Salve, sono una ragazza di 24 anni nata in Italia però ho vissuto all'estero fino a 18 anni, scusatemi se trovate qualche sbaglio nella scrittura perché nn scrivo benissimo l'italiano, adesso vivo in Italia prima ho vissuto in Egitto per 18 anni con la mia nonna perché i miei lavoravano in Italia e poi so tornati in Egitto per vivere tutti insieme e poi ci siamo trasferiti tutti in Italia, ormai da quando ero piccola mi senti da sola questa cosa iniziata da quando avevo 14 anni anche se avevo degli amici però mi sentivo sola tenevo tutto dentro stavo sempre dentro la mia camera a piangere soffrendo da sola e quello che mi faceva rimanere più male che i miei nn mi hanno aiutata crescendo mi so imparata a tenere tutto dentro sfugando con il pianto anche se lo so che nn mi aiuterà nn mi piaceva piangere davanti a nessuno però ultimamente mi sento più sola anche perché ho gli amici visto che mi so trasferita qui nn ho più nessuno quando mi siedo con delle persone mi metto lì solo per ascoltare nn riesco a parlare ho paura di sbagliare quando sto al centro dell'attenzione mi agito e mi agida di più vedendoli che mi fissano per quello evito di parlare e ultimamente mi arrabio subito e a volte voglio urlare o mi sento urlare dentro di me , mi tremano le mani e tutto il corpo quando mi agito e quando guido la macchina mi vengono sempre gli allucinazioni che una macchina mi verrà adosso ho di cadere da un ponte e a volte di cadere da un palazzo nn so che devo fare nn voglio che gli altri pensano che io so pazza perché nn lo sono solo che ultimamente nn riesco a controllarmi mi sento un'altra persona ....che devo fare?
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10 SET 2023
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Gentile Sara,
da quanto racconta si deduce che l'origine del suo disagio è da collocare in un contesto familiare non ottimale riguardo agli aspetti emotivo-affettivi che non ha favorito lo sviluppo di un buon livello di autostima.
A ciò si è aggiunto, col trasferimento in Italia, un senso di estraneità e forse un complesso di inferiorità spiegato non tanto dalle imperfezioni nel parlare/scrivere in italiano quanto probabilmente dalle profonde differenze culturali, religiose e socio-relazionali rispetto al suo paese di origine che la fanno sentire inadeguata.
Infine si rileva un disturbo d'ansia sociale che a volte si accompagna ad attacchi acuti di ansia e panico.
Quello che dovrebbe fare è intraprendere un percorso di psicoterapia preferibilmente cognitivo-comportamentale per risolvere questi disturbi e recuperare il benessere psicofisico.
Cordiali saluti.
Dr. Gennaro Fiore
medico-chirurgo, psicologo clinico, psicoterapeuta a Quadrivio di Campagna (Salerno).
7 SET 2023
· Questa risposta è stata utile per 1 persone
Carissima Sara,
lei sembra tanto timida e insicura.
Tanto tanto sia timida che insicura.
La prego non ne faccia una malattia.
Faccia un bel sorriso e prenda la vita con più morbidezza.
7 SET 2023
· Questa risposta è stata utile per 0 persone
Cara Sara,
grazie per la condivisione mi dispiace per le emozioni negative che sperimenta.
Da quello che racconta il suo percorso di vita non è stato privo di ostacoli ed è comprensibile che emozioni non elaborate e non condivise portino a sviluppare difficoltà di diversa natura.
Credo che la sua problematica non possa essere risolta in questa sede attraverso una chat. Può valutare di intraprendere un percorso terapeutico nel quale imparare gradualmente ad esprimere le sue emozioni, in uno spazio di ascolto empatico e contenitivo.
Qualora ne avesse bisogno sono a disposizione, anche online, per un colloquio.
Un caro saluto,
Dott.ssa Ilaria Tempesta
7 SET 2023
· Questa risposta è stata utile per 0 persone
Cara Sara,
Lei sta attraversando un periodo molto complesso e delicato. La sensazione di solitudine e l'ansia che ha descritto sono chiaramente difficili da gestire. La sua storia di vita, tra l'aver vissuto in Egitto e il trasferimento in Italia, potrebbe aver influito sul suo attuale stato d'animo.
Le suggerirei di cercare un supporto professionale. Uno psicologo o uno psicoterapeuta potrebbe aiutarla a comprendere meglio le sue emozioni e a trovare strumenti per gestirle. La comprensione e l'elaborazione delle sue esperienze passate potrebbero essere fondamentali per il suo benessere futuro.
Inoltre, potrebbe essere utile per Lei considerare l'idea di unirsi a gruppi o associazioni locali che offrono sostegno a persone che hanno vissuto esperienze simili. Questo potrebbe aiutarla a sentirsi meno isolata e a condividere le sue esperienze con altri che possono comprenderla.
7 SET 2023
· Questa risposta è stata utile per 0 persone
Buongiorno Sara,
la tua scrittura è perfetta. Capisco la sofferenza che provi e in poche righe hai già portato molte informazioni che meriterebbero di essere trattate con la giusta importanza. Ogni piccola cosa ha bisogno del suo spazio. Per questa ragione ti invito e ti consiglio di intraprendere un percorso psicologico al fine di collocare ogni tassello nel giusto ordine.
Dott. Orsolini Stefano.
7 SET 2023
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Gentile Sara,
Grazie per la sua condivisione, che è molto intensa e preziosa. E' riuscita a spiegare bene ciò che sta vivendo e la sua sofferenza è comprensibile. Le esperienze di migrazione non sono mai semplici: cambiare luogo, abitudini, relazioni, cultura fa sentire disorientati. Le aspettative a volte si scontrano con la realtà. Spesso ci si sente soli, esattamente come lei descrive nel messaggio.
Diventa importante ricercare dei nuovi punti di riferimento, dopo aver imparato ad ascoltarsi e a guardarsi dentro. In questo, l'aiuto di uno psicologo può essere utile per acquisire delle chiavi di lettura diverse, oltre al fatto di poter liberare le proprie emozioni in un contesto accogliente e confidenziale.
Sono disponibile per un eventuale primo colloquio conoscitivo, nel caso in cui ne sentisse la necessità.
Un saluto cordiale
Dott. Mattia Salamone
7 SET 2023
· Questa risposta è stata utile per 0 persone
Cara Sara, sicuramente abituarsi a tenere tutto dentro non ha aiutato, normale che tu ti senta di urlare o che può cadere tutto intorno...
Sicuramente il trasferimento non è stata una passeggiata, un accumularsi di emozioni tenute dentro ha sviluppato una serie di comportamenti che con gli altri non ci aiutano a relazionarci.
Riprendere un dialogo con te stessa, anche iniziando con un diario, nella lingua che ti è più facile, e poi per imparare a dare un nome alle emozioni, anche colloqui con uno specialista, se ne possono richiedere con il ticket a 30€ presso i CSM delle Asl. Le tue emozioni hanno bisogno di parlare, la stranezza finirà quando saprai dare spazio e rispetto a questa parte. Un saluto.
