Pessano con Bornago

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6 OTT 2022

Buonasera Miriam, sembra tu sia stata risucchiata da un buco nero. L'ansia si accresce da tutto quello che fai per evitarla. E tu hai evitato tanto, troppo. Ora per ogni cosa che cerchi di fare per uscire dall'isolamento ti provoca ansia. Ormai sei adulta non puoi più attribuire la colpa ai tuoi genitori. Dovremmo lasciarsi il passato alle spalle e cominciare a correre dei rischi.
Prima cominci, prima ne esci.
Cari saluti.
Dott. Andrea Bottai - Firenze

Dott. Andrea Bottai Psicologo a Firenze

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6 OTT 2022

Gentile Miriam,
Le sue domande meritano un loro spazio per poter essere esplorate. Certamente un percorso di psicoterapia le può offrire l’opportunità di farlo accompagnata dal professionista che sceglierà.
Rimango a disposizione
Un saluto
Dott.ssa Laura Perdisci

Dott.ssa Laura Perdisci Psicologo a Cagliari

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6 OTT 2022

Ciao Miriam, grazie per aver condiviso un pezzo della tua storia e del tuo vissuto con noi. Una storia ricca e particolarmente intensa per te. Da quello che racconti emerge che hai dovuto affrontare dei grossi cambiamenti e posso immaginare quanto sia stato doloroso per te. L’assenza della figura paterna e il dover abbandonare e sacrificare i propri interessi, piaceri e progetti, sentendoti addosso il peso delle aspettative dev’essere stato difficile e magari a volte soffocante. Per prima cosa ti volevo dire che il solo scrivere e raccontarti qui è un grande passo, in quanto dimostra che c’è il desiderio di cambiare, di riprendere in mano la tua vita e di ritrovare o scoprire te stessa. Iniziare questo tipo di percorso, dopo un periodo così lungo e sofferente, come il tuo, dimostra che hai una grande forza. Come puoi immaginare e come hai scritto, ci vuole tempo per riabituarsi, acquisire sicurezza e ritornare ad uscire e riattivare così la propria vita. La terapia è un’ottima soluzione in quanto ti permette di approfondire la tua ansia e, sbilanciandomi un po', anche il ritiro sociale che hai manifestato a seguito della non amissione a medicina. Il percorso terapeutico piò aiutarti a rileggere la tua storia accompagnandoti a rispondere alle domande che tu ti stai ponendo, ma soprattutto può fare emergere e prendere in mano le emozioni e i vissuti che sottostanno le tue esperienze e che in parte stai già iniziando a considerare, come l’assenza e l’oppressione. Nella stanza terapeutica hai la possibilità di indagare meglio questi vissuti comprendendo se effettivamente sono stati l’input per il tuo ritiro. Iniziando il cammino terapeutico potrai scoprire tutti i vari sassolini della tua vita, questo ti permetterà di essere consapevole della tua storia e dei tuoi vissuti, di provare ad elaborarli. Grazie a questo percorso di riconoscimento potrai distaccarti riuscendo in questo modo a riprendere in mano la tua vita.
Spero che la tua forza, che ti ha spinto a scrivere, ti porti anche ad intraprendere un percorso terapeutico in modo che tu posso ritrovare una parte di te che è stata abbandonata, ma anche scoprire le risorse e le possibilità che hai per riprendere in mano la tua vita.
Buona giornata
Dott.ssa Marta Colombo

Dott.ssa Marta Colombo Psicologo a Legnano

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6 OTT 2022

Cara Miriam, sicuramente la separazione dei suoi genitori e tutto quello che ne è conseguito hanno avuto delle influenze su di lei, cosi come ogni situazione che viviamo. Per capire a cosa sia dovuta quest'ansia che la blocca sarebbe utile approfondire la sua storia, in modo da comprenderla fino in fondo e riuscire, in qualche modo, a gestirla in modo graduale, cosi da poter prendere in mano la sua vita e vivere più serenamente le opportunità che le si presenteranno.
Resto a disposizione, anche online, un caro saluto, dott.ssa Sara Manzoni.

Dott.ssa Sara Manzoni Psicologo a Treviglio

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6 OTT 2022

Buongiorno Miriam,
sono molto dispiaciuta per le difficoltà che riferisce, ma con la giusta motivazione che intravedo dalle sue parole, può riuscire a raggiungere i suoi obiettivi e riprendere la solarità che le appartiene. Ricevere uno spazio di supporto che la accompagni in questo processo, le può essere d’aiuto per avere una focalizzazione più chiara e tenere alta la spinta motivazionale. Resto a disposizione se ne vorrà parlare.
Un caro saluto.
Dott.ssa Myria Laghi

Dott.ssa Myria Laghi Psicologo a Porto d'Ascoli

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6 OTT 2022

Salve Miriam, mi spiace molto per la situazione che descrive poichè comprendo il disagio che può sperimentare e quanto sia impattante sulla sua vita quotidiana. Ritengo fondamentale che lei possa richiedere un consulto psicologico al fine di esplorare la situazione con ulteriori dettagli, elaborare pensieri e vissuti emotivi connessi e trovare strategie utili per fronteggiare i momenti particolarmente problematici onde evitare che la situazione possa irrigidirsi ulteriormente.
Credo che un consulto con un terapeuta cognitivo comportamentale possa aiutarla ad identificare quei pensieri rigidi, disfunzionali e maladattivi che le impediscono il benessere desiderato mantenendo la sofferenza in atto e possa soprattutto aiutarla a parlare con se stessa utilizzando parole più costruttive.
Credo che anche un approccio EMDR possa esserle utile al fine di rielaborare il materiale traumatico connesso ad eventi del passato che possono aver contribuito alla genesi della sofferenza attuale.
Resto a disposizione, anche online.
Cordialmente, dott FD Logiudice

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6 OTT 2022

Salve Miriam,
Grazie per aver condiviso un pezzetto della sua vita.
Sarebbe utile , come scritto dal mio collega, intraprendere un percorso psicologico. Con il supporto di un terapeuta rifletterá così sui pensieri e vissuti emotivi al fine di trovare strategie utili per il suo benessere e risorse che sono sicuro lei abbia per gestire l'ansia che da come descrive è invalidante in ogni contesto.
La terapia è uno spazio tutto suo, in cui sperimentare con gradualità le sue sensazioni e le sue emozioni.
Resto a disposizione

Dott.ssa Lucia D'Anello

Dott.ssa Lucia D'Anello Psicologo a Bologna

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6 OTT 2022

Buongiorno Miriam, nel suo messaggio leggo il desiderio di cambiare una situazione che la sta opprimendo e partire da una motivazione forte è già un buon primo passo. Farsi accompagnare da un professionista in questo percorso le permetterebbe di imparare a gestire l'ansia, ma ancora prima di imparare ad ascoltarla. Tutte le emozioni che proviamo ci stanno comunicando qualcosa e a volte capita che ci facciamo sopraffare senza però capire perché ci capita questo. Siamo pezzi di una storia che comincia ancora prima della nostra nascita, riuscire a leggere il nostro romanzo, costruire una trama che sia per noi priva di rotture o almeno capire quali sono le rotture, ci aiuterà a comprendere il modo in cui vogliamo davvero inserirci in quel romanzo e come scriverne una parte nostra. Ognuno di noi riesce a strutturare una propria modalità d'essere attraverso le relazioni che ha vissuto e interiorizzato. Capire il modo in cui noi viviamo e sentiamo queste dinamiche ci aiuta ad aggiungere un mattoncino di consapevolezza importante per il raggiungimento di un benessere psicologico.
Le auguro un grande in bocca al lupo.
Dottoressa Teresa De Magistris

Dottoressa De Magistris Teresa Psicologo a Torino

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6 OTT 2022

Cara Miriam,

non dev'essere stato facile affrontare queste difficolta' fino a ora, tuttavia fino a che l'attribuzione del suo blocco sarà riversata esclusivamente sui suoi genitori, non potrà prendersi la responsabilità del cambiamento. La invito a intraprendere un percorso sistemico-relazionale, finalizzato ad approfondire la sua storia alla luce dei contesti di appartenenza in cui è inserita.
Sono a sua completa disposizione per qualsiasi approfondimento, anche online.

Dott.ssa Francesca Orefice.

Dott.ssa Francesca Orefice Psicologo a Bologna

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6 OTT 2022

Buongiorno Miriam,
si faccia supportare da un/una terapeuta per costruire gradualmente una nuova progettualità professionale e di vita soddisfacente per lei, gestire l'ansia, le paure e le relazioni familiari, tornare ad attingere dalle sue risorse personali per ricostruire una buona socializzazione. Ford diceva: "Gli ostacoli sono quelle cose spaventose che vedi quando togli gli occhi dalla meta". Provi a costruire dunque nuove mete che la stimolino e cerchi un sostegno per i timori che al momento la bloccano.
Le faccio tanti auguri
Dott. Giovanni Iacoviello

Dott. Giovanni Iacoviello Psicologo a Bergamo

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