Buongiorno, sono Erika e studio psicologia, quest'anno ho iniziato il tirocinio in un una clinica psichiatrica, il problema non sono i pazienti o l'ambiente che mi mettono in soggezione, ma il problema è il mio tutor, lui si da delle aree e mi mette costantemente in difficoltà, creandomi un ansia pazzesca, tanto da sembrare io una malata della clinica.
mi dice costantemente se ho l'ansia, mi lascia chiusa in una stanza per 2 ore senza fare nulla, se chiedo qualcosa me la fa pesare, parlo e mi chiede il significato delle parole ... e cosi via dicendo, sono veramente stanca di questo, non è la prima persona che mi fa sentire cosi, ma sento che valgo come persona e voglio lottare per dimostrare chi sono e come sono, io sono molto socievole, dolce e aperta, tutti mi considerano una ragazza educata e troppo estroversa, arrivo li e sembro una malata d'attacchi di panico, aiutatemi voi, voglio lottare contro chi mi costringe ad essere chi in realtà non sono.
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4 DIC 2014
· Questa risposta è stata utile per 3 persone
Cara Erika
Bene!... cioè nel senso che certo questa difficilissima situazione può esserti utile per imparare tantissime cose.
Intanto io ti consiglierei di considerare che il tuo "Vero Tirocinio" è proprio il fatto di avere a che fare con tale antipatica e maleducata persona che è il tuo Tutor, ed è da qui che devi partire.
Intanto tu non sei obbligata a rispettare cose assurde come startene chiusa dentro una stanza e quindi esci di lì e guardati attorno, se non hai nulla da fare prendi un block notes e una penna e appunta le tue osservazioni e quello che vedi attorno in questa struttura (datti un'aria molto professionale nel farlo, infatti è un lavoro serio e può servire).
La prossima volta che ti chiede se hai l'ansia rispondi che :hai solo quella parte di ansia che Lui ti fa venire, altrimenti staresti benissimo! ..Sorridi.
Se ti chiede il significato delle parole rispondi con accuratezza quello che sai e quello che non sai appuntalo nel block notes dicendogli che l' indomani lo saprai.
Mostrati pù decisa e più sicura in modo possibilmente naturale.
Non cedere le armi!
Quando avrai imparato a farti rispettare da questo Soggetto (probabilmente nevrotico) avrai compiuto un grande passo avanti nel "Saper fare" e due passi avanti nel "Saper essere" e ti scoprirai, molto più forte di ora.
E' la tua Sfida, non passare il tempo a deprimerti ma cerca di usarla a tuo vantaggio!
Avanti!
Cari saluti
Dott.ssa Silvana Ceccucci Psicoterapeuta in Ravenna
4 DIC 2014
· Questa risposta è stata utile per 3 persone
Cara Erika, le esperienze di tirocinio, come quelle lavorative, possono essere molto faticose e impegnative per molti aspetti. Uno di questi aspetti riguarda proprio il lavoro d'equipe e credo che questo non possa essere considerato separatamente dall'esperienza che fai con i pazienti della clinica.
So che, soprattutto all'inizio nel nostro lavoro, si ha molto bisogno del riconoscimento degli altri. Quello che voglio dirti è che se parlare con il tuo tutor non basta a risolvere il problema, cerca questo riconoscimento nella relazione con i pazienti. Saranno loro a mandarti dei segnali quando sarai loro d'aiuto. E forse a quel punto, anche il tuo tutor si accorgerà di quanto vali.
Se ne sentirai il bisogno inoltre, come sicuramente già sai, c'è sempre la possibilità di un lavoro psicoterapeutico. Visto che dici che il tuo tutor non è la prima persona che ti fa sentire così, una psicoterapia potrebbe aiutarti a capire se il sentire che gli altri ti mettono in difficoltà sia un vissuto importante nella tua storia, e potrebbe aiutarti a sentirti più riconosciuta dagli altri e più in contatto con le tue qualità.
Un grosso in bocca al lupo e un caro saluto. Dott. Massimo Perrini
3 DIC 2014
· Questa risposta è stata utile per 3 persone
Cara Erika,
ahimè nel mondo del lavoro (perchè anche il tirocinio va considerato tale) si ha spesso a che fare con persone del genere che tendono a metterci in difficoltà.
Ti consiglio prima di tutto di non mollare e di continuare il tuo tirocinio il più serenamente possibile cercando di dimostrare la tua passione, volontà ed interesse.
In secondo luogo potrebbe essere utile parlar chiaro con il tuo tutor sia di come ti senti quando ti tratta o parla in una certa maniera sia dell'inutilità di segregarti in una stanza per ore senza far nulla (potresti anche ricordargli che il codice stesso invita ad essere dei "mentori" e a non rendere l'esperienza di tirocinio nulla).
Se però, come riporti, ci sono anche altre persone che ti fanno sentire o ti hanno fatta sentire così, potrebbe essere utile valutare un percorso su te stessa.
Un caro saluto,