come dimenticare un torto subito?

Inviata da arianna · 9 ott 2012 Disturbo ossessivo compulsivo

Buongiorno ho 40 anni e potrei essere super felice perchè ho un marito e dei figli magnifici se non fosse che porto il rancore che si trasforma in odio per tutte le persone, anche familiari stretti ..genitori, suoceri, sorelle, cognati, che mi fanno un torto qualsiasi anche insignificante ad esempio se non mi telefonano, se non ricordano eventi importanti della mia vita, se non vengono alle feste o ai pranzi che organizzo e pretendo le loro scuse altrimenti non parlo più a nessuno anche per mesi interi. Così facendo finisce che litigo con tutti e vivo male le mie giornate e le faccio vivere male alla mia famiglia! Come posso fare per imparare a fregarmene e convincermi che sono loro a perdersi qualcosa e non io?e a capire che non posso obbligare gli altri a fare cose che non sentono? é proprio quello che mi fa soffrire.. sapere che loro non sentono il desiderio di chiamarmi, di venire da me, di ricordarsi una cosa a me importante.. perchè io al contrario ricordo sempre tutto, sono dell'idea che se vuoi bene non puoi dimenticarti o fare una cattiveria.....

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Miglior risposta 15 OTT 2012

Vi ringrazio per le gentili risposte e sicuramente avete ragione tutti perchè sono una persona insicura che ha bisogno di continue conferme, affetto ed attenzioni,e non posso pretendere che le persone perdano la loro spontaneità nei miei confronti obbligandole a gesti che non sentano propri, però i torti a cui mi riferivo e per cui soffro di più sono quelli relativi ai miei figli, vi sembra normale che una nonna per tutti i 4 anni di mia figlia non sia mai venuta ad un compleanno perchè li dimenticava? Vi sembra normale che mio cognato non abbia partecipato alla comunione di mio figlio perché lavorava? (nonostante l'avessimo avvertito con largo anticipo )vi sembra normale che mia suocera venga a pranzo a casa nostra e faccia sempre brutti commenti su quello che ho preparato ed invece pretenda che a lei si facciano i complimenti? Vi sembra normale che offriamo una crociera di regalo ai miei suoceri e mia suocera dica a tutti che la camera loro era un tugurio? Vi sembra normale che i miei suoceri mi aspettino con il bimbo in braccio sulle scale quando torno dal lavoro le pochissime volte che chiedo loro di tenermelo, perché hanno fretta? Voglio far presente che non siamo assolutamente litigati e che mio marito tante volte ha fatto presente loro gli sbagli ma si giustificano sempre dicendo che nella vita per loro ci sono altre priorità e che il loro carattere è così!! La mia richiesta era pertanto quella di insegnarmi a superare un torto, a passarci sopra, ma ammetto invece che ho tanta voglia di rendere pan per focaccia....non farei bene???

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26 MAG 2015

Vivi e lascia vivere....stai serena

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11 DIC 2013

Ciao, è un problema che ho anche io,solo che non mi arrabbio più ormai soprattutto perchè era un atteggiamento,più che mio ,ereditato da mia mamma e che mi rendo conto, ora che lei non c'è più che lo riproduco quasi per sentirmela vicina o dentro di me. Inoltre questo finisce per ritorcersi sulle persone che di solito invece ci vogliono davvero bene e che non se lo meritano proprio. Ti faccio capire a cosa sono (forse) passata sopra:
Tu considera che ho perso mia mamma di tumore ed i miei suoceri e mia cognata non sono neanche venuti al funerale con scuse banali,i miei parenti dopo il funerale mi hanno fatto a malapena una telefonata pur sapendo che avevo anche il bambino molto piccolo,mio marito concentrato solo sulsuo maledetto lavoro , mio padre stesso molto distaccato e non distaccato addolorato,per capirci...lo psicoterapeuta da cui ero in cura aveva difficoltà a sostenermi quando mia madre si è aggravata e mi ha CACCIATA non mandata via professionalmente ,CACCIATA per poi farmi delle avances quando mia madre era morta ormai ed io non ero più paziente sua! Questo è solo un piccolo assaggio di altri torti ed atteggiamenti a cui bisogna ribellarsi si, magari non parlando più con chi ci ha fatto soffrire,ma poi NON BISOGNA STARE MALE. NO!

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15 OTT 2012

Grazie per le gentili risposte ma io non sento di avere così tante colpe o meglio è vero che sono una persona insicura che ricerca sempre attenzioni ,affetto e conferme ed è certo che non debba pretendere dagli altri gesti che non sono propri per non perdere la loro spontaneità nei miei confronti tuttavia i torti per cui soffro maggiormente sono quelli rivolti ai miei figli soprattutto da persone care:vi sembra normale che mia suocera per tutti i 4 anni di mia figlia si sia sempre dimenticata di venire ai compleanni?vi sembra normale che l'altra mia suocera (suoceri divisi e riaccompagnati ) non venga perchè oggi deve farsi i capelli, domani ha caldo e dopodomani ha freddo...vi sembra normale che mio cognato avvisato con largo anticipo non partecpi alla comunione di mio figlio perchè lavora ? vi sembra normale che mia suocera invitata a casa nostra mangi sempre malvolentieri quello che ho cucinato invece a casa sua pretenda complimenti ?vi sembra normale che si regali una crociera ai suoceri e ci si senta dire poi che la camera era un tugurio ?vi sembra normale che le rare volte che lascio mio figlio ai nonni perche lavoriamo li ritrovi ad apettarmi sulle scale perchè hanno fretta ? non dovrebbe essere un piacere stare coi propri nipoti ? loro invece sono disponibili solo se " devono " come dicono ...magari potessimo fare una cena all'anno fuori io e mio marito soli !!
D'estate li porto al mare con la mia auto ma quando hanno qualcun altro che li accompagna non chiedono mai se andremo anche noi....se mio marito parte per missioni all'estero se non vado io a trovarli non telefonano mai eppure abitano al piano sopra al mio appartamento !!! Vorrei far presente che non siamo assolutamente litigati e che se mio marito fa loro presente gli sbagli si giustificano dicendo che hanno altre priorità nella vita e quello è il loro carattere!!
Io vorrei tanto imparare a superare i torti a passarci sopra perchè mi conosco e so che dopo aver inghiottito il rospo più volte alla fine sbotto e non parlo più ....altrimenti mi consigliate di rendere pan per focaccia ??

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15 OTT 2012

Vi ringrazio per le risposte ricevute e sicuramente avete ragione nel senso che sono una persona insicura che ha bisogno di continue conferme ,di amore ed attenzione,certamente non posso pretendere di cambiare gli altri e perdere la loro spontaneità nei gesti e negli atteggiamenti, però non mi riferivo solo ai torti che subisco io e vorrei far notare che mi sembra anormale per un nonno (miei suoceri ) dimenticarsi tutti i compleanni dei nipoti,non desiderare mai di averli vicino ma limitarsi a prenderli solo quando " devono " come dicono loro perché noi genitori abbiamo necessità in quanto lavoriamo, o per uno zio (mio cognato )non venire alla comunione del nipote perché lavora ( nonostante l'avessimo avvertito con largo anticipo )...Forse sono loro antipatica ma i miei figli non hanno colpe e non possono sempre giustificarsi dicendo che nella loro vita ci sono altre priorità!!!
Faccio bene a rendere pan per focaccia ?

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15 OTT 2012

Carissima Arianna,
il passato (e con esso i torti subiti) può solo decantare cicatrizzandosi; non è possibile cambiarlo o peggio dimenticarlo! Nel presente è necessario imparare ad immunizzarsi dal veleno per non rischiare di avvelenarsi la vita. La terapia breve strategica appare la più indicata per risolvere definitivamente il problema in breve tempo con risultati effettivi già a partire dalla 3/4 seduta.
Cordialmente
Massimo Botti

Dott. Massimo Botti Psicologo a Genova

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15 OTT 2012

Gentile signora, provi a prendere appuntamento con uno psicologo, poiché il suo atteggiamento ha radici profonde che devono venire alla luce per essere comprese per potere superare questo suo atteggiamento.
Cordiali saluti.

Dott.ssa Angela Virone Psicologo a Agrigento

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11 OTT 2012

Gentile Arianna,
il suo atteggiamento verso gli altri sembra indicare una situazione di partenza in cui lei attribuisce poco valore a se stessa, come se cercasse negli altri una conferma che se non arriva la fa star male. Capisco la sua sofferenza e la sua frustrazione nel rendersi conto che questo approccio "rovina" le giornate sue e della sua famiglia, ma credo che sia importante per lei focalizzarsi su di sé, conoscersi meglio e capire le ragioni profonde che l'hanno portata nel tempo a tenere così in considerazione l'opinione degli altri. le suggerisco un percorso di esplorazione di sé con il supporto di un professionista che possa aiutarla anche a trovare nuove e più adattive strategie. Un cordiale saluto, dott.ssa Lucia Mantovani, Milano

Dott.ssa Lucia Mantovani Psicologo a Milano

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11 OTT 2012

Buon giorno Arianna,
è come se il suo pretendere fosse un modo per accertare che le persone stiano nella sua vita così come lei si aspetta, partecipando alle proposte che fa loro, e nel modo che lei ritiene più opportuno. Così lascia poco spazio agli altri, che sembrano obbligati a corrispondere alle sue attese.
Lei riconosce utilmente questa componente di obbligatorietà che propone ai suoi familiari, e sarebbe utile che la esplorasse per comprenderne meglio il senso.
Quello che mi sento di dirle in questa sede, è che se lei si aspetta che gli altri corrispondano alle sue attese in qualche modo limita la possibilità di conoscere gli altri. E' come se mettesse tra se e gli altri un filtro che fa passare solo una parte di quello che gli altri le propongono, ragionando sulle mancanze piuttosto che sulle presenze. Così si comporta come un giudice, un valutatore degli altri. E' un ruolo scomodo quello che assume. Sarebbe interessante per lei capire perchè.
La saluto.

RomaPsicologia Psicologo a Roma

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11 OTT 2012

Salve Arianna, io penso che l'obiettivo non sia fregarsene, perché ciò presuppone che qualcuno le abbia fatto più o meno volontariamente del male o una cattiveria, come lei la chiama. Penso, piuttosto, che possa essere utile imparare a guardare le cose anche dall'altrui punto di vista, per capirne le motivazioni, le diverse prospettive, i diversi modi di stare al mondo. Accettare la diversità dell'altro, che non è necessariamente cattivo, che non ci sta facendo volutamente un torto, ma che forse non ha capito il nostro punto di vista, il nostro bisogno o ha necessità diverse in quel momento, ha bisogni diversi e che possiamo tenerne conto senza sentirci profondamente svalutati.

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11 OTT 2012

Gentile signora Arianna,
l'orientamento cognitivo secondo i canoni della cosiddetta terapia comportamentale razionale emotiva, sembra più confacente a quanto lei oggi lamenta. Ovviamente una se pur breve, valutazione clinica pere necessaria prima di iniziare la cura. ON line purtroppo non riuscirà mai "dimenticare un torto subito", con l'aiuto professionale di uno psicoterapeuta sì!
dr paolo zucconi, psicoterapeuta e sessuologo comportamentale a Udine (Friuli)

Dr. Paolo G. Zucconi (sessuologia clinica & Psicoterapia) Psicologo a Udine

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10 OTT 2012

Buongiorno Arianna,
ogni persona ha la sua mappa del mondo, della realtà e quindi una scala di valori differente da persona a persona. Lei attribuisce valore e importanza alla telefonata etc...ma un'altra persona potrebbe non attribuire lo stesso valore e importanza. I rapporti umani non vanno forzati altrimenti perderebbero ciò che di piu' bello c'è: la spontaneità.

Dott.ssa Roberta De Bellis Psicologo a Gallarate

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10 OTT 2012

Buongiorno Arianna,
mi sembra che il suo sia un bisogno impellente di ricevere auguri, telefonate etc.... Gli altri vengono vissuti bene e serenamente quando non sentiamo il bisogno sfrenato di avere dei riconoscimento a tutti i costi da parte loro.
Questa è la libertà di vivere le relazioni interpersonali. Parta dal presupposto che ogni persona ha la sua scala di valori, quindi il valore che attribuisce lei al ricevere una telefonata può non essere quello di un'altra persona.
I rapporti non vanno forzati; bisogna viverli per ciò che sono e per come si presentano, altrimenti si perde la cosa più' bella del relazionarsi, ovvero la spontaneità.
Buona fortuna

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10 OTT 2012

Cara Arianna,
la tua sensibilità è una dote preziosa che ti porta ad essere attenta ai tuoi bisogni e a quelli degli altri, ma quando diventa eccessiva rischia di essere nociva più che un aiuto. "Imparare a fregarsene" non è cosa facile soprattutto se non è nella tua indole, probabilmente per te anche il più piccolo torto subito ha un significato profondo che riapre vecchie ferite. E' come se rifiutando il tuo invito a cena, tua cognata, tua suocera ecc. confermassero una tua antica paura: "Dunque è vero che non mi vogliono bene?". Ci sarebbe tanto altro da dire ma forse ciò che ti può servire di più è riflettere su te stessa, su queste insicurezze, sul fatto che se noi facciamo tanto per gli altri non dobbiamo aspettarci che anche gli altri facciano altrettanto per noi, perché il più delle volte non ne sono semplicemente capaci ma lo vorrebbero tanto. Cari saluti.

Associazione ARPEA Onlus Psicologo a Roma

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10 OTT 2012

Salve Arianna, può essere difficile farsi "scivolare " quelli che pensiamo siano torti subiti. Dico pensiamo perchè a volte è la differenza percettiva che esiste tra un individuo e l'altro a farci soffrire per ciò che accade attorno a noi. Essere assertivi può essere una strategia per non sentirsi trattati male da chi ci circonda. Ragionare per differenze, direbbe Bateson, è secondo me la "chiave di volta" per affrontare il problema che descrivi.
saluti, dott.ssa Carmela Di Blasio

Dott.ssa Di Blasio Carmela Psicologo a Pescara

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10 OTT 2012

Gentile signora, il comportamento manifesto e la sofferenza interiore che lei riporta fanno pensare a schemi interiorizzati di scarso riconoscimento di se stessa come amabile e degna di considerazione. Sembra che gli altri debbano rassicurala ripetutamente rispetto a questo, e il ricordare scadenze e anniversari, telefonare ecc. sono le manifestazioni di interessamento che lei richiederebbe per essere sicura di essere una persona amabile e gradevole. D'altronde fa di tutto per circondarsi di questo tipo di riconoscimenti, non dimenticando mai gli amici nella speranza che si adeguino con reciprocità. Le consiglierei un lavoro psicologico per andare alla radice di questi schemi, possibilmente rivolgendosi a uno psicoterapeuta a indirizzo cognitivo della sua zona. La saluto cordialmente e le faccio i miei auguri migliori.

Dott.ssa Valeria Blarzino Psicologo a Cesenatico

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