cerco consiglio per probabile rapporto disfunzionale con la madre

Buongiorno,
crediamo che la situazione qui descritta abbia delle ricadute sulla sua serenità e sulla sua indipendenza. Un percorso di psicoterapia individuale potrebbe supportarla rispetto alla sua crescita personale e aiutarla a realizzare lo svincolo dalla famiglia di origine senza che si generino degli strappi. La situazione non è semplice, ma crediamo allo stesso tempo che con l'aiuto di una psicoterapia possa affrontare tutto questo con maggior serenità-

Cordiali Saluti
Studio Associato Dott. Ferrara Dott.ssa Simeoli

Gentile Eris,
mi dispiace molto per la tua situazione, spero che siano stati attivati i servizi per prendere in carico tua madre.
E' positivo che tu abbia preso la decisione di uscire di casa, è importante per prima cosa, mettere i confini e mantenere una distanza fisica.
In questo momento così delicato suggerisco un percorso di sostegno psicologico, così da poter avere un tuo spazio sicuro all'interno del quale tu possa gestire il carico emotivo e apprendere strategie per affrontare la meglio la situazione. Il supporto di un professionista potrà aiutarti a svincolarti e ad uscire da queste dinamiche familiari che portano sofferenza.
Per qualsiasi informazione resto a disposizione.
Un caro saluto
Dott.ssa Elena Ferrari

Salve Eris,
leggendo le sue parole ho colto il senso claustrofobico in cui si trova, una relazione dalla quale vorrebbe uscire, senza più ricaderci, l'esaurimento delle sue energie ed il dubbio collegato di non essere abbastanza forte per cambiare le cose o troncarle, comunque, definitivamente.
Sembra essere una lotta continua senza esclusioni di colpi da cui nessuno uscirà vincitore, ma solo vinto.
Occorre un appoggio esterno, una figura neutra, non immischiata nella vostra relazione familiare, che possa aiutarla a contenere le emozioni che ora circolano libere in campo e a gestire in modo fruttuoso, impedendole di esaurirsi.
Non è stata prolissa, ha solo descritto il suo malessere.
Cordialmente
Dott.sa Elena Rolfo

Buonasera Eris,
Prendere una distanza abitativa sembra essere la miglior cosa, per proteggersi e poter creare uno spazio proprio in cui poter pensare a sè. Dall’esterno potrà aiutare meglio e con più lucidità e confini psichici sua madre. Infatti tanto più alto è il livello di collusione psichica, tanto più basso è il coefficiente di libertà di pensiero autonomo e la capacità di organizzare forme di intervento terapeutico di rete.
Quindi intanto buon trasloco.
Dott. Pietro Salemme

Buonasera, la situazione che descrive è sicuramente molto difficile e complessa.
Un supporto psicologico potrebbe aiutarla a rafforzarsi e gestire meglio la situazione, ma deve anche prendere fisicamente le distanze da un ambiente così negativo.
Interventi delle autorità a parte, la prima persona che dovrebbe essere assistita e curata è sua madre, in quanto, da come la descrive, presenta comportamenti patologici. Se non sono mai stati fatti interventi in tal senso, andrebbero attivati al più presto.
Mi auguro di esserle stata di aiuto, un caro saluto, Dottoressa Sonia Peretto

Buongiorno Eris.
Il problema che richiede l'intervento di un professionista non sei tu, ma la dipendenza di tua madre dall'alcol. Gli alcolisti sviluppano un atteggiamento nei confronti della vita e delle persone con cui si relazionano simile a quello che descrivi. Il nucleo della dipendenza sta nella depressione, nella bassa autostima, nella voglia di controllare per sentirsi forti, nel rifiuto di cambiamenti nella loro vita. Bevono per scappare dal loro malessere. Hai fatto bene a rivolgerti alle autorità, ma credo che, insieme ai tuoi familiari, dovresti parlare con un professionista specializzato nelle dipendenze, per sapere come muovervi, affinché possa lei stessa cominciare un percorso di recupero per sé stessa.
Spero di esserti stata utile. Un abbraccio

Mi dispiace molto sentire della Sua situazione difficile. È chiaro che sta attraversando un periodo molto stressante e che il comportamento di Sua madre sta avendo un impatto significativo sulla Sua salute mentale ed emotiva.

È molto importante che Lei si prenda cura di se stessa in questo momento. Lei è nel processo di trasferirsi in una nuova casa, il che è un passo positivo verso l'indipendenza e la creazione di un ambiente sicuro e tranquillo per se stessa.

Riguardo alla Sua domanda, sì, penso che potrebbe essere molto utile per Lei parlare con un professionista della salute mentale. Un terapeuta o uno psicologo possono fornirLe strumenti e strategie per gestire lo stress e l'ansia, e possono aiutarLa a elaborare le Sue esperienze e i Suoi sentimenti.

In particolare, potrebbe cercare un terapeuta che abbia esperienza nel lavorare con persone che hanno vissuto situazioni di abuso o che hanno avuto relazioni difficili con i genitori. La terapia cognitivo-comportamentale, ad esempio, è un tipo di terapia che può essere particolarmente utile per aiutarLa a gestire i pensieri e i comportamenti negativi.

Ricordi, non è sola in questa situazione. Ci sono risorse disponibili per aiutarLa, e non c'è nulla di sbagliato nel cercare aiuto. Lei è molto coraggiosa per aver condiviso la Sua storia e per aver preso i passi necessari per migliorare la Sua situazione. Le auguro il meglio.

Buongiorno Mi spiace molto della sua situazione.
Le consiglio di affidarsi ad uno psicoterapeuta
Per riprendersi le sue risorse.
Dottssa Patrizia Carboni
Psicologa Psicoterapeuta
Roma

Cara Eris,
Innanzitutto grazie per la condivisione. Risulta comprensibile il suo vissuto di stanchezza emotiva, a maggior ragione in una situazione in cui durante la crescita impariamo che è necessario assumere un ruolo più adulto della nostra età, basato su razionalità e autocontrollo.
Potrebbe esserle sicuramente utile avere uno spazio dedicato in cui riportare la sua sofferenza. Uno spazio che possa aiutarla a gestire la delicata situazione famigliare e allo stesso tempo valorizzare le sue risorse per poter affrontare al meglio questo periodo di cambiamento.
Se avesse necessità rimango a disposizione.
Un saluto

Dott.ssa Denise Ferrazzi

Buongiorno Eris,
mi dispiace molto per la situazione che sta riportando, grazie per essersi confidata con noi.
Le dinamiche disfunzionali reiterate nel tempo si rivelano spesso estenuanti e implicano un dispendio di energie notevole per farvi fronte.
Possono, inoltre, inficiare negativamente sul proprio equilibrio e benessere invadendo diverse aree del quotidiano.
È molto positivo che lei stia cambiando casa, tuttavia la distanza geografica può non essere sufficiente a liberarsi dal segno che lasciano. È di fondamentale importanza lavorare profondamente su stessi per poter acquisire maggiore forza e consapevolezza.
In questo senso, potrebbe esserle utile un percorso psicologico così da essere accolta e supportata nell’affrontare la situazione.
Non si può parlare di un approccio più adatto dell’altro, la riuscita di una terapia dipende molto da obiettivi e caratteristiche personali.
Sicuramente, l’aiuto di un professionista, oltre al supporto necessario potrebbe fornirle degli strumenti utili a gestire tale dinamica.
È possibile individuare obiettivi raggiungibili e allo stesso tempo lavorare sulle dinamiche profonde implicate nella relazione con sua madre.
Resto a disposizione, anche online, qualora ne sentisse il bisogno.
Un caro saluto,
Dott.ssa Ilaria Tempesta