Come faccio ad uscire dal limbo?

Gentile lettrice,
come lei ha giustamente riconosciuto, la sintomatologia psicofisica che riporta potrebbe essere legata al suo stato psicologico attuale, da lei descritto con consapevolezza e introspezione. Si rivolga anche a un medico, così che si possa escludere con certezza altre cause fisiche o comunque intervenire da ogni fronte. L’inconsueta condizione che stiamo vivendo in questo momento in qualche modo influisce sulla nostra intraprendenza e sul nostro umore, ma, ancor più, ritengo che questo tipo di preoccupazioni possano essere comuni nei giovani che, come lei, si affacciano all’età adulta ed al mondo del lavoro e dell’indipendenza economica. I giovani adulti, non tanto diversamente dagli adolescenti, si trovano a fronteggiare un periodo di passaggio in cui definiscono la propria identità futura, specialmente dal punto di vista sociale e professionale. Non è necessario avere le idee chiare non appena conclusa la scuola superiore, a volte può essere maggiormente utile concedersi del tempo per capire quello che veramente ci interesserebbe fare piuttosto che buttarsi a capofitto in qualcosa esclusivamente per “dovere”, per accorgersi solo dopo che non è quello che si vuole o non adatto a noi. Provi a focalizzarsi su quello che le piace e la appassiona, ha provato a immaginarsi come si vedrebbe da qui a 10 anni? In vista di un potenziale percorso universitario, ha provato a pensare quali materie l’hanno appassionata di più durante il percorso scolastico? Oppure, se l’università non è tra le sue opzioni, provi a pensare se le è mai capitato di aver trovato particolarmente piacevole o interessante la professione di qualche suo amico, parente o conoscente. Tenga ben presente che la vita è un sentiero che si può percorrere in avanti, ma anche tornare indietro e cambiare strada; possiamo fermarci per un periodo e a tratti correre. Ogni fase è preziosa per non inserire il pilota automatico ma essere sempre consapevoli di chi siamo e come stiamo vivendo. Ritengo che le sue problematiche possano attenuarsi nel momento in cui definisce, anche in minima parte, un futuro che adesso le appare così incerto e sfumato. Se le preoccupazioni dovessero diventare troppo pressanti e intollerabili potrebbe anche considerare l’idea di rivolgersi ad uno specialista psicologo per analizzare più a fondo quelle che sono le sue attitudini e il suo orientamento e per imparare a gestire al meglio questi sintomi che la attanagliano.

Un cordiale saluto

Gentile utente,
pone una questione molto importante e delicata, che sovente porta con sé ansia e preoccupazione. La sensazione della mancanza di un progetto o di uno scopo professionale può lasciare confusi e con un senso di Sé futuro che fatichiamo a cogliere. Il suo corpo le dice chiaramente che c'è qualcosa che merita di essere analizzato che per lei è importante. In questi casi potrebbe essere utile un percorso di orientamento professionale che la aiuti ad individuare quelli che sono i suoi obiettivi, le sue risorse e capacità.
Il fatto che voglia "capire come uscirne" è sicuramente un buon punto di partenza!
Rimango a disposizione,
Dr.ssa Lisa Ribechini

Cara Movida,

quella che descrive è una crisi esistenziale certamente accentuata da questo momento di difficoltà in cui tutto è "in pausa".
Lei si trova in una fase della sua vita particolare: quella in cui avendo concluso la scuola dell'obbligo (un percorso forzato, ma almeno certo) è abbastanza adulta da "spiccare il volo", anche economicamente, e svincolarsi dalla sua famiglia, magari andando successivamente a vivere da sola.
Non è semplice capire qual'è la strada giusta, soprattutto se non ci si sente un pò spronati da chi ci circonda.
Questo momento di quarantena, in cui tutto è un pò sospeso è il momento giusto per riflettere sulla propria vita, individuare degli obiettivi e la strada per raggiungerli.
Se avesse difficoltà a seguire questo percorso da sola, le consiglierei di parlarne con uno psicologo che possa aiutarla a fare chiarezza nella sua vita.
Resto a disposizione, se vorrà scrivermi.
Cordialmente,

Dott.ssa Francesca Pardo

Buonasera Movida, è molto comune alla sua età avere dei dubbi in merito a quale strada sia quella "giusta". Quando ci è difficile individuare la strada giusta "da soli", un buon metodo potrebbe essere quello di fare più esperienze possibili poiché il viverlo sulla propria pelle ci fa capire cosa fa al caso nostro e cosa no. Provi dunque a fare qualche "tentativo" e vedrà che piano piano sarà lei stessa a capire qual è la sua strada!