Come aiutare una figlia che vive una relazione tossica.
Sono la mamma di una giovane donna di 32 anni. Ha un compagno da quando ne aveva 17 e con lui le cose sono andate bene solo i primissimi mesi perché poi sono iniziate le discussioni violente e le prevaricazioni. Lei dopo poco tempo mi dice che ha un grosso problema e che non riesce a lasciarlo, che lui la tormenta anche aspettandola fuori dal lavoro. Chiama il centro antiviolenza e le dicono di denunciarlo ma lei non lo vuole rovinare e alla fine ci ritorna insieme. Una relazione fatta di continue discussioni perché lui non accetta che lei abbia dei pensieri suoi ma che si faccia quello che decide lui. Tira e molla che si concludo sempre con il ritorno di lei dopo che lui promette che cambierà. Cinque anni fa hanno un bambino. Ora che il bambino parla e sa raccontare dice che vede oltre alle parole anche dei gesti di violenza fisica in casa. Come mamma ho sempre cercato di dire che questo ragazzo è da lasciare e basta. C'era anche riuscita per due mesi tornando a vivere da noi ma lui facendosi sentire tutti i giorni per il bambino l'ha manipolata di nuovo.. Questo mese ho perso mio babbo e lui è venuto al funerale. Ci siamo abbracciati e mi ha chiesto scusa di tutto perché comunque non accettando la violenza su mia figlia non stavo sempre zitta e avevamo discusso. Mi ero anche aperta sperando che fosse migliorata la situazione visto che mia figlia diceva che ora le cose andavano bene Tre giorni fa il bambino ha iniziato a raccontarmi con grande precisione scene di violenza fisica alla sua mamma che mi hanno fatto rabbrividire. Be ho parlato a mia figlia che non ha negato. Lui pensa che ora vada tutto bene dopo il funerale e vuole ricominciare a entrare in casa nostra e venire a mangiare da noi ma io sono sconvolta. Ho pensato, visto che lavorano insieme nella pizzeria di lui, di andare a chiedere ai vicini se sentono qualcosa e di avvertirmi lasciando il mio numero. Mia soffre ha sicuramente una dipendenza affettiva molto forte e vorrei tanto consigli di cosa è meglio fare per aiutarla. Grazie a che me li darà.